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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 5 Ott 2009 14:46:45 CEST


Dal Gazzettino.
Appena possibile metterò on-line anche l'articolo di Antonio Liviero.
C'è da notare che il Petrarca con 139 punti fatti ha il migliore
attacco del campionato. Peccato che la difesa non sia altrettanto
brillante: 119 i punti subiti.
(A titolo esemplificativo il Benetton, che guida la classifica, ha
fatto 119 punti e ne ha subiti 47).
Ciao.
Franco (TV)

SUCCESSO DI MISURA DEL VIADANA

ROVIGO - Il Montepaschi Viadana vince una partita che avrebbe dovuto
stravincere, ma che alla fine ha, invece, rischiato di perdere se
Basson avesse centrato almeno uno dei due penalty falliti nei minuti
di recupero. La Femi Cz Rovigo incassa la seconda sconfitta
consecutiva al termine di un match nel corso del quale si è trovata
spesso in difficoltà, soprattutto nel secondo tempo.
      In avvio è subito pericoloso il Viadana con una profonda
incursione di Harvey sulla quale la difesa rossoblù interviene con
affanno facendosi trovare in fuorigioco. Hole centra il facile
penalty, ma al 5’ lo imita Bustos che trova i pali da 35 metri per un
fallo in ruck del Viadana. Al 10’ l’arbitro De Santis estrae il primo
dei cinque cartellini gialli dell’incontro. A restare con un uomo in
meno è il Rovigo che perde Bacchetti. Il Viadana cerca di sfruttare la
superiorità numerica, ma commette troppi errori ed è proprio da un
passaggio sbagliato di Hola che al 18’ arriva la meta di Basson che
intercetta l’ovale nei propri 22 e vola in meta dall’altra parte del
campo.
      Un placcaggio pericoloso di Redolfini al 25’, con conseguente
cartellino giallo, ristabilisce la parità in campo. La partita rimane
abbastanza equilibrata, anche se il Rovigo mostra una leggera
supremazia territoriale. I rossoblù, però, perdono un po’ la
disciplina e concedono a Hola due opportunità per centrare i pali su
calcio piazzato. Ma al 37’ il Rovigo allunga nuovamente con un drop di
Basson appena dentro la metà campo.
      Nella ripresa Casellato manda in campo una sorta di Rovigo 2,
con ben sei cambi, lasciando negli spogliatoi l’intera prima linea, la
mediana ed un centro. Ma la mossa non appare del tutto azzeccata
perché è il Viadana a prendere l’iniziativa e a costringere i rossoblù
dentro i propri 22 per lunghi tratti. In chiara difficoltà,
soprattutto in mischia, il Rovigo concede un’altra superiorità
numerica con il giallo di Ravalle. I mantovani ne approfittano e al 9’
trovano la meta con Sole che schiaccia l’ovale dopo una partenza da
mischia ordinata. Il Rovigo sbanda paurosamente e al 13’ rimane
addirittura in 13 uomini per un altro giallo rimediato da Calanchini.
      Il Viadana potrebbe dilagare, ma sbaglia troppo, sia nelle
scelte che nelle esecuzioni. Per riuscire a segnare deve affidarsi
alla velocità e all’inventiva di Robertson che al 20’ parte in
contrattacco dai propri 22 e arriva sotto i pali del Rovigo senza che
la sbadata difesa rodigina riesca a fermarlo. Il Viadana pensa di aver
chiuso l’incontro e gioca con troppa sufficienza commettendo errori e
falli. Ne approfitta il Rovigo che con due penalty di Basson, al 32’ e
al 37’, si riporta a due punti dal Viadana, rimasto con un uomo in
meno per un giallo a Geldenhuys. Il finale, con 4 minuti di recupero,
è tutto di marca rossoblù, ma la clamorosa rimonta si ferma sul piede
di Basson che sbaglia due penalty piuttosto angolati, ma non
impossibili.
      Roberto Roversi
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Dopo l'esclusione della franchigia capitolina dalla Celtic League a
beneficio di Treviso i due club si sono ritrovati sul campo.
Striscioni anti Dondi.

IL BENETTON PASSA A ROMA: VINCE IL FAIR PLAY

Superiorità fisica e tecnica dei biancoverdi. Quattro mete, gioco a
più fasi. In evidenza Zanni, Goosen e Kingi.

