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[RUGBYLIST] Notizie della domenica

allrugby allrugby a gmail.com
Dom 23 Maggio 2010 21:26:05 CEST


Un po' in ritardo, pubblico quanto riportato dal Gazzettino
relativamente alla partita di sabato tra Benetton e Petrarca.
Ciao.
Franco.

RUGBY Oggi l’altra sfida al "Battaglini": per Rovigo impresa non
impossibile contro Viadana

Benetton cancella il Petrarca

Ennio GROSSO

Semifinale scudetto a senso unico, i trevigiani travolgono i "cugini"
nel derby: 8 mete a 1

Il Benetton è il primo finalista scudetto. Treviso ha vinto anche il
match di ritorno della semifinale contro il Petrarca ed è volato per
la ventesima volta, su 23 edizioni dei playoff, in finale.
      Treviso non ha impiegato più di tanto a chiudere la pratica.
Padova arrivava al match di ritorno in grave ritardo avendo perso
l’andata di 12 punti, recuperare non era facile, oltretutto dovendo
giocare in campo avverso. Difficile, comunque, aspettarsi che il
successo trevigiano potesse arrivare con così tanta tranquillità. Alla
fine saranno 8 mete a 1, gara splendida che ricorda molto il quarto di
finale del 1992, 55-3 per Treviso a Padova. Si comincia con la
passerella degli addii: Marius Goosen, prossimo vice di Smith e Dion
Kingi hanno preceduto i compagni all’ingresso, una passerella
d’obbligo per due giocatori che hanno dato tanto a Treviso e ricevuto
altrettanto, alla loro ultima sfida casalinga in biancoverde, poi il
via alla contesa.
      È Padova a passare per primo in vantaggio con un piazzato di
Mercier al 7’, poi però è quasi esclusivamente Treviso ad avere in
mano il pallino. In 8’ i biancoverdi chiudono la contesa, tre mete,
una più bella dell’altra, dal 10’ al 18’, tre marcature che spalancano
le porte verso la finale. Treviso ha una conquista superlativa col
pack e poi gioca molto dietro: Williams, molto galvanizzato, è una
continua spina nel fianco di Padova, Goosen porta su una marea di
palloni, con questi presupposti per Treviso la strada è ancor più in
discesa.
      Padova fa quello che può, ma la superiorità trevigiana è fin
troppo evidente. Sul 21-3 Treviso ha una momento di pausa, ma Padova
non riesce comunque a farsi sotto e prima dello scadere è un’altra
invenzione di Williams a dare la quarta meta. Il parziale si chiude
sul 28-3 per Treviso che ormai ha più di un piede in finale.
      La ripresa rispecchia l’andamento dei primi 40’ anche se
l’inizio fa vedere un Petrarca più tonico. È questione di minuti, poi
Treviso riprende a correre e segnare. Padova ha un sussulto poco prima
della mezz’ora e sfrutta al meglio la superiorità numerica (giallo a
Van Zyl) segnando la sua unica meta con Galatro, uno dei suoi uomini
migliori. Negli ultimi 10’ Treviso riprende a macinare gioco e andare
in meta e oggi conoscerà il suo prossimo avversario.
      Oggi, alle 16, sul terreno del Battaglini, Rovigo e Viadana
giocheranno il loro match di ritorno. Si parte dal 25-16 per Viadana,
9 punti non impossibili da recuperare per Rovigo nell’ottica di una
finale tutta veneta.
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Treviso, ventesima finale scudetto

Benetton, sette mete al Petrarca Goosen e Kingi vicini all’addio.

Ennio GROSSO

Il Benetton vola in finale per la ventesima volta su 23 edizioni dei
playoff. Ottava finale consecutiva per Treviso che oggi saprà il nome
dell’avversario nella sfida decisiva di sabato a Padova (stadio del
Plebiscito, inizio alle 18). Sarà la quarta finale contro Rovigo o la
terza contro Viadana? Dal Battaglini arriverà oggi la risposta.
      E’ una giornata speciale per il Benetton, ma anche la giornata
degli addii. Occhi lucidi alla fine della contesa. Marius Goosen e
Dion Kingi, alla loro ultima apparizione casalinga in biancoverde,
sono evidentemente emozionati. Goosen farà il vice di Smith, Kingi
invece andrà altrove, Mogliano e Padova le due squadre che lo stanno
cercando. Ma chi è più emozionato di tutti è Franco Smith, che non
riesce a trattenere le lacrime. “Quando qualcuno lascia c’è sempre
tanta tristezza – ammette il tecnico del Benetton – questa squadra è
come una famiglia, quindi immaginate lo stato d’animo”.
      La partita?
      “Sono molto contento, ovviamente. Dopo l’ultima sfida di Coppa
Europa sapevamo di dover affrontare un’altra quindicina di gare e ci
eravamo prefissati di vincerle tutte. Abbiamo perso solamente a
Rovigo, segno che la squadra ha capito l’intendimento. Complimenti a
tutti, a chi ha giocato tanto, ma anche a chi ha giocato meno”.
      Una semifinale vinta alla grande giocando anche un grande rugby.
      “Il campo asciutto ci ha indubbiamente agevolato. Abbiamo in
squadra degli ottimi velocisti, quindi in certi momenti è stato un
invito fin troppo allettante”.
      Marius Goosen è ferito al volto, ma non sembra preoccuparsene:
“Una giornata importante – dice – ma ancora nulla è stato fatto.
Dovremo giocare ancora una partita e sarebbe fantastico lasciare con
lo scudetto appena conquistato”.
      Chi ti aspetti in finale, Rovigo o Viadana?
      “Poco importa chi saprà il nostro prossimo avversario. Sappiamo
che chiunque arrivi in finale sarà un osso durissimo”.
      In Dion Kingi è palpabile l’emozione: “Per me è un momento
particolare – ammette – sono molto emozionato, lasciare Treviso dopo 5
anni bellissimi non è cosa facile. Qui ho trovato una famiglia, non
sarà cosa semplice cambiare”.
      Della partita cosa ricordi?
      “Il risultato è stato importante, ma il gioco lo è stato ancor
più. Penso che oggi la squadra abbia disputato una delle partite
migliori, di quelle che difficilmente si dimenticano. Ma bisognerà
vincerne ancora una e noi siamo pronti”.
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LA POLEMICA Il presidente Zatta deluso dalla mancata risposta del
pubblico trevigiano

