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[RUGBYLIST] R: I: R: R: R: R: informazione

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Mer 9 Set 2015 18:28:58 CEST


Concordo con l’80% di ciò che hai scritto. Aggiungerei:

 

-          non credo ad una WRC con ritmi elevati di gioco: i rugbisti internazionali hanno oggi dei pesi-potenza mai visti, sembrano quasi rimbalzare sul terreno come astronauti e quindi penso che la spettacolarità del mondiale dovrà provenire non dalla velocità di gioco ma forse da  un rugby classico di conquista

-          non sono convinto che i nostri azzurri siano favoriti dal gioco poco “intenso” dell’avversario; in realtà a mio avviso una difesa precisa può scoraggiare molto di più l’avversario quando l’attacco di questi è ripetuto e costante piuttosto che in casi di semplici capovolgimenti di fronte con energia “calda” d’attacco e senza base logica per il difensore;

-          la discontinuità di performance della nostra nazionale (o meglio del nostro rugby) rimane, credo, il nostro problema centrale: qui forse concordiamo tutti. Se mi è concesso un vezzo matematico, direi che mentre i nostri avversari lavorano sul continuo (ricerca di prestazioni regolari, momenti alti e bassi emozionali collegati tra loro, piccole variazioni tattiche sul terreno di gioco ma frequenti nel tempo: questo in matematica si direbbe … risolvere delle “derivate parziali”!), i nostri giocatori agiscono più sulle grandezze discrete (variazioni importanti di gioco ed impreviste, sviluppo di fasi della partita alle quali imprimere una direzione,  sforzi non collegati che fanno pensare ad un … “integrale” delle forze in campo!)  

-          Abbiamo uno scarso gioco di attacco? A me più che degli schemi praticati da Brunel (la sua pedagogia è di ricomporre l’emotività del gruppo in campo) mi brucia il fatto che gli allenatori successivi della nazionale non abbiano quasi mai lavorato sulla fantasia (forse un pizzico Berbizier): in fondo il rugby champagne sarebbe anche il nostro rugby! Dopo Villepreux e Coste ci si è allontanati dal principio del piacere che è fondamentale nel rugby (il piacere di avere piacere di comunicare piacere nel passaggio al compagno, diceva Serge Blanco, che poi proseguiva in altre considerazioni più carnali ….) e si è scelto di seguire un rugby modulare, un po’ edilizio come logica manageriale (costruiamo la casa del rugby italiano!) e fortemente didattico anche nel bene che produce ma anche non molto divertente per i giovani rugbisti in erba: nel management si designa questa ottica di costruzione di un valore-prodotto a fasi separate come la “produzione di un unico prodotto”, cioè prima impari totalmente a fare A e poi inizi (quando lo dico io, non tu) a produrre B  

-          Siamo scarsi nel gioco di piede? In effetti qui non basta il gesto tecnico corretto. Ma siamo in buona compagnia, perché il decadimento del gioco qui è universale, salvo forse un po’ di Irlanda 2015 che, secondo me, non è stata più forte perché ha giocato bene al piede, ma ha giocato bene al piede perché era diventata sufficientemente forte e completa per poterlo fare così bene. Peccato, il gioco al piede che ricordiamo era molto divertente. Anche qui un tempo i francesi (e gallesi) erano maestri. Oggi al pub invece dello champagne (e del rugby associato) ci vengono serviti talvolta dei liquori sintetici.  

 

G. Ciraolo    

 

(…per quanto riguarda il caso sfortunato di una moglie come quella che tu ipotizzi, direi che si possa arrivare a risolvere una soluzione generale: o una donna dabbene oppure, come diceva Albertone, mai una sconosciuta in casa!!)  

 

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di salva.messina a yahoo.it
Inviato: mercoledì 9 settembre 2015 11:42
A: Rugbylist Rugbylist
Oggetto: [RUGBYLIST] I: R: R: R: R: informazione

 

Non esageriamo!!!!!

I commentatori non sono certo gli ultimi arrivati ne italiani ne stranieri ma bisogna anche saper leggere le notizie....

 

Se io dico che mia moglie è una donna fantastica, laureata in economia alla Bocconi con 110 e lode, che fa volontariato presso una onlus, che ieri sera ho trovata con l'amante e poi abbiamo litigato, stamattina per ripicca mi ha rigato la macchina, guidando ubriaca ha ammazzato un bambino che attraversava sulle strisce pedonali, ho scoperto che dava i sonniferi ai bambini per farli dormire mentre mi tradiva e oggi è stata premiata sul lavoro per efficienza prima che la arrestassero per spaccio di droga, che cosa ne devo dedurre?