  Alla fine baci ed abbracci ed un sospiro di sollievo, questa partita
dalle mille sfaccettature si è rivelata per quello che doveva essere:
un sentito incontro di rugby tra due squadre da sempre rivali, che
Treviso ha vinto meritando grazie alla sua superiorità fisica e
tecnica. Ha sofferto però fin quasi alla fine perché la Futura Park
non si è mai arresa, è stata in partita fino a dieci minuti dal
termine ed ha preso due pali con Freschi, su punizione che avrebbe
portato i bianconeri addirittura avanti.
      Treviso ha provato a fare gioco, a mettere pressione, arrivando
ad attaccare in quarta e quinta fase, ma spesso ha commesso errori
anche puerili che hanno vanificato questa indiscussa superiorità, come
a fine primo tempo, quando con l’uomo in più c’è stato un passaggio
avanti su Sgarbi assolutamente evitabile, o come con la squadra in
attacco con un tenuto inutile, ha fatto svanire una meta praticamente
fatta. Errori che denotano ancora la necessità di trovare l’amalgama
tra vecchi e nuovi e di studiare a fondo certi meccanismi, perché ora
arrivano le coppe e come ha detto Vittorio Munari, sarà ben altra
musica e certi errori in ambito internazionale si pagano con gli
interessi.
      La temuta contestazione per l’esclusione della franchigia romana
dalla Celtic League e il ripescaggio, al suo posto, del Treviso, non
c’è stata, e si è limitata a tre striscioni in tribuna: "Dondi
vattene", "Fir leghista" e "Fir vergogna". Tutto sommato per quello
che è successo alla capitale con questo balletto, niente di drammatico
o di disdicevole. Anche le dichiarazioni del dopo partita sono state
soffici in quanto giocatori e tecnico Benetton e romani non hanno
voluto parlare del problema ed il solo presidente della Futura Park
Abbondanza ha criticato il comportamento federale rilevando il
pressapochismo con cui è stata gestita questa situazione a livello
politico: «Abbiamo ricevuto una lettera della federazione in cui ci
chiedevano lumi su alcune situazioni. Abbiamo dovuto rispondere che
era tutto scritto nel dossier presentato, citando le pagine e i
capoversi. Mi viene il dubbio che il dossier non lo abbiano neppure
letto, altrimenti potevano evitarsi quantomeno una figuraccia».
      Sulla partita c’è da rilevare la superiorità fisica di Treviso
che ha messo a segno la prima meta al 19’, frutto di una azione di
tutti i tre quarti in terza fase. Poi un regalo di Casasanta
consegnava a Kingi, bravissimo a scippare l’ovale al mediano romano,
l’opportunità di volare in meta. La più bella è stata però la terza
marcatura di Vilk nata dopo una lunga pressione con un doppio attacco
Mc Lean-Sgarbi, inserimento di Goosen e ovale messo in cassaforte
dall’ala inglese. La quarta ed ultima che ha portato al bonus, è nata
da un buco di Mc Lean su mischia vinta da Treviso e con finta
dell’apertura tra le maglie della difesa romana, rimasta sorpresa dal
suo grande scatto in velocità.
      Il rovescio della medaglia sono stati un paio di grossolani
errori difensivi e la meta regalata a fine del primo tempo a Reid, con
un passaggio catastrofico di Semenzato che né Mc Lean né Sgarbi
riuscivano a controllare ed il trequarti romano, dopo aver
ringraziato, se ne andava solo per cinquanta metri a riaprire
temporaneamente la partita. Se Zanni è stato il più bravo per
continuità, meritano una menzione Goosen, ex sempre presente, Kingi e
Van Zyl, mentre Semenzato ha giocato a corrente alternata, con alcune
intuizioni eccellenti ed errori sicuramente evitabili.
      Guido Lo Giudice
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Futura Park Roma-Benetton Treviso 19-34
      MARCATORI: p.t. 19’ m. Muccignat tr. Goosen, 30’ c.p. Freschi,
33’ c.p. Goosen, 36’ c.p. Freschi, 37’ m. Kingtr. Goosen, 39’ c.p.
Freschi, 43’ m. Reid; s.t. 6’ c.p. Goosen, 22’ m. Vilk tr. Goosen, 26’
c.p. Freschi, 39’ m. Mc lean tr. Mc Lean, 43’ m. Freschi.
      FUTURA PARK ROMA: Buso; Varani, Reid, Valcastelli (33’ p.t.
Raineri),Gauthier; Freschi, casasanta; Gagiano, Saccardo,m Aldridge
(27’ s.t. Giusti); Boscolo (33’ p.t. German), Pegoretti (17’ s.t.
Bernabò); Rawson (21’ s.t. Paoletti), Martino, De Gregori (21’ s.t.
Patrizi). All. Pratichetti.
      BENETTON TREVISO: Mulieri; Wilk, Goosen (35’ s.t. Galon),
Garcia, Sgarbi; Mc Lean, Semenzato; King (27’ s.t.Wermaak), Zanni,
Filippucci (6’ s.t. Barbieri); Van Zyl, Pavanello E. (6’ s.t.
pavanello A.), Di santi (42’ s.t. Ceccaro), Ghiraldini (6’ s.t.
Vidal), Muccignat (6’ s.t. Rizzo). All. Smith.
      ARBITRO: Passacantando dell’Aquila
      NOTE: p.t. 14-17, spettatori 600 circa. Calci: Roma 4/7 (Freschi
4/6 12 p., Raineri 0/1), Benetton 6/7 (Goosen 5/6 12 p. Mc Lean 1/1 2
p.). Gialli: German 33’ p.t. Uomo del match Zanni. Punti Roma 0,
Benetton 5.