«Potremo giocare la Celtic altrove»

TREVISO - (e.g.) - “Ovviamente sono soddisfatto per quello che abbiamo
fatto – ammette a fine gara il presidente del Benetton, Amerino Zatta
– arrivare in finale era uno degli obiettivi d’inizio stagione, adesso
però vogliamo andare fino in fondo. Siamo pronti e sabato a Padova ce
la giocheremo, la squadra è preparata, ma una finale è sempre una
partita particolare.
      La mia gioia per il risultato è però contrastata da un dato di
fatto. Anche oggi, infatti, la città non ha risposto come avrebbe
dovuto. Contavo di poter vedere un pubblico maggiore sugli spalti,
invece… Rovigo in prevendita riesce a piazzare 3.500 biglietti, qui a
Treviso in prevendita sono stati venduti 40 tagliandi. Treviso è una
città fredda, un po’ viziata e stiamo veramente valutando la
possibilità di giocare la Celtic League altrove, dove magari la
risposta può essere ben maggiore”.
      Torniamo al rugby giocato: Viadana o Rovigo in finale con Treviso?
      “Non lo so. Sarà una bella lotta domani (oggi, per chi legge,
n.d.r.) nel match di ritorno, credo possa essere una partita che si
deciderà sul filo di lana”.
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Il Mogliano Veneto è la terza squadra ammessa al S10 dell'anno
prossimo avendo battuto il S.Gregorio Catania.
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RUGBY SUPER 10 Una sconfitta con la Benetton dal punteggio pesante, ma
accettata con serenità

Presutti: «Petrarca, bravi lo stesso»

«I miei ragazzi hanno fatto quello che hanno potuto e faccio loro i
miei complimenti»

A fine gara il tecnico del Petrarca, Pasquale Presutti, è tranquillo
anche se il punteggio (54-10 a favore della Benetton) indubbiamente
pesa. «Abbiamo giocato contro una grande squadra – ammette – I miei
ragazzi hanno fatto quello che hanno potuto, ma di fronte a un
avversario di tale dimensione non era facile. Devo invece fare i
complimenti alla mia squadra perché ha comunque avuto un comportamento
molto buono, si è battuta fino alla fine e ha sicuramente onorato
l’impegno».
      Sembra quasi che lei stia parlando di una lotta impari.
      «Noi abbiamo una rosa molto ristretta, con pochissimi cambi, una
situazione diversa da come è abituato Treviso. Affrontare un
avversario come il Benetton diventa quindi parecchio problematico».
      Il bilancio della stagione?
      «Ottimo. Siamo arrivati in semifinale play off, abbiamo fatto
giocare tanti giovani e anche oggi qualcuno era in campo. Penso che
questi siano dei buoni presupposti in vista delle prossime stagioni
del Petrarca».
      Il capitano petrarchino Ludovic Mercier confidava indubbiamente
in un finale di stagione diverso: «Speravamo indubbiamente in un
risultato diverso, meno pesante. Comunque sapevamo che contro la
Benetton sarebbe stato difficilissimo. La squadra è comunque da
elogiare in blocco».
      Si chiude un’altra stagione.
      «Una stagione con tante soddisfazioni. Siamo arrivati a un passo
dalla conquista della Coppa Italia, siamo arrivati tra i primi quattro
in campionato, in semifinale abbiamo trovato un avversario molto
forte, fare una figura diversa non era facile. Ci abbiamo provato, è
stata una speranza vana, ma usciamo comunque a testa alta. Non
dobbiamo poi dimenticare che abbiamo lanciato in questa stagione
alcuni giovani interessanti che potrebbero essere molto utili per il
futuro del Petrarca; la squadra ha un’età media di 24 anni, quindi i
prossimi anni sono assicurati».
      Infine il tecnico dei trevigiani Franco Smith: «Sono contento
per il risultato e per il gioco. Dopo l’ultima partita di Coppa Europa
giocata a Perpignan sapevamo di dover affrontare un’altra quindicina
di gare e ci eravamo prefissati di doverle vincere tutte. Abbiamo
perso soltanto a Rovigo, segno che la squadra ha capito quello che io
ho chiesto. Devo fare i complimenti a tutti i giocatori della rosa, a
chi ha giocato tanto, ma anche a chi ha giocato meno, tutti sono stati
importanti».
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