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[RUGBYLIST] Tri Nations

allrugby allrugby a gmail.com
Mer 23 Set 2009 22:49:56 CEST


Nell'attesa di vedere anche l'Argentina partecipare al futuro "Four
Nations", qualche considerazione mi azzardo a farla.
Anche alla luce dell'ultimo incontro disputato tra New Zeland ed
Australia, si può notare che, per quest' ultima,  i problemi relativi
alla mischia, che sembravano aver ricevuto appropriata soluzione, sono
ancora lungi dall'essere completamente risolti: coordinazione a volte
approssimativa, qualche fallo di troppo, ed ecco che quello che poteva
essere un ritrovato punto di forza, si dispone come un qualcosa da cui
ripartire, ancora, per migliorare. Poi il sostegno: soprattutto nei
rilanci al piede e nei raggruppamenti questo fondamentale non è
sfruttato appieno dagli australiani che, alla fin fine, vivono e si
mantengono grazie anche e soprattutto alla fantasia dei propri tre
quarti: comunque, il "biondino" che rifilò tre mete all'Italia
nell'ultimo test match con noi disputato,  ha qualche problema di
carattere difensivo.  E poi, non basta avere un buon leader in mischia
per essere veramente competitivi.
La Nuova Zelanda sta cedendo il passo al Sudafrica. Troppo esteta e
poco concreta nei confronti degli avversari, sta pagando un ricambio
generazionale che, forse, non sta dando i frutti sperati. Anche perchè
il movimento, probabilmente, sta sfruttando troppo il fatto di
"appropriarsi" di atleti samoani e tongani che lasciano il tempo che
trovano, proprio per la difficoltà di coltivare talenti autoctoni.
Certo, le folate viste nell'ultima partita contro l'Australia,
sembrerebbero di buon auspicio per il futuro, ma le lacune a livello
di gioco, soprattutto con il Sudafrica, (possesso, avanzamento, ecc.),
non sono certo passate, comunque, inosservate.
Il Sudafrica applica, rigorosamente, le "leggi" del rugby, moderno o
non moderno. Essenzialità, rigore ed aggressività (a volte anche
esagereta), unitamente ad un livello fisico tuttora ineguagliabile e
ad un gioco estremamente redditizio quanto poco spettacolare. Forse
l'etica è un po' condizionata dalla disciplina in campo, che qualche
arbitro fatica a distinguere. Tuttavia, anche se Burger infila
vigliaccamente le dita negli occhi di un avversario, e per questo è
squalificato, il ricambio è talmente all'altezza che lo stesso Burger
fatica a rientrare da titolare.
A parte la recente vittoria francese sulla Nuova Zelanda, credo che
l'emisfero nord sia ancora un po' "a rimorchio" di quello australe.
Probabilmente l'influenza "politica" delle tre federazioni che tuttora
dominano, in fatto di risultati, a livello mondiale, condiziona le
regole.
Ma non si può far altro che accettarle, magari cercando di farle
adattare ad un modello di gioco diverso, cercando di trovare le
contromisure adatte a contrastare l'egemonia australe.
Ciao.
Franco (TV)


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