[RUGBYLIST] Ancora su meta, try ed essai

[Luqa]

Stimolato dal discorso sul termine meta, faccio una riflessione:

Il rugby prende piede in Italia come già scritto negli anni '20, 
periodo che come tutti sappiamo era alquanto avverso ad anglicismi e 
francesismi.
Da qui la scelta del regime di "italianizzare" i termini.

La particolarità su cui rifletto è che nello stesso periodo (più o 
meno) venne riavviato il "Giuoco del calcio" (calcio storico) a 
Firenze, e che allo stesso tempo avevano comunque diffusione 2 giochi 
sferistici italianissimi : il pallone elastico e il pallone al 
bracciale.

Ora chi andasse a vedere i regolamenti dei giochi (ancora praticati), 
noterebbe che nel calcio storico la segnatura è chiamata "caccia", e 
nella pallapugno (evoluzione del pallone elastico) si devon conquistare 
delle "cacce" per poterle poi convertire in punti.

Ora è probabile che la scelta del termine "meta" sia stata voluta 
solo per motivi di latinofilia, ma è comunque curioso che in Italia per 
uno sport che prevede fondamentalmente di conquistare dei "tentativi" 
per ottenere punti (pallapugno-pallone elastico), e per un altro 
(calcio storico) dove la segnatura può essere effettuata come nel 
calcio e nella pallamano lanciando la palla in rete si usi un termine 
"nazionalissimo" che ricorda la "preda", mentre per il rugby si sia 
scelto un termine che deriva dal vero raggiungimento fisico di un 
confine (e di conseguenza di un risultato).

Come se incosciamente i "traduttori" avessero colto l'essenza del 
rugby più di quanto avessero fatto i fondatori del gioco.


Saluti


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