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[RUGBYLIST] Re: Un abbraccio a Leonardo

Maci maci a maidiremeta.it
Lun 8 Giu 2009 12:01:42 CEST


Un grande abbraccio ai famigliari ed agli amici di Leonardo.
Quando una persona importante ci viene strappata cosi, senza una valida
spiegazione, il dolore e' ancora piu' grande.

Maci

Il giorno 8 giugno 2009 10.10, <rugbylist-request a rugbylist.it> ha scritto:

> Date: Mon, 8 Jun 2009 00:01:13 +0000
> From: "Claudio Zamboni" <claudiozamboni a hotmail.com>
> Subject: [RUGBYLIST] Triste notizia da Udine: Leonardo non ce l'ha
>        fatta
> To: "RugbyList" <rugbylist a rugbylist.it>
> Message-ID: <BLU111-DAV77955821A153AB7F61D58CA470 a phx.gbl>
> Content-Type: text/plain; charset="Windows-1252"
>
> Dall'edizione online del "Messaggero Veneto"
>
> Udine. Rara malattia uccide Leonardo Franz a dieci anni
>
> Pubblicato da Redazione il 07/6/09
>
> Udine
> Il piccolo udinese frequentava la scuola elementare “Ippolito Nievo” e
> giocava a rugby con la Leonorso: tutti i compagni affranti dal dolore
> A dieci anni vittima di una malattia rara
> Colpito da encefalite fulminante, Leonardo Franz è morto dopo due mesi:
> medici senza spiegazioni
>
> IL MISTERO.Il bambino aveva sempre goduto di buona salute e non aveva mai
> mostrato i sintomi di problemi di natura neurologica. Amava andare in
> bicicletta e dall’età di sei anni giocava a rugby nella squadra Under 9
> della Leonorso Udine.
>
> IL DECORSO.I genitori lo hanno trovato in stato d’incoscienza nel letto.
> Trasportato all’ospedale di Udine, è stato trasferito al Burlo Garofolo di
> Trieste e affidato a un pool di esperti che però non è riuscito a risalire
> all’origine della malattia.Un bambino allegro e in piena salute. Alunno
> modello e giovane promessa del rugby udinese. Finché, una mattina di due
> mesi fa, i genitori non lo trovano rigido e incosciente nel suo letto. Quel
> bambino adesso non c’è più: Leonardo Franz è stato strappato alla vita
> all’età di dieci anni da una malattia così rara da non avere ancora un
> nome.Sulla sua cartella clinica, si parla soltanto di un’encefalite acuta
> fulminante di natura da daterminare. Di più, i tanti specialisti ai quali la
> famiglia si è rivolta, nel calvario seguito a quella terribile mattina del 5
> aprile, non sono stati in grado di dire. Nè un brandello di spiegazione è
> arrivato dagli innumerevoli esami ai quali il bambino è stato sottoposto:
> tac, risonanze, encefalogrammi, test virologici e tossicologici. Tutto
> negativo. Come se quell’improvvisa perdita di coscienza e le continue crisi
> epilettiche che ne hanno accompagnato il decorso non avessero un’origine.La
> tragedia si è abbattuta su papà Marco e mamma Uci la domenica delle Palme.
> La sera prima, la famiglia, che abita in città, in via Gorizia, aveva
> partecipato a una grigliata a Faedis, a casa di amici. Quando, verso le 9, i
> genitori hanno suonato la sveglia, Leo non ha risposto. Immediatamente
> trasportato in ospedale e ricoverato ancora in stato d’incoscienza prima in
> Pediatria e poi in Terapia intensiva, il bambino è stato sottoposto a tutti
> gli accertamenti possibili. Considerata la gravità delle condizioni del
> paziente e viste le difficoltà della diagnosi, martedì i medici hanno
> consigliato il trasferimento urgente al “Burlo Garofolo” di Trieste. Ma
> neppure qui e neppure con la consulenza di uno dei maggiori specialisti in
> Neuropsichiatria infantile, si è riusciti a risalire alla causa e a indicare
> una cura a quella malattia. Rimasta un mistero sino alla fine.L’unica cosa
> da fare, secondo il pool di medici che ha seguito Leonardo, era continuare a
> mantenere il piccolo in stato di coma farmacologico. Tenerlo sedato
> significava limitare l’anomala attività elettrica che, di punto in bianco,
> aveva scatenato nel bambino un’inspiegabile sequenza di crisi epilettiche.
> Fino a quel momento, Leo non aveva mai sofferto di alcuna patologia
> particolare, nè mostrato i sintomi che in genere annunciano malattie di
> natura neurologica. Quello che si è presentata ai medici triestini, però,
> era un tipo di encefalite molto più strano. Di più: una malattia
> estremamente rara, della quale erano noti un pugno di casi appena. Dopo una
> breve tregua delle scariche elettriche, che aveva fatto sperare in una
> ripresa, nei giorni scorsi la situazione si è nuovamente aggravata. E il
> cuoricino di Leonardo, ormai stanco di combattere, ha cessato di battere.
> Era l’alba di giovedì. L’ultimo esame al quale il corpo del bambino è stato
> sottoposto è quello autoptico disposto dalla Procura di Trieste. La notizia
> della prematura scomparsa di Leo ha fatto in breve il giro della città: dai
> compagni di scuola e le meastre dell’”Ippolito Nievo”, dove frequentava la
> quinta classe, agli amici e gli allenatori della “Leonorso”, dove giocava da
> anni.
> I funerali si terranno domani, alle 15.30, nella chiesa del Sacro Cuore, in
> via Cividale.
>
> (rassegna stampa Messaggero Veneto)
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