      Femi Cz Rovigo-Montepaschi Viadana19-21
      MARCATORI p.t.: 2’ cp. Hola, 5’ cp. Bustos, 19’ m. Basson tr.
Bustos, 31’ cp. Hola, 35’ cp. Hola, 37’ drop Basson; s.t. 9’ m. Sole,
20’ m. Robertson tr. Hola, 33’ cp. Basson, 38’ cp. Basson
      FEMI CZ ROVIGO: Basson; Calanchini, Pedrazzi (1’ s.t.
Pratichetti), Sartoretto, Bacchetti; Bustos (1’ s.t. Bocchino),
Travagli (1’ s.t. Legora); Immelman, Van Der Merwe (dal 9’ al 19’ s.t.
Buquete), Anouer; Tumiati (30’ s.t. Barion), Reato; Buquete (1’ s.t.
Ravalle), Damiano (1’ s.t. Mahoney), Dolcetto (1’ s.t. De Marchi).
(Badocchi). All. Casellato
      MONTEPASCHI VIADANA: Clare; Robertson, Harvey, Cox, Sepe (11’
s.t. Pace); Hola, Wilson (21 s.t. Brancoli); Sole (39’ s.t. Quinnell),
Benatti, A. Persico (dal 27’ al 36’ p.t. Garcia); Geldenhuys, Del Fava
(17’ s.t. Hohneck); Redolfini, Santamaria, Alonso. (Ferraro, Garcia,
M. Pratichetti, Milani). All. Bernini
      ARBITRO: De Santis di Roma
      NOTE: p.t. 13 – 9. Spettatori 1200 circa. Cartellini gialli per
Bacchetti al 10’ p.t., Redolfini al 25’ p.t., Ravalle al 7’ s.t.,
Calanchini al 13’ s.t., Geldenhuys al 35’ s.t.. Calciatori: Rovigo:
Basson 6 p.ti (cp. 2/5); Viadana: Hola 11 p.ti (cp 3/3., tr. 1/2). Man
of the match: Geldenhuys. Punti classifica Rovigo 1; Viadana 4.

