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R: [RUGBYLIST] dico la mia

tonotto a libero.it tonotto a libero.it
Mar 23 Nov 2010 09:56:41 CET


caro falco, intanto colgo l'occasione per salutarti da che ci si vedeva tutti i santi giorni al niente di oggi rende lieti i momenti di contatto. secondo poi, sentendo la list un pò giù per gli interventi mancati dei big, mi fa piacere che come da contraltare si ponga la tua firma sotto sempre più numerosi interventi, insomma sei anche te un big:) in ultimo rispondo a tutti i tuoi punti così dico anche io la mia. 1) sempre si ha come imperativo vincere...poi certo l'argentina mica è facile (così come la scozia, ma ogni anno al VI naz QUELLA è la gara da vincere! mhà!) 2) =punto 1. 3) si embhè = punto1) 4e5) sacrosante parole 6) per me vai diretto al 7) sbagliato il modo poi ti devo dire che uno immenso come lui gli si può richiedere un lavoro specifico e che al momento si possa fare così, gli auguro poi di lavorare SEMPRE con mamma fir o con club al top, ma suggerirei di seguire lo stesso tutti i corsi. Il II liv adesso e forse tra un paio d'anni il I, sono a mio parere fondamentali per unire la classe allenatrice italiana e ti dirò di più, dato che spesso le slide sono di altre federazioni la classe internazionale, conformando un "linguaggio" nel senso pieno del termine (parola x parola), che facilita gli scambi e aumenta le competenze, cioè io capisco cosa dice Mascioletti o villepreux e questo non ha prezzo..8) lo è certamente, rientra pure nella comunicazione esterna, il marketing è un settore del club ed in quanto tale deve lavorare come gli altri, x me ad esempio, oltre al marketing (e non solo di tronky) vedo un ritorno tecnico. un ragazzo di 16 anni può vedere i suoi idoli anche se è di torino, e quindi se devo decidere quanto impegnarmi, è positivo che ci sia un Gori che sia alla loro portata che funge d'esempio, così come è positivo per un Gori avere trochy davanti. ognuno alza l'asticella di dove può arrivare.hasta luegosaluti ovalirossini marcops un abbraccio ai ragazzi, un'altro allo staff (tutto segreteria compresa:)) ed uno a te.


----Messaggio originale----

Da: ilfalco7 a libero.it

Data: 22/11/2010 18.13

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: R: [RUGBYLIST] dico la mia




Mi viene spontaneo fare alcune considerazioni:

1 sono 12 anni che in casa non battiamo l'argentina.............x cui non vedo come possa essere un'imperativo vincere.

2 l'australia non ha mai perso contro di noi!

3 le fiji sono davanti a noi nella graduatoria mondiale.

4solo una volta siamo entrati nei primi 10 per cui non mi sembra che ora la nostra graduatoria sia in questo momento disastrosa ma conferma i nostri valori.

5Davvero qualcuno pensava che due mesi di celtic cambiassero i giocatori in qualità tecnica e fisicità?!!

6 ad un giocatore gigantesco come è stato troncon forse qualcosa si deve e forse vale la pena fargli saltare la trafila dei 1° livelli o quello che si fa su di un campo proprio non vale nulla?!

7forse è stato sbagliato il suo programma di avvicinamento alla panchina della nazionale, ma non da lui ma da chi lo ha programmato.

8non pensate che la volorizzazioni di alcuni giocatori simbolo sia un operazione di marketing oltre che di rispetto?

troppa carne al fuoco??!

:-)

bye


----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 22/11/2010 13.01
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: I: [RUGBYLIST] dico la mia

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.... eccheccavolo, diciamolo una buona volta le cose come stanno!!!!!!!!!!
Bravissimo Gian Domenico, grazie per il tuo intervento.


Attenzione però, perché il dopo-Mallet potrebbe essere molto tragico se queste sono le linee guida....


Inoltre, ad affiancare Mallett, nello staff azzurro ci sarà Alessandro Troncon che aveva, dopo il mondiale, annunciato il ritiro dall'attività agonistica. "Troncon resterà con noi - ha detto il presidente della federazione Giancarlo Dondi - Farà dei corsi per diventare allenatore. Da parte sua dovrà crescere e farsi strada come tutti". Per poi magari, un giorno, avere un posto sulla panchina dell'Italia.


Da un comunicato stampa del 14/11/2007 quando l'interessato non aveva nemmeno il brevetto per il minirugby.
Oggi, dopo una brillante carriera di 3 anni, è il nostro tecnico dei 3/4, scelto, confermato e benedetto da Mallet!
Meditate gente, meditate.... PEACE &amp; LOVE &amp; PLAY RUGBY


Salvatore Messina




----- Messaggio inoltrato -----
Da: Gian Domenico Mazzocato <giandoscriba a giandomenicomazzocato.it>
A: RUGBYLIST <rugbylist a rugbylist.it>
Inviato: Lun 22 novembre 2010, 11:26:01
Oggetto: [RUGBYLIST] dico la mia

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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http://www.giandomenicomazzocato.it/
SITO DELLO SCRITTORE
GIAN DOMENICO MAZZOCATO
giandoscriba a giandomenicomazzocato.it
webmaster Nicola Novello
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Dico la mia, sul momento che viviamo.
Lo faccio riportando la prima parte del mio pezzo che apparirà nel prossimo numero di SPORT TREVIGIANO (la seconda parte - che tralascio- riguarda l'appuntamento di venerdì a Monigo che tra l'altro ha un motivo di interesse non secondario visto che sia Ulster che Benetton devono rinunciare ai loro nazionali).
Se posso dire in sintesi: anch'io sono tra quelli che non ne possono più (l'immagine: zebedei = eliche rotanti non sarà un esempio di bon ton, ma è proprio quello che ci vuole).
Un abbraccio a tutti.
gian domenico
 
Contro l’Argentina (che peraltro a Montpellier ha lasciato senza mete la Francia) l’Italia di Nick Mallet ha perso faccia e partita. Contro l’Australia ha perso la partita e trovato un po’ di dignità. Se ci accontentiamo… Anche perché ci sono già gli isolani di Fiji a bussare alle porte. Mallet aveva detto che voleva due vittorie su tre partite. Non manterrà le previsioni, ovvio, ma la paura è che possa fare tre sconfitte su tre partite. La sua gestione salirebbe a 31 sconfitte (su 35 incontri!). Proprio il clima giusto per andare ai mondiali. Il fatto è che Fiji ha fatto pari col Galles al Millennium e può perfino recriminare qualcosa sul risultato. Rugby semplice e talora un po’ confusionario ma di enorme fisicità e altissimo ritmo. Rischio duro per l’Italia che contro l’Australia ha almeno messo a fuoco un barlume di identità. Basterà? Sia come sia, la gestione di Mallet e dei suoi resta del tutto fallimentare. Con enormi (quali il rugby italiano mai ha avuto) mezzi a disposizione hanno perso tutto quello che si poteva perdere e magari anche qualcosa di più. Mai un risultato di prestigio: penso alla Scozia, umile e proletaria che riesce a battere il SudAfrica con un impegno assoluto e una mentalità comunque vincente che sembra essere quello che davvero manca agli Italiani. È vero che con l’Australia abbiamo fatto il nostro bel compitino, ma forse la domanda vera dovrebbe essere pronunciata e bruciare: c’è stato un solo istante in cui abbiamo pensato di poter battere i Wallabies? In campo per limitare i danni, come sempre. Veramente difficile pensare che ci sia qualcosa da salvare nell’operato di Mallet e del suo team. La squadra azzurra resta senza identità, senza mentalità. Il mattoncino messo su sabato a Firenze dovrebbe essere lì da mesi e mesi. E trovarsi anche in compagnia di altri mattoncini. E invece la sensazione è che ogni volta si ricominci da zero. Perfino che si debba partire da un po’ più lontano dell’ultima volta. Una strategia del gambero francamente imbarazzante. Dunque non sarà una mezza partita, una partita di riserva quella che andrà in scena tra Italia e Fiji. C’è molto in gioco, anche se attendersi responsi definitivi è mera utopia. Bisogna aggiungere che c’è perfino l’impressione che qualcuno gufi contro perché Mallet e i suoi o li cacci ora a 10 mesi dai mondiali o te li devi tenere fino ad allora. Siamo ridotti proprio con i tacconi sul culo.









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