 

I commenti sono stati: l'Italia ha ritrovato i suoi punti di forza (che aveva perso) e si è dimostrata ostica in difesa e brava a rallentare le ruck avversarie ma nonostante tutto ha perso per una mancanza di soluzioni in attacco e nella difesa sul gioco al piede ed ha rimediato un risultato onorevole grazie all'esploit di un neo entrato alla 3a convocazione in nazionale.

Io, come allenatore, traggo le seguenti conclusioni:

*	abbiamo perso
*	non abbiamo un gioco in attacco
*	non abbiamo una strategia sul gioco al piede
*	abbiamo lavorato bene ultimamente sulle fasi statiche
*	riusciamo a rallentare il gioco e recuperare palloni
*	manchiamo di leadership a parte Parisse e Geldenhuys
*	in previsione della RWC se continuiamo il lavoro fatto negli ultimi 15 giorni (?????) possiamo contenere Francia e Irlanda
*	se riusciamo a lavorare su alcune situazioni di attacco a palla giocata rivedendo la formazione con i giocatori nei loro ruoli e più in forma abbiamo buone possibilità di vincere con Canada e USA se non arriveremo logori e con infortuni nei ruoli chiave
*	l'allenatore che verrà dopo di me se farà (gli faranno fare) le scelte ed il lavoro che dovevo continuare a fare in questi 4 anni ha la possibilità di passare ai quarti a condizione di trovare leaders in campo alla Parisse
*	il prossimo DoR della FIR dovrà impostare il lavoro sulle giovanili dei club italiani sulle abilità di velocità/agilità e sul gioco a palla giocata/al piede per il prossimo decennio

Il bicchiere è pieno e vuoto al 50%....

I quarti della prossima RWC sono affidati alla sorte...

I quarti della successiva anche...

I quarti della RWC 2027 sono alla nostra portata...

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giovanni Ciraolo <jxcira a tin.it>
A: 'Rugbylist Rugbylist' <rugbylist a rugbylist.it> 
Inviato: Martedì 8 Settembre 2015 13:22
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: R: R: informazione

 

I commentatori stranieri sono rimbambiti nel loro rispetto verso l’Italia? Parlo del Daily Telegraph, il miglior commento del rugby anglosassone. Vedo che anche del pezzo da me riportato sull’Equipe, come prevedevo, si indica solo la parte critica …..

Ho sempre riso dei miei difetti di italiano: ma bisogna evitare lo sfascismo. 

Dico solo: mettiamoci a livello di chi va in campo: non è Gavazzi che va in campo, non sono le sue eventuali paure, non è un meccanismo di potere kafkiano che va in campo. Sono i giocatori. Che rischiano. E che a mio parere non possono essere derisi e travestiti. 

L’intelligenza: si certamente. Ma l’Italia, quando scende in campo, deve anche inspirare qualcosa nel cuore (vedi Pascal).

Per quanto riguarda il ranking mondiale, nel giro di pochissimi punti (dietro il Galles) ci sono un insieme squadre (compresa l’Italia) che in parte abbiamo anche battuto, non esattamente, mi sembra, in un secolo precedente, quando la distinzione tra calcio e rugby era ancora tenue. 

Poi, per carità, ognuno faccia come creda. Si vuole sparare a zero? Bene, così però ci si sposta in un edificio chiuso, come nella filosofia medievale, fatta da pensatori giganteschi che però, agli studenti, non sono mai andati giù. 

Sono i giovani che fanno il futuro, cerchiamo anche di pensare un po’ anche con i loro criteri. 

All’estero (dove ho vissuto per anni) ho trovato spesso grande rispetto per l’Italia, in patria, altrettanto spesso, trovo derisione.

Che c’è di tabù in un test-match della nazionale? Ma perché bisogna per forza dirne male? Per soddisfare chi e che cosa? Ci si ritiene forse dei pensatori compiuti, della gente grande, forte e realizzata in una nazione di poveretti girovaghi?  

Intelligenza sì, certamente: ma altrettanto certamente, non basta.

Abbracci ordinati…

e liberi raggruppamenti!

Giovanni C.  

  

 

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Gian Domenico Mazzocato
Inviato: martedì 8 settembre 2015 10:17
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: R: informazione

 

Sono spiazzato anch’io.