      Rugby Parma - Petrarca Padova 24-22
      MARCATORI: Pt 9’ cp Irving, 15’ m Thrower tr Irving, 33’ cp
Irving, 34’ m. Ricciardi tr Mercier, 42’ cp Irving; st 5’ m. Ricciardi
tr Mercier, 11’ cp Mercier, 14’ m. Gatto, 22’ cp Iannone, 30’ m
Iannone.
      RUGBY PARMA: Thrower; Robuschi, R. Pavan, Iannone, Mariani (16’
st Quartaroli); Irving, Patelli; Vosawai, Minto, Soffredini (8’ st
Mannato); Lewaravu (35’ st Vallejos), Mandelli; Nebbett (6’ st
Romano), Giazzon, Coletti (23’ st Pompa). N.e.: Bricoli, Fiorani,
Fontana. All.: Sgorlon/Mazzariol.
      PETRARCA PADOVA: Acuna; Faggiotto, Bertetti, Chillon Ale. (32’
st Ambrosio), Ricciardi; Mercier, Leonardi N.; Padrò, Derbyshire,
Ansell (27’ st Bezzati); Cavalieri, Fletcher; Chistolini, Gatto,
Repetto. N.e.: Sclosa, Marchetto, Caporello, Filippini, Billot,
Borgato. All.: Presutti/Roux.
      ARBITRO: Pennè (Milano).
      NOTE: primo tempo 16-7. Calci: Irving (cp 4/6, tr 1/2); Mercier
(cp 1/3; tr 2/3, drop 0/1). Ammoniti: st 10’ Iannone, 20’ Chillon Ale.
Man of the match: Ricciardi. Punti: Parma 4, Padova 1. 900 spettatori.

      Casinò di Venezia-L’Aquila26-48
      MARCATORI: pt. 2’ m. Cerqua tr. Fraser, 3’ m. Perziano tr.
Pilat, 18’ m. Nitoglia tr. Fraser, 25’ cp. Fraser, 27’ m. Nitoglia tr.
Fraser, 29’ m . Wium nt., 35’ cp. Fraser; st. 2’ m. Pallotta tr.
Fraser, 22’ m. Nitoglia tr. Fraser, 33’ m. Fraser tr. Fraser, 34’ m.
Prati, 37’ m. Ursache tr. Pilat.
      CASINÒ DI VENEZIA: Pilat, Perziano, Innocenti L., Pozzebon,
Ziegler, Duca (37’ pt. Fadalti), Daupi (19’ st. Prati), Wium (37’ pt.
Ciochina), Paschini, Montauriol, Ursache, Cazzola, Ceglie (28’ st.
Previati), Gianesini (33’ st. Pipitone), Levaggi (4’ st. McGovern).
All.: Innocenti M.
      L’AQUILA RUGBY 1936: Manawatu, Rebecchini, Myring, Pallotta,
Nitoglia (25’ st. Giampietri), Fraser, Menè (10’ st. Roccuzzo),
Castany, Zaffiri, Leonardi, Vaggi (38’pt. Cialone), Purdy, Bustos,
Cerqua, Barbieri (9’ st. Gatti). All. De Marco-Cavallo.
      ARBITRO: Damasco (Napoli) con Dordolo (Udine) e Reale (Bari).
      NOTE: pt. 12-27; Man of the match: Nitoglia; punti 1-5.
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SCONFITTA A PARMA

PARMA - Anche il Carrera paga dazio al campo del XXV aprile. Continua
lo straordinario momento di forma del Rugby Parma, che nell’arco di
otto giorni ha infilato tre vittorie pesantissime: aveva superato in
extremis i campioni d’Italia della Benetton, superfavoriti, e poi si
era aggiudicato il derby ducale.
      Ieri partita dura, decisa solo negli ultimi minuti di gioco, gli
emiliani mantengono il passo di Treviso, staccando sia i bianconeri
che Rovigo. La gara ha cambiato padrone fra un tempo e l’altro. Parma
nonostante l’assenza per infortunio di Tejeda e Ireland ha mantenuto
il pallino del gioco nei primi quaranta minuti, patavini bravi a
reagire dopo l’intervallo.
      Un quarto d’ora è tutto di marca gialloblù, con pressione in
difesa e ripartenze senza sbavature. I primi punti parmigiani arrivano
dal piede di Irving, che all’ottavo segna un piazzato. Passa poco ed è
ancora Parma a segnare: bel calcetto di Irving a superare la prima
linea del Petrarca, grande inserimento di Thrower che infila in
velocità la retroguardia bianconera andando a schiacciare in meta.
Trasforma Irving, 10-0. La pressione dei padroni di casa non accenna a
diminuire, mette in difficoltà Padova che incappa in qualche fallo di
troppo. E’ proprio da un fuorigioco di Mercier che arrivano altri
punti per i crociati, con un altro bel piazzato di Irving (13-0).
      Quando la partita sembra a un punto di rottura, ecco la reazione
di Padova, che da prima fase sfrutta un brutto piazzamento della
difesa parmigiana per andare a schiacciare in meta con Ricciardi,
bravo a fiondarsi su un pallone calciato nei 22 avversari (13-7). Il
primo tempo si chiude però ancora con Parma in avanti, con un calcio
piazzato di Irving che manda le squadre negli spogliatoi sul 16 a 7.
      Nella ripresa il Petrarca è molto più aggressivo, schiaccia
Parma nella sua metà campo, trova la meta con una grande azione di
Ricciardi, ancora lui, che supera indenne tre placcaggi per segnare il
16 a 14. Il fallo professionale fischiato a Iannone lascia Parma con
l’uomo in meno, sul conseguente calcio di punizione Mercier infila i
pali per il primo vantaggio padovano. Dopo pochi minuti ecco arrivare
la meta di Padova: a 5 metri dalla linea di meta, Thrower cerca un
numero azzardato, consegnando il pallone agli ospiti che dopo la
mischia trovano lo sfondamento vincente con Gatto (16-22). Parma
stringe i denti e quando anche Padova si ritrova in 14 per un
placcaggio pericoloso di Chillon su Pavan gli emiliani tornano a
risalire il campo, trovando 3 punti con un piazzato per Irving e poi
la meta vincente con Iannone, servito bene da Pavan, bravo a
controllare un calcio alto di Thrower: va sottolineato che l’azione
era viziata da un “in avanti” di Parma.
      Vanni Zagnoli
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 OTTENUTO IL BONUS OFFENSIVO

