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Re: I: [RUGBYLIST] Dondi e... un pò di chiarezza ... politica

Ferrini Federico ferfed50 a yahoo.it
Ven 25 Giu 2010 17:02:53 CEST


Caro Giovanni penso proprio che sarebbe utile riflettere ancora un pò, per garantire la Lista e soprattutto ciò che rappresenta, ma anche per evitare fraintendimenti che possono portare a diaspore dolorose e tutto sommato inutili.

Mi sembra che il problema che la Lista sta vivendo e dibattendo, anche dolorosamente, sia determinato da una diversità di valutazioni su quella che tu chiami "un'informazione... divulgabile" e questo a prescindere dalle intenzioni di Franco.

Parli di "informazione divulgabile" e concordo fino ad punto, un limite, oltre il quale si tratta di altro.  
Franco ha riportato fatti di pubblico dominio, senza alcun apprezzamento di tipo "partitico" o politico, sull'ex ministro Lunardi. 
La politica e gli schieramenti politici non c'entrano nulla.
Le valutazioni e le critiche riguardano gli aspetti etici dei comportamenti pubblici dell'ex ministro a prescindere dal suo schieramento politico. 
E sin qui nulla di nuovo e di non divulgabile.
 
La notizia "nuova" riguarda invece l'amicizia e la frequentazione del Presidente Dondi con l'ex ministro.
Sulla divulgabilità non mi pare che ci sia molto da discutere. Anche qui la critica non riguarda lo schieramento od il colore politico dell'ex ministro, quanto il suo supposto "malaffare", che prescinde (voglio sottolinearlo di nuovo) dalla sua appartenenza politica.

La politica, quella dei partiti, del potere e degli schieramenti ideologicamente determinati, non c'entra nulla.

Anche per questo voglio invitare caldamente sia Antonio Zibana che Lucio Radetich e tutti quelli che si sono espressi a rileggere le mail ed i loro contenuti. 

La politica non c'entra nulla !! E non mi sembra questo il limite oltre il quale non è accettabile che si vada.

Il problema si pone con i toni particolarmente sarcastici ed allusivi, certamente di parte, quindi faziosi, come quelli usati da Franco in questa circostanza.
 Scrive Franco :  << ... Complimenti a Dondi per le sue presunte amicizie e complimenti a Lunardi per la carriera, soprattutto giudiziaria. Che da cosa nasca cosa ?  >>.  
 Tali modi possono creare forti disagi non perchè fanno irrompere la politica nella nostra lista e non perchè di parte e faziosi, ma perchè fanno parte di quella diffusa modalità "qualunquistica", tesa a screditare, infangare, in modo subdolo e non leale (non ci sono fatti reali su cui potersi confrontare o difendersi), una sorta di nuovo "maccartismo", un gossip "politicamente" determinato a indebolire, a distruggere una persona, un avversario, "giustizialista" come è stato detto.

Questo mi sembra inaccettabile tutti i piani, anche quello etico che sembra motivare la "informazione" in oggetto, oltre ad essere una pesante caduta di stile.

Ho letto e condiviso molto di quello che Franco ha scritto, per pensare che egli possa essere identificarsi su quanto sopra detto. Però quello che ha agito in questa circostanza (ed anche in qualche altra definita come "satiresca") può essere inteso in tal senso e suscitare forte disappunto.
 
Penso che a qualificare i comportamenti siano soprattutto le motivazioni che li sottendono, ed in questo caso è evidente, anche storicamente evidente, che l'obbiettivo è attaccare Dondi, comunque ed in qualunque modo perchè è comunque colpevolmente responsabile. 
Questo non è realistico, non lo è mai in qualunque situazione, neanche tra marito e moglie ed aldilà di ciò che può apparire e, cosa ancora più grave, non consente di capire.
Ma aldilà dell'utilità e dell'intelligenza di una simile posizione (perchè non si può certo definire un'analisi), c'è un problema di forma che diventa sostanziale, come spesso accade.
Sembra che il coinvolgimento emotivo sia tale da sommergere razionalità e riflessione critica.

Per inciso un'analisi non può non considerare tutte le componenti e le variabili di una situazione nella sua complessità. E questo non mi sembra caratterizzi le argomentazioni di chi con tanta facilità strilla "contro" questo o quello. Ma mi sono già espresso in tal senso e non voglio per adesso uscire fuori dal tema.