Con tutto il rispetto, come si fa a non capire che un conto è analizzare, utilizzare i dati per capire, fare proiezioni e altro conto è dire che ancora una volta abbiamo perso, che il nostro ranking precipita ecc?

Altra cosa ancora è chiedersi, visti gli infortuni, se era proprio il caso di affrontare Galles e due volte Scozia proprio a due giorni dal mondiale?

Confondere i piani o è in malafede  o è da persone poco avvedute.
Una cosa non esclude l’altra.

Per piacere, intelligenza.

gian domenico m

 

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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luca Oliva
Inviato: martedì 8 settembre 2015 09:19
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: R: informazione

 

Non capisco, tu stai commentando, io sto commentando, a cosa ti riferisci ?
Diciamo piuttosto che se riporti una citazione in francese senza traduzione, tagli fuori buona parte della lista.
Il commento deve essere comprensibile, profondo magari, ma sempre comunque comprensibile.

Ciao.
Luca Oliva 

Il 07/09/2015 18:35, Giovanni Ciraolo ha scritto:

Non capisco perché non si possa commentare (nel bene e nel male) una partita della nazionale! Commentare, nient’altro. Stiamo forse arrivando alla scelta del silenzio come manifestazione permanente di opposizione sorda alla FIR? Riporto il commento dell’Equipe (il primo quotidiano sportivo europeo, non credo siano dei deficienti rispetto a noi!) su Galles-Italia: « On aura noté la qualité du jeu des avants italiens, leur force de bras dans le rucks et leur capacité à arracher la balle des mains galloises. Sa précision et sa solidité en défense, aussi, n’encaissant qu’un seul essai malgré les nombreux coups de boutoirs gallois ». Naturalmente c’è anche il passivo, ben illustrato non solo nel risultato numerico finale…: « Mais par manque de puissance, les séquences italiennes restaient inefficaces. Revenant sur leurs points forts, à savoir la mêlée et les ballons portés, les Italiens tentaient de forcer leur chance. En vain. La rencontre s’équilibrait, laissant les buteurs meubler le score. Aux percées rectilignes du jeune Ross Moriarty, l’Italie répondait par un essai en toute fin de partie signé du remplaçant Guglielmi Palazzani (80e), histoire de ramener le score final à de plus justes proportions (23-19) ».

Questo è un commento (spero in un francese comprensibile) che tra l’altro potrebbe innescare un dibattito. Ma siamo veramente arrivati al punto di non poter commentare (nel bene e nel male) una partita dell’Italia? Ma perché, perché? Rifiutare un commento è una perdita di libertà anche estetica, intellettuale…. 

G.Ciraolo  

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luca Oliva
Inviato: lunedì 7 settembre 2015 12:02
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: informazione

 

Io trovo che la partita in Galles fosse ideale per "addormentare" i giudizi sulla nazionale.
La squadra gallese era troppo morbida, assolutamente sperimentale, e come in tutte le partite in cui scendi in campo rilassato, rischi anche infortuni seri, come quelli occorsi a Webb e Halpenny.
Ciò detto, buona la reazione d'orgoglio della ns nazionale, ma il ritmo e l'intensità sono tutte da verificare.

Ciao.
Luca Oliva 

Il 07/09/2015 10:54, Gian Domenico Mazzocato ha scritto:

Questo tipo di reazione la dice lunga.
Ma vi rendete conto? Stiamo parlando di una sconfitta non di una vittoria.

Una “buona” sconfitta non Waterloo come contro la Scozia.
D’accordo.
Ma, citando Luciano Ravagnani, non si costruisce la storia con le “onorevoli sconfitte”.

Abbiamo perso, ancora una volta abbiamo perso.

Il nostro ranking resta il peggiore della storia, da quarto mondo rugbistico.
Abbiamo vecchi usurati e al capolinea.

Intuiamo qualcosa in qualche giovane (nemmeno a me Carlo Canna è dispiaciuto).

Ma vi basta per parlare di performance?
Amici miei, regolate i parametri perché giudicando performance una sconfitta (in un quadro generale di sconfitte) non si va da nessuna parte.

gian domenico mazzocato

 

 

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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Pier Luigi Maciocia
Inviato: lunedì 7 settembre 2015 08:22
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] informazione

 

Qualcuno sa spiegarmi perchè tutti, dico, tutti i tg di tutte, dico, tutte le testate giornalistiche hanno finora sbobbato le performance della nazionale?

 

plm

 


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