L'Aquila coglie la seconda affermazione in campionato, contro il
Casinò di Venezia che è alla terza sconfitta: entrambe guadagnano il
punto di bonus per le mete (6-4 per gli aquilani).
      Una vittoria netta quella degli abruzzesi, costruita sia con la
determinazione agonistica sia con la sapienza tattica, due elementi
essenziali che sono invece mancati in casa veneziana dove si registra
un passo indietro a tutti i livelli rispetto al pareggio con rimonta
finale contro Rovigo, e alla cinica vittoria nella precedente gara
interna contro il Gran Parma.
      La formazione di Innocenti ha risentito a livello atletico
l'impegno ravvicinato dopo la trasferta alla Guizza di mercoledì,
probabilmente la squadra è scesa in campo poco “caricata” mentalmente,
convinta magari di avere di fronte un avversario demoralizzato per la
fresca sconfitta interna contro I Cavalieri Prato. Invece gli
abruzzesi mostravano fin dal primo minuto quali erano le loro
intenzioni, imbastendo una lunga azione offensiva alla mano lungo
l'intera larghezza del fronte di attacco, terminata con la meta del
tallonatore Cerqua, favorito già in questo caso dall'immobilità della
difesa di casa. Il Casinò trovava la pronta risposta lungo la fascia
sinistra con lo scatto vincente di Maci Perziano, che pareggiava 7 a 7
prima che gli ospiti prendessero il largo nel punteggio fino al 24 a 7
del 27', frutto nel frattempo di due mete di Nitoglia la prima sotto
la bandierina sinistra, la seconda al termine di una lunga fuga
innescata da un passaggio a vuoto di Pozzebon, che a centrocampo non
trovava il sostegno lasciando l'ovale in mani nemiche.
      Dopo quasi mezzora il Casinò ritrovava la forza di reagire, al
28' con una bella sequenza costruita da Paschini e proseguita per
Innocenti che a sua volta lanciava Perziano, bloccato a un metro dalla
linea di meta; e pochi minuti più tardi con la seconda meta di Wium,
da una touche a ridosso della linea avversaria, vinta con brillantezza
da Montauriol. Fraser chiudeva il primo tempo con un piazzato che
fissava il parziale sul 27 a 12, prima che nella ripresa si vedesse di
nuovo la partenza vigorosa dell'Aquila, di nuovo in meta dopo due
minuti con Pallotta, fino all'eclatante parziale di 48 a 12 che
sarebbe maturato poco dopo la mezz’ora di gioco, con le altre due mete
di Nitoglia e Fraser che in entrambi i casi spadroneggiavano nel vivo
della difesa di casa, privata di punti di riferimento tattici e di
forza d'impatto nei punti d'incontro.
      Cedeva solo nel finale l'Aquila, quando le forze venivano meno e
il Casinò di Venezia raddrizzava un po' la situazione con le due
marcature di Prati e di Ursache su assist di Cazzola.
      Michele Salin


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