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[RUGBYLIST] Sacchi-Brunel

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Ven 1 Ago 2014 16:06:15 CEST


 E’ di oggi l’annunciato ritiro di Arrigo Sacchi, a causa di uno stress per lui non più controllabile nella sua carriera di allenatore. Che cos’è questo stress che ci prende un po’ tutti e talvolta si scarica anche in una gara sportiva? Sacchi lo attribuisce al perfezionismo, cioè a quella attenzione quasi maniacale che nell’uomo di sport può condurre ad esasperare la preparazione alla gara agonistica in ogni minimo dettaglio rimanendo sempre in tensione verso qualcosa di migliorativo della propria prestazione, verso una soluzione pensata e ripensata mille volte. Ovviamente in una certa misura lo stress ci accompagna tutti perché ognuno di noi nella propria attività quotidiana viene chiamato a risolvere problemi lottando e migliorando. Lo stress di cui si lamenta Sacchi è altro ed esiste anche fuori dal mondo del calcio. In genere allenatori attenti all’emotività dei propri giocatori, e desiderosi di attivare in loro riflessi psicologici adeguati per affrontare le varie situazioni di un match, sono a conoscenza del problema dello stress. Brunel è sicuramente uno di questi allenatori. Ha lavorato molto su questo versante. Secondo me anche con qualche risultato. Gli strumenti per gestire l’ambizione e la tensione di un giocatore sono molteplici (un tempo c’era forse solo il training autogeno). Si deve essere allenati alla tensione. Tuttavia, se la tensione diventa il carburante principale della prestazione alla fine le combinazioni di gioco possibili e, nel caso del rugby, soprattutto il gioco aperto, si rarefanno. Manca il “dispiegamento” della squadra dovuto all’inventiva e alla geometria. Più che giocare, ci si limita a centrare e ripetere obiettivi.

Allenatori come Sacchi e Brunel sono delle persone di grande valore. Tuttavia, contrariamente ad un Berbizier o ad un Laporte che finiti gli impegni si bevono il pastis e si danno all’agricoltura, questi trainers non mi sembrano mai veramente soddisfatti.

In questi giorni in Francia Laporte sta iniziando la sua lotta per il vertice della Federugby francese. Era stato forse contattato per la guida della nostra nazionale. Laporte è un esempio di un allenatore, forse antipatico, ma non stressato e non stressante. Ha vinto moltissimo, più di ogni altro in Francia negli ultimi 30 anni.

g. ciraolo             

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