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Re: [RUGBYLIST] Ma perchè avete paura del rugby?

Lucio Radetich radetich a email.it
Mar 24 Nov 2009 08:35:50 CET


Vedete in quello che dice Ruggero c'è la sintesi di quello che sta
succedento in Italia....... molti, anche se somessamente , incominciano a
preoccuparsi del rugby.


Giornalisti o meglio dire giornalai ( sena offesa per la categoria )
asservirti al dio PALLONE si accorgono che il Rugby inizia a piacere (
domenica ho arbitrato a Cosenza in C  su un campo che è stato
"scippato" al rugby ed in concomitanza con una gara di C1 di calcio ....
sugli spalti c'erano almeno 3/400 persone - mai successo ) ed allora nel
loro piccolo anzi piccolissimo cervello scattano delle molle che li porta ad
attaccare quello che non capiscono.


Vista l'ultima mia esperienza con la categoria giornalistica, io dico che
dobbiamo andare per la nostra strada il tempo è galantuomo .



Lucio Radetich



--------- Original Message --------
Da: "ruggero rizzi" <ruggerorizzi a gmail.com>
To: "rugbylist a rugbylist.it" <rugbylist a rugbylist.it>
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Ma perchè avete paura del rugby?
Data: 24/11/09 01:45

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Violento ed elitario?    e vabbè....ognuno ha le sue
opinioni, più o meno convincenti....."portùma pasiènsa"
si dice da queste parti......

Caro giornalista fiorentino.
Ti racconto una storiellina fresca fresca: di ieri mattina.
Devi sapere che ad Ivrea, in una fredda, umida e lattiginosa mattinata
novembrina (ti ricordo che Ivrea è  quasi in Valle d'Aosta,
qualora la tua conoscenza di geografia fosse pari a quella del rugby e forse
dello sport in generale)  
Dicevo, alle 9.30, si sono ritrovati circa 150 ragazzini tra gli otto e i
dieci anni, in un bel campo con le porte fatte ad acca ed  hanno fatto
il loro torneo tra le varie fascie di età.
C'erano quelli che arrivavano da Acqui Terme, quelli da Novara, altri da
Torino ed altri ancora da chissadove.....
Insomma: 16 squadre di scugnizzetti che correvano e si divertivano come i
loro genitori ed accompagnatori.
Niente di straordinario  come leggi, ma immagina però che che
tanti, per arrivare puntuali, si sian svegliati prima delle sette........(e
di domenica!!).
Poi, come può succedere in ogni posto dove dei ragazzini corrono e si
passano una palla,  uno di questi si fa male  ad una mano e per
fortuna non è niente di grave. Solo un piccolo bozzo che, con la
solita spugnata d'acqua ( stavolta più "naturalmente" fresca vista la
temperatura) passa dopo breve tempo.
Il ragazzino (non vuole che si sappia in giro ne' il suo nome ne' quello
della sua squadra) tira un sospiro di sollievo  e si tranquillizza,
VEngo a sapere che il sospiro non è tanto per la mano.
Il suo  istruttore  mi dice che il ragazzino, dodicenne, gioca nei
"pulcini" di una prestigiosa squadra di calcio torinese ( vox-populi 
non tanto "amica" di quella omologa  toscana di Firenze n.d.r.) 
 Pare che il ragazzino sia un piccolo  fenomeno calcistico e 
già appetito anche da altri football-club.   
 Il pomeriggio ha una partita di calcio , a Torino dove abita,  e
-dice papà-   che  il suo allenatore, e forse la
Società stessa, (di calcio) gli proibirebbero di giocare a rugby.
".....ma io qui mi diverto anche se non segno...poi ci sono tutti i miei
veri amici che giocano con me....."  mi dice il ragazzino , 
mentre mangia il suo panino terzotempista e sta salendo in macchina con il
padre.
E' mezzogiorno passato e deve raggiungere Torino per la partita con la palla
rotonda.
Saluto il padre, col quale ho fatto conoscenza durante il torneo.Giusto in
tempo per vedere, appoggiate  nel sedile posteriore,  le due borse
sportive del ragazzino: quella blu del suo rugby club e l'altra, griffata e
patinata, di quell'altra società. Di colore scuro e
funereo    ;-)
Caro giornalista fiorentino:  che facciamo?  
 vogliamo darlo , si  o  no,    il benvenuto a
questo nuovo "elitario"?
 
Anzi: non scomodarti.
L'ho già fatto io.

Saluti dalla bassa VAlle Scrivia
Ruggero Rizzi





Il giorno 23 novembre 2009 20.49, gianni zanasi <zgianni2001 a yahoo.it>
ha scritto:

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Rugby: sport violento ed elitario. E l'Italia perde sempre





Nonsolofiorentina - 23/11/2009 14.12.12




Rugby VOTO: 0



Si guardano le partite della Nazionale di rugby solo per scoprire se gli
azzurri alla fine escono a testa alta o a testa bassa. Il risultato lo si sa
già in partenza: contro chiunque giochi, l’Italia perde.
Difficile capire le ragioni del successo mediatico di uno sport elitario (e
comunque violento) che non appartiene alle nostre tradizioni. Sì,
certo in tribuna sono tutti più educati. Forse.
Corriere Fiorentino 



Ci sarebbe da rispondere con proprietà, ma sono convinto che chi ha
scritto quanto sopra, non capirebbe. Meglio riderci sopra.



















 












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