Tutto quello che succede evidenzia disagi e dinamiche complesse e piene di tensione, e scaturisce da una situazione complessiva del nostro Rugby (ma non solo) difficile, densa soprattutto di timori e di poca chiarezza per il futuro. Tutti i cambiamenti radicali (Celtic, ecc...) sono certamente ansiogeni, ed attivano meccanismi diadici, tra depressione ed aggressività, conflittuali. Già da tempo i toni tendono a drammatizzare ed a radicalizzare le situazioni.
Si cercano intensamente e si trovano colpevoli, si preparano e si accendono roghi, si demonizzano persone e situazioni. 
Questo non solo esaspera i toni e crea conflittualità distruttive (guarda quello che ci sta accadendo per esempio), ma ancora di più non aiuta a capire, a fare analisi che consentano di definire i problemi in modo utile e costruttivo: la soluzione spesso si trova, è contenuta nel modo con cui si definisce il problema.

Ma aldilà di queste considerazioni su cui si penso di ritornare in altre circostanze, discutiamo animatamente se si vuole, polemizziamo anche duramente se lo si ritiene, ma in maniera se non intelligente almeno rispettosa delle persone, anche per coloro che non la pensano come noi e la cui opinione va comunque rispettata.

Penso che il disagio di Zibana, di Radetich e degli altri sia dovuto sostanzialmente a questo.

Si dice che siccome Dondi conosce Lunardi e Lunardi sembra che delinqua, allora ... se da cosa nasce cosa .... !!! ... ma allora tutti quelli che si sentono vicini a Dondi ... a chi sono vicini??... e loro stessi chi sono...?? ... e se da cosa nasce cosa ... !!?? 

Ti prego quindi caro Giovanni di garantire non solo la libertà di espressione e di informazione, che non sono minimamente in discussione, ma anche il rispetto delle posizioni e delle opinioni di tutti. Un conto è la dialettica, un conto sono illazioni offensive e del tutto fuori di luogo fino a prova contraria, che offendono e non rispettano non solo le persone ma anche le idee e le posizioni di chi pensa in maniera diversa. 
Ripeto da un certo momento in poi si tratta di illazioni scorrette e non di "informazione divulgabile" o di posizioni politiche, si tratta di modalità che non consentono una dialettica anche accesa se si vuole, ma utile.
Modalità che determinano conflitti e fratture, come sta di fatto avvenendo.

Scusate la lunghezza, ma comunque disponibile, se necessario, ad articolare ulteriormente quanto detto

Federico Ferrini





Il giorno 24/giu/2010, alle ore 15.41, Giovanni Sonego ha scritto:

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> Salvatore Messina ha scritto:
>> Quindi in base al tuo "sillogismo" se uno è amico, perché magari compagno di scuola, di uno che è finito in galera è automaticamente anche lui un delinquente?
> 
> Hai ragione Salvatore: la proprieta' transitiva, in questo caso, non si puo' applicare.  Il fatto che un personaggio pubblico come Dondi sia amico di Lunardi (personaggio piu' che pubblico) e che i due si frequentino, non implica assolutamente nulla. Un'amicizia e una frequentazione possono servire al massimo da spunto per un'indagine giornalistica, perchè, ombinata insieme ad altre informazioni (che in questo momento non ci sono), può contibuire a costruire un quadro d'insieme di altra portata.
> 
> Se poi questa indagine si rivela infondata, difficilmente ottiene visibilta' nei media (e ancor meno, ovviamente, produce conseguenze giudiziare). 
> 
> Purtroppo troppo spesso accade che arrivino sui giornali notizie che "lasciano intendere senza provare". Questo e' "sputtanamento" un po' fine a se stesso e dovrebbe essere evitato. Capita anche troppo spesso in altri "luoghi" e non e' una bella cosa. 
> 
>> Di conseguenza se è anche un personaggio pubblico puoi andarlo a dire in giro?
> 
> Su questo mi pare di pensarla in modo diverso da Totò: credo che un'informazione di questo genere possa anche essere divulgata.
> In questa comunicazione ci sono entita' in gioco
> 	• C'e' un fatto da raccontare
> 	• C'e' una persona che lo racconta 
> 	• Ma c'e' anche una persona che RICEVE (ascolta o legge) il racconto.
> Proprio perche' l'amicizia tra Lunardi e Dondi è un'informazione sostanzialmente e logicamente neutra (e pubblica), può possa essere tranquillamente divulgata, soprattutto se chi racconta non forza eventuali implicazioni malevole nella narrazione. 
> 
> Cio' non toglie che la malizia possa stare nella persona che racconta, ma nella persona che ascolta
> Su questo, però, ci si puo' far poco.... 
> 
> Ciao
> Giovanni Sonego
> 
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