R: [RUGBYLIST] Mallett, analisi impietosa del rugby italiano

[antoniomangano1962 a libero.it]

Considero mallet il migliore dei tecnici post coste. La più forte puntata della fir sui tecnici. Mi ha però sempre sorpreso che un professionista come lui e come dice di essere abbia questa sufficienza nella gestione del rapporto con i media italiani. Ha cominciato con la storia del haka e non l'ha più finita. Attenzione non si vogliono interviste stereotipàte ma neanche parole a danno dell squadra. Io non credo che ci faccia una gran figura né più né meno quella fatta da gower da una parte e dalla fir dall'altra. L'italia del calcio ha vinto un mondiale con un tecnico in scadenza che aveva già detto no al rinnovo. L'italrugby saprà regalarci qualche soddisfazione. Parisse dice di si e io mi sono fatto una bella puntatina su australia italia

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-----Messag. originale-----
Da: Piero Filotico
Inviato:  03/09/2011 23:03:26
Oggetto:  R: [RUGBYLIST] Mallett, analisi impietosa del rugby italiano

Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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Un diplomatico e un gentiluomo. 

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di VolpeFast
Inviato: sabato 3 settembre 2011 20:26
A: list
Oggetto: [RUGBYLIST] Mallett, analisi impietosa del rugby italiano

 

L’intervista che non ti aspetti dal CT della nazionale alla vigilia dei
mondiali. Spara a zero su alcuni giocatori. Ha scelto il peggior momento per
togliersi i sassolini dalla scarpa. Immagino che avrà una pessima influenza
sull’umore della squadra e in particolare dei giocatori presi di mira. Non
saranno certamente dei campioni internazionali ma come si fa a esprimersi in
questo modo a pochi giorni dall’inizio? Come tatto e tempismo Mallett è a
zero.

 



 

Mallett boccia l'Italia

«Ho numeri 10 di scarto»

(do.e.) Avrebbe voluto allenare l'Italia

ancora per un paio d'anni, invece a fine

Mondiale dovrà lasciare il posto a Jacques

Brunel. Forse per questo Nick Mallett,

sbarcato ieri a Nelson con i suoi (ancora

per poco) azzurri, dice quello che pensa

senza preoccuparsi delle conseguenze.

A planetrugby.com, per esempio,

ha confidato di considerarsi un uomo

fortunato. Nel farlo, però, ha ridotto

malissimo il rugby tricolore. «In Italia

non ho molto credito, visto che non mi

hanno rinnovato il contratto. Ma sono

comunque fortunato perché allenare

la nazionale non mi ha rovinato la

reputazione. Ho ricevuto molte proposte

di lavoro, l'ultima dal Tolone. Ho detto

no perché adesso penso alla Coppa del

Mondo, ma a giugno tornerò in Francia

o in Inghilterra». Poi l'affondo: «In Italia

non esiste un mediano d'apertura in

grado di giocare in una prima divisione

intemazionale. Orquera è al Brive, ma è

seconda o terza scelta, Bocchino è stato

tagliato dagli Aironi. Questi sono i miei

numeri io i
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