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[RUGBYLIST] Un gay in squadra. Anche per gli All Blacks. Come cambiano i tempi.

Marco Piva marco_suomi a libero.it
Gio 2 Giu 2016 17:40:10 CEST


Be' secondo lo stereotipo diffuso in altre nazioni di lingua inglese, australiani e neozelandesi sarebbero particolarmente rudi e "virili" quindi, sempre secondo lo stereotipo, in teoria avrebbero più problemi con un possibile omosessuale. 
Certo ha fatto più bella figura il Galles quando Gareth Thomas ha dichiarato la sua omosessualità: Stephen Jones e Martyn Williams, al periodo i decani della squadra, avrebbero detto al nervoso Thomas : "Sì, ce n'eravamo accorti. E allora? ".
Marco
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Sent from Libero Mail app for Android Thursday, 02 June 2016, 03:19pm +01:00 from Giovanni Sonego < giovanni a sonego.net> :

>Sta circolano la "notizia" che gli All Blacks sono "pronti ad un rugbyista gay"
>http://rugby1823.blogosfere.it/post/554766/omosessualita-gli-all-blacks-e-quella-non-notizia-che-fa-notizia
>
>La cosa dovrebbe dimostrare la loro apertura mentale, la loro modernità...
>Ma, come fa giustamente notare Fumero, se fossero davvero moderni questa non sarebbe una notizia.
>
>Comunque, leggendo l'articolo mi è venuto in mente questo episodio.
>
>Nel 1987, durante la conferenza stampa di presentazione dell'incontro inaugurale della prima coppa del mondo (Nuova Zelanda-Italia) gli azzurri 
>avevano portato un omaggio floreale. Oggi si direbbe un'eccellenza italiana: i fiori di Sanremo.
>Gli All Blacks, invece di gradire, si arrabbiarono parecchio. Siccome i fiori si regalano alle donne, avevano pensato che li stessimo prendendo per i 
>fondelli mettendo in dubbio la loro virilità.
>
>Non riesco a trovare traccia di questo incidente diplomatico. Magari mi sono immaginato tutto io e non è un ricordo, ma una diceria, una fantasia, una 
>rielaborazione. Qualcuno piu' preparato di me riesce a darmi una conferma o  una smentita?
>
>Se vero confermerebbe che 30 anni fa non erano poi cosi' aperti su queste tematiche e quindi, in effetti, l'accettazione di un rugbista gay sarebbe un 
>segnale di grande cambimento culturale.  :)
>
>Ciao
>Giovanni Sonego
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