[RUGBYLIST] Domanda

[Giorgio Betteto]

Ciao da Giorgio

et_kap a libero.it wrote:
> Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
> __________________________________________
>    
>
>
> Buongiorno a tutti, dopo la legnata in mezzo ai denti di ieri, mi sono posto
> una banale domanda: se a questa nazionale ormai allo sfascio pressochè totale,
> si devono inserire dei ricambi, logica direbbe di prenderli dalla U20, o
> sbaglio?
> Bene,  allora vado a vedere la situazione della U20 e... Dio me  ne scampi !
> !
> C'è qualche addetto ai lavori che mi puo' cortesemente dire a cosa servono le
> tanto decantate "Accademie" se i risultati sono quelli visti (vedi U20) ?
> Servono a parcheggiare tecnici qua e la' in cerca di occupazione, oppure si
> pensa di lavorare seriamente?
>    
Io non sono un tecnico di rugby , ma quando le cose non funzionano ... 
si deve capire perchè.

Le condizioni di partenza nostre - sia dei giovani atleti che dei senior 
sono molto diverse dai ns. avversari nel 6N,
e non è un caso che quella più vicina a noi -Scozia- per numeri e 
situazione, sia nache quella più abbordabile.
- Abbiamo il 25% della tradizione e storia altrui, altrettanto per 
diffusione e conoscenza del nostro sport.
- Non abbiamo abbastanza giocatori, non formiamo abbastanza giocatori , 
più il numero dei giocatori è ridotto , minore sarà il livello 
qualitativo su cui selezionare
- Soprattutto non facciamo nulla per migliorare questa situazione , anzi 
andiamo a grandi passi in direzione *opposta* ... facciamo fatica a
fare i campionati giovanili perchè abbiamo pochi ragazzi ?  eliminiamo i 
campionati !

Andiamo a vedere cosa fanno le altre del 6N, IRFU, RFU, FFR hanno tutte 
dei piani a medio termine , completi di dati, investimenti , pubblici e 
consultabili da tutti
, inoltre a scadenza del piano viene pubblicato un report (spesso 
verificato da enti indipendenti) sugli obiettivi raggiunti o no.
da noi nemmeno il bilancio annuale è possibile vedere...
Sembrerebbe un aspetto secondario, ed invece è in buona parte sia la 
causa dei nostri limiti sia la ragione per cui questi limiti non si 
provi a superare.