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R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

Marcello Mica marcello.mica a gmail.com
Mer 25 Maggio 2011 09:14:42 CEST


XXXL, non ho parlato del gioco degli old, tantomeno usato termini quale
dequalificante. 

 

La mia considerazione è orientata per quel pubblico che, come me amerebbe
ancora calcare un campo di serie C.

Dove si può ancora dare qualcosa e non farsi troppo male.

 

Condivido ovviamente la tua considerazione sul “c’è un tempo per ogni cosa”
e aggiungerei “ognuno ha il suo tempo”, non c’è vena polemica credimi. 

 

Faccio un esempio pratico: il giovedì la squadra degli ‘old’ del San
Gregorio rugby si allena con noi.  Beh, dobbiamo chiedere di moderarsi AGLI
OLD, oltre che per il timore che qualcuno possa farsi male in allenamento,
anche per via della loro (hemm nostra) ‘aggressività’ nel gioco.

Ci sono ‘ragazzi’ degli old che per fermarli gli devi sparare (vedi Umberto
Bonaccorsi)

 

Ma le mie sono solo estemporanee considerazioni di un vecchietto rancoroso
che si ostina ad avere ragione… 

(però se domenica avessi potuto giocare…)

 

Ciao

Marcello

 

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di VolpeFast
Inviato: martedì 24 maggio 2011 17:18
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: R: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

 

Non metto in dubbio la tua forma fisica e la voglia di giocare… ma secondo
me c’è un tempo per ogni cosa e anche se ci si sente in perfetta salute
forse viene comunque il momento di lasciar perdere. Ci si può divertire
anche con le regole old, non ci trovo nulla di dequalificante. Nel mio
piccolo ho giocato l’ultima partita qualche anno fa al Golden Oldies in
Francia con i Petrarchi contro squadre australiane e sudafricane. Grande
divertimento e grandissima soddisfazione. Cosa che neppure nel più
fantastico dei miei sogni avrei potuto fare considerando le mie modeste
capacità rugbystiche (di una volta…).

 

angelo

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Marcello Mica
Inviato: martedì 24 maggio 2011 15:27
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: Reply: RI: [RUGBYLIST] rugby ed età

 

Tanu san, questa cosa fa molto onore all'Italia e ai suoi metodi di
controllo preventivo però devo anch'io associarmi alla considerazione mossa
da Marco Santucci aggiungendo la mia considerazione personale. 

Premesso che é importante essere scrupolosi e precisi, specie in
quest'ambito, perché non lasciare aperta la porta a chi vuol giocare (e se
la sente) rendendo obbligatori degli esami più scrupolosi, magari a carico
del giocatore?
Cavoli, io ho 46 anni e nella mia 'scarsezza di giocatore' pagherei oro per
calcare ancora il campo. Sono allenato, gioco in allenamento con la mia
squadra e gioco seriamente, mica al tocchetto. Come me tanti altri amici
che, pur avendo raggiunto persino il 50mo li vedo correre come siluri (e
guaire dietro la recinzione del campo per il desiderio di esserci)

meditazioni di un pastor errabondo...
Cordialmente

Il giorno 23 maggio 2011 11:14, Gaetano Palmiotto
<gaetano.palmiotto a fastwebnet.it> ha scritto:

Squadre e aziende di rugby in Italia -
http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
__________________________________________

Marco,
pur capendo le tue motivazioni, vorrei solo puntualizzare che all'estero i
controlli medici sono praticamente inesistenti. Tre anni fa a Monza arrivò
un giocatore scozzese (che all'epoca aveva 26 anni) che non aveva MAI fatto
una visita medico-sportiva nonostante giocasse nella Serie B scozzese,
tant'è che gli fu trovato un problemino al cuore (di quelli non gravi e
gestibili). Nei paesi anglosassoni c'è - purtroppo - un numero molto più
alto (in proporzione) di giocatori deceduti sui campi per problemi di salute
non rilevati per mancanza di screening preventivi.
Se l'Italia è arretrata in moltissimi campi, nel settore sport, salute e
prevenzione è invece all'avanguardia nel mondo e sono molti i paesi che si
ispirano all'Italia come esempio.
Detto ciò, concordo che a fronte di un certificato medico sportivo, l'età si
può innalzare; ma sul discorso controlli nei paesi stranieri, ti garantisco
che non sono poi così bravi.






---------- Messaggio inoltrato ----------
From: marco Santucci <sanmarcorugby a gmail.com>
To: rugbylist a rugbylist.it
Date: Mon, 23 May 2011 10:51:42 +0200
Subject: [RUGBYLIST] rugby ed età
Squadre e aziende di rugby in Italia -
http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
__________________________________________


Ho trovato questo articolo sul Bloggatore : avete risposte in merito ?

In Italia un rugbista smette di essere tale a 42 anni. Già, a quell'età deve
appendere gli scarpini al chiodo, che sia in ottima forma o meno. E' una
regola decisa dalla Federazione Italiana Rugby. Ed è una regola assurda.
Talmente assurda che nel resto dell'Europa ovale non esiste. E, infatti, in
Inghilterra c'è un pilone di 70 anni! 

 Dalla Scozia all'Inghilterra, dalla Francia al Galles fino all'Irlanda. In
tutto l'Europa ovale non vi sono limiti legali per smettere di giocare. Se
c'è il certificato medico che attesta che il giocatore può giocare, allora
può continuare. Senza problemi. Senza dover dire addio alla propria
passione, potendo dare il suo contributo d'esperienza ai più giovani. E se
chiedi a un dirigente scozzese se loro hanno un limite d'età, beh, la
risposta sono due occhi sgranati e lo sguardo di chi si chiede se tu sia
pazzo.
Da noi, invece, no. La Federazione italiana è l'unica che pone un limite
d'età per chi vuole giocare a rugby. Perché? Non vi sono motivazioni mediche
reali per questa scelta, visto che annualmente i rugbisti devono avere il
nullaosta medico per scendere in campo e, quindi, se non sono idonei vengono
fermati, a 20 anni come a 40. Non ci sono motivazioni di alcun genere,
tranne la follia burocratica della nostra Federazione. La Fir, con la sua
politica sulle categorie giovanili, già allontana tanti ragazzini dal rugby,
quando si trovano a dover giocare in categorie con ragazzi troppo più grandi
di loro. E allontana tanti rugbisti che a 42 anni devono smettere. E che,
invece, potrebbero ancora dare tanto alla palla ovale.
Come dà John Goldman, arzillo settantenne che ancora oggi gioca a rugby. E
non in una squadra old, ma in un campionato minore inglese. Gioca nel Mill
Hill e la sua storia viene raccontata nel numero attualmente in edicola di
World Rugby <http://www.rugbyworld.com/> , il più importante mensile di
rugby al mondo (grazie a Stefo per la segnalazione!). Non contento, nonno
John non si limita a pascolare sul campo, magari come estremo o all'ala. No,
lui fa il pilone e in campo si fa valere. Ma, vabbé, siamo in Inghilterra.
Cosa volete che ne capiscano i british di rugby! Meglio da noi, dove a 42
anni si va in pensione! 

Link della notizia :
http://rugby1823.blogosfere.it/2011/05/affari-italiani---giocare-a-rugby-a-7
0-anni.html

-Marco Santucci



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