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[RUGBYLIST] R: R: R: Re: R: Re: I: R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10

ilfalco7 ilfalco7 a libero.it
Ven 10 Giu 2016 18:01:40 CEST


Hai ragazzi 
Ma dove vivete. Andate a vedere i nostri ragazzini dove giocano e xche siamo il paese europeo con più bambini sovrappeso in età scolare


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-------- Messaggio originale --------
Da: Giovanni Ciraolo <jxcira a tin.it> 
Data:10/06/2016  15:30  (GMT+01:00) 
A: rugbylist a rugbylist.it 
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: Re: R: Re: I: R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10 

Non credo che i nostri bambini siano molto diversi nel “sentire” il proprio corpo rispetto ad altre scuole europee. Si parla tanto di educazione motoria ma io non ricordo nei miei lunghi 8 anni di scuola e poi liceo francese molto tempo dedicato ad essa. Ho rimosso la palestra ma scappavamo a giocare il prima possibile in pazza gioia verso il Parco dei Principi!
Le differenze tra atleti italiani e quelli di altri paesi non sono di psicologia teorica e nemmeno di impianti tecnici o di cultura sportiva ma caratteriali. Avete notato come spesso in Italia si vince una competizione internazionale e poi si sprofonda in basso per alcuni mesi? Si attacca bene un match e poi si soccombe? Si cresce in un ambiente formativo e poi si spende rapidamente l’età guadagnata? E’ molto difficile allenare atleti in Italia, perché già il fattore attenzione nell’allenamento si riduce a metà rispetto ad altri paesi. Se poi tu trainer insisti troppo sulla teoria, allora non ottieni proprio più nessun impatto dall’allenamento. Non è facile raggiungere in Italia la “physical literacy” (alfabetizzazione fisica) perché anche il lavoro troppo duro fatto per correggere difetti caratteriali non vince sempre (vedi caso Federica Pellegrini: riformulazione di un caso psichico - atletico dopo crisi notevoli). Per raggiungere un equilibrio esiste ormai nelle discipline fisiche-educative una sola parola: cooperare. Da soli con la propria specialità non si va ormai da nessuna parte. Certo, è difficile. Ma l’uomo è andato anche sulla luna (tesi discussa ma largamente accettata).        
g.ciraolo
 
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di ilfalco7
Inviato: venerdì 10 giugno 2016 13:39
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: Re: R: Re: I: R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10
 
Certo che sono gli stessi bambini.
Infatti ne abbiamo tre in ma. ....3 non so se rendo l idea........li conta la genetica non l attività scolastica. Ma si andiamo avanti così. ....
 
 
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-------- Messaggio originale --------
Da: Luca Oliver 
Data:10/06/2016 11:02 (GMT+01:00) 
A: rugbylist a rugbylist.it 
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] R: Re: I: R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10 

Ogni tanto nel nostro rugby parte un "mantra": ora il mantra è "la scuola".

La colpa è della "scuola" che non forma adeguatamente i bambini dai 4 ai 12 anni, come dice ilfalco. 

Non si fa educazione motoria a "scuola", i bambini hanno i piedi piatti, corrono male, non sanno prendere un pallone al volo, ti guardano con quegli sguardi un pò inebetiti ...

Ma non sono gli stessi bambini che quando vanno in nazionale di basket mandano tre giocatori in NBA e fanno paura a tutte le nazionali europee e quando vanno in nazionale di pallavolo vincono la medaglia d'argento ai mondiali e la medaglia di bronzo agli europei ?

No, evidentemente non sono gli stessi bambini ...

Ciao.
Luca

Il 09/06/2016 12:36, ilfalco7 ha scritto:
 
Non sono d accordo. 
I nostri ragazzi hanno mancanze motore e di atletismo dai 4 ai 12 anni.  X le poche e non precise esperienze che fanno. Nessun ed motoria a scuola. Non poca, badate bene ....nessuna. E dei scarsissimi percorsi proposti dai club. Queste diff sono mascherate fino ai 18 anni ma quando si va a lavorare sulle competenze e qualità fini quella mancanza frena inesorabilmente la crescita. Inoltre il passaggio a 18 anni nei club spesso è un grande passo indietro nella proposta di lavoro. Tutto questo rende inevitabile la differenza attuale. 
 
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-------- Messaggio originale --------
Da: Luca Oliver 
Data:09/06/2016 11:04 (GMT+01:00) 
A: rugbylist a rugbylist.it 
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] I: R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10

Sono diversi anni che ripetiamo sempre le stesse cose qui in list.

Si vinceva con under 15, 16, 17 e 18 anche negli anni '70 e '80, senza un meccanismo di selezione professionale e con ragazzi raccattati solo sulla base del talento e delle "indicazioni" locali. 
Ricorderete che negli '80 l'Italia under 19 vinse un campionato europeo battendo Francia e Romania.
Negli anni recenti qualche risultato a livello di under 18 c'è stato (ma ricordo anche un'annata che perse contro il Belgio) ma ora i ragazzi, arrivati in under 20, sembrano avere perso quello smalto.

Le motivazioni, a mio modo di vedere, possono essere le seguenti:
- le rappresentative delle home unions (in particolare fino all'under 18) non sono completamente rappresentative del movimento, poichè la selezione è ancora concentrata a livello dipartimentale e non nazionale
- i metodi di preparazione prediligono la tecnica e non il fisico,  cosicchè i nostri riescono a sopperire a livello fisico ciò che non raggiungono a livello tecnico
- passando da under 18 ad under 20, alla preparazione tecnica vengono aggiunte la preparazione atletica (fitness) e mentale (strategica e psicologica) tant'è che le selezioni under 20, finalmente nazionali e finalmente a preparazione completa, diventano inarrivabili per noi

Le soluzioni non possono che essere, come al solito, quelle di prendere esempio dai migliori:
- migliorare la preparazione tecnica dei nostri ragazzi fino all'under 18, attraverso una scuola tecnica condivisa a livello nazionale e fatta penetrare a livello locale 
- mantenere la selezione a livello regionale fino all'under 18
- posticipare la fase di selezione a livello nazionale nel passaggio da under 18 ad under 20

Meccanismi semplici, che richiedono però l'inversione dell'attuale metodo di preparazione, che predilige il fitness agli skills, e la revisione dei metodi di selezione, che prevedono l'individuazione dei ragazzi di interesse nazionale già a livello di under 15, senza adeguati processi di revisione.

Haloa a tutti !!!

Luca

Il 08/06/2016 18:12, tizianotaccola1 a alice.it ha scritto:

Sulle carenze riscontrate rispetto agli avversari concordo pienamente.
Sulla teoria :
 
 che nel passaggio da 18 ai 20 anni le altre squadre vedano emergere definitivamente tanti anni di preparazione tecnica che noi – alla stessa età – non abbiamo ancora accumulato. 
 
concordo meno.
Se a 17-18 anni siamo competitivi e riusciamo non solo a portare a casa il risultato, ma convinciamo pure, non penso che si possa affermare che ci sia una "differenza di preparazione tecnica" che
al momento non appare , ma che si evidenzia a 20 anni. Questo senza attribuire a Troncon alcuna responsabilità, in quanto non ho conoscenza dei suoi metodi di lavoro.
Un caro saluto da 14 Cavallopazzo
----Messaggio originale----  
Da: dalcol.p a toscoveneta.com
Data: 8-giu-2016 16.39
A: "RUGBYLIST"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] R: I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10


Mah , guardando in Tv le partire della nostra Under 20 all’ ultimo 6 Nazioni ( e qualche volta allo stadio ) ho notato che :
- i kili ci sono o quasi.
- la nostra velocità è inferiore in parecchi  giocatori di tutti i reparti.
- la tenuta fisica nell’intera partita è spesso inferiore .
- la tecnica nei confronti di Inghilterra , Francia , Galles ed Irlanda  è inferiore ( errori di Handling , meno precisione nei calci , etc.).
- la palla di solito esce dai raggruppamenti e viene trasmessa con velocità inferiore agli altri .
- Nei primi 20/30  minuti sopperiamo con la tenuta atletica alle carenze elencate.
Tralascio ( per incompetenza tecnica) di commentare i piani di gioco . Forse non riusciamo a metterli in atto proprio a causa dei difetti di cui sopra.
Credo che nel passaggio da 18 ai 20 anni le altre squadre vedano emergere definitivamente tanti anni di preparazione tecnica che noi – alla stessa età – non abbiamo ancora accumulato. Francamente non credo che ciò sia imputabile a Troncon .
Saluti a tutti
Piero
 
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di tizianotaccola1 a alice.it
Inviato: mercoledì 8 giugno 2016 16:03
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] I: Inghilterra-Italia u.20: 48-10
 

Rimango comunque in attesa che qualcuno mi spieghi come una U 17 o 18 competitiva non lo sia più a 20 anni!
Spero che almeno O'Shea capisca le motivazioni e prenda le necessarie misure
Cari saluti da 14Cavallopazzo
----Messaggio originale----
Da: begione11 a yahoo.it
Data: 8-giu-2016 12.17
A: "Rugbylist Rugbylist"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] Inghilterra-Italia u.20: 48-10

Gli azzurrini opposti ai forti Inglesi hanno tenuto il campo per i primi 20' creando seri problemi