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[RUGBYLIST] R: Bilancio azzurro 6nazioni2015

Luca Oliva lucaoliver63 a gmail.com
Lun 23 Mar 2015 21:29:01 CET


Sono tornato a guardare i primi 20' del secondo tempo di Italia-Galles 
per capire meglio cosa fosse successo, quali fossero le caude delle 4 
(quattro) mete subite in 20', che hanno portato il risultato dal 13-14 
al 13-42 (parziale 28-0 per il Galles).
La prima meta (13-21), quella della punizione battuta "rapida" da Webb, 
nasce da un errato calcio di liberazione in touche da parte di Orquera 
che purtroppo resta in campo e dà il via a un azione a 11 fasi del 
Galles, che si conclude col calcio di punizione sancito da Clancy.
La seconda meta (13-28) nasce per lo scellerato calcetto a scavalcare di 
Orquera, ma qui francamente c'è un clamoroso errore di schieramento in 
campo aperto, perchè l'intera linea difensiva italiana è concentrata in 
poco più di dieci metri di larghezza senza nessuna copertura al largo. 
Nell'ordine troviamo "concentrati" cinque uomini: Orquera, Sarto, 
Venditti, Furno e Masi. Masi, che è l'uomo più esterno dello 
schieramento, va a "salire" sul calcetto di Orquera, lasciando 
ulteriormente scoperta la larghezza. Per di più va a placcare l'uomo 
sbagliato, e lascia un'intera metà campo libera per il contrattacco di 
Williams-North in un comodissimo 2 vs 0 (c'è solo Gori che tenta 
disperatamente di rinvenire dall'interno).
A questo punto c'è la sostituzione dell'intera prima linea + Biagi, ma 
era evidente che non era la prima linea da cambiare: da notare che sulla 
prima mischia chiusa Chistolini, schierato a dx al posto di Castro, 
prende punizione perchè non spinge diritto.
Poi c'è l'ammonizione di Masi perchè ostacola il 1° centro gallese. 
Dalle riprese si vede Masi che mette una mano sul petto del gallese: il 
fallo non sembra clamoroso, ma evidentemente Clancy rileva gli estremi 
dell'anti-gioco, o del fallo professionale, e sancisce l'ammonizione.
La terza meta (14-35) rappresenta un assoluto capolavoro di "strategia". 
Touche a nostro favore all'interno dei 22: anzichè scegliere un lancio 
difensivo, "qualcuno" (evidentemente non Ghiraldini, appena sostituito) 
decide di tentare un lancio lungo con Manici, notoriamente sicurissimo 
nel lancio. Alun Wyn-Jones anticipa Minto, e i gallesi si trovano una 
piattaforma formidabile per lanciare la più classica delle aperture al 
largo, dove noi siamo in inferiorità numerica. McLean tenta di 
ripristinare la parità sull'esterno, ma non riesce ad anticipare e North 
nell'1vs1 gli è superiore.
La quarta meta, infine (14-42), è il paradigma del crollo. Secondo 
lancio consecutivo sbagliato da parte di Manici (questa volta storto). 
Mischia per i gallesi, seconda punizione consecutiva contro l'Italia con 
la prima linea cambiata. Touche per i gallesi nei ns 22, 3 pick and go 
consecutivi senza opposizione, due passaggi e meta con North che arriva 
al centro dei pali su due placcaggi mancati Orquera-Venditti.

Le mie valutazioni:
1) se c'era qualcuno da sostituire non era certamente la prima linea ma 
Orquera, incapace di valutare le situazioni e di prendere le corrette 
decisioni
2) in immediata successione andava sostituito Masi, indisciplinato e 
poco lucido
3) De Marchi-Manici-Chistolini non all'altezza di 
Rizzo-Ghiraldini-Castrogiovanni
4) avere tolto Ghiraldini dal campo ha privato l'Italia di un punto di 
riferimento insostituibile, oltre ad avere creato crepe tecniche 
insanabili, minando le poche certezze della squadra

Conclusione: l'impressione è che Brunel con scelte illogiche e 
autolesionistiche abbia minato la fiducia della squadra e che 
probabilmente la cosa non sia cominciata sabato, ma abbia radici molto 
più lontane. Questo giustificherebbe la scarsa fiducia del gruppo nei 
confronti dell'allenatore e spiegherebbe certe affermazioni sentite nel 
dopopartita. A questo ovviamente non c'è rimedio, se non con scelte 
radicali e dolorose, che rischiano però di avere conseguenze ancora più 
pesanti. Non c'è alternativa dunque a continuare la battaglia con questo 
esercito e questo generale. Naturalmente la sensazione di amarezza per 
l'ennesima occasione persa, frutto di una serie di decisioni sbagliate, 
è enorme. Tutto sommato la dichiarazione di Gavazzi: "Non l'ho scelto 
io, ma lo sostengo" dice molto di più di quanto non voglia dire.

Ciao a tutti.
Luca

Il 23/03/2015 14:30, Luca Oliva ha scritto:
> E' successo:
>
> 14 	
>
>  *
>
>
>   * (15)
>
> 	
>
>  *
>
>
>   * GEORGIA
>
> 	72.16 	
> 	
> 15 	
>
>  *
>
>
>   * (14)
>
> 	
>
>  *
>
>
>   * ITALY
>
> 	71.85 	
> 	
>
>
> http://www.worldrugby.org/rankings
>
> Il 23/03/2015 11:35, Gian Domenico Mazzocato ha scritto:
>>
>> *Da Luca Oliva, poche ma centrate, calibrate, santissime parole.*
>>
>> *gian domenico*
>>
>> **
>>
>> *vieni a trovarmi nel mio sito**
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>> **------------------------------------------*
>>
>> **
>>
>> *Da:*rugbylist-bounces a rugbylist.it 
>> [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] *Per conto di *Luca Oliva
>> *Inviato:* lunedì 23 marzo 2015 10.42
>> *A:* rugbylist a rugbylist.it
>> *Oggetto:* Re: [RUGBYLIST] Bilancio azzurro 6nazioni2015
>>
>> Sì diciamo che, al di là della classifica finale, gli azzurri a mio 
>> parere sono risultati come la peggiore squadra del torneo.
>> La Scozia, pur perdendo contro di noi, non ha mai dato quella 
>> senzazione di inadeguatezza che l'Italia azzuri hanno fornito in 
>> alcune partite, o spezzoni di partita (Francia tutta, Galles secondo 
>> tempo, Inghilterra 60').
>>
>> Ciao.
>> Luca Oliva
>>
>> Il 23/03/2015 10:36, anna maria ha scritto:
>>
>>     Parla chiaro il sondaggio della list: alla vigilia del Torneo gli
>>     "esperti", fra i quali anche chi scrive queste brevi note, davano
>>     in grande maggioranza l'Italia come la più probabile designata
>>     "vincitrice" del cucchiaio di legno - la squadra cioè che arriva
>>     ultima  e non  quella che non vince alcun incontro dei cinque in
>>     programma, in questo caso il "premio" è il Whitewash (andare in
>>     bianco). Insomma nonostante la delusione della maggior parte
>>     degli sportivi, per le aspettative seguite al successo di
>>     Edimburgo sulla Scozia, nel 6nazioni appena concluso gli azzurri
>>     non hanno collezionato alcuno dei due poco ambiti trofei. Come
>>     recita un antico adagio <chi si accontenta...>
>>
>>     romano rambaldi
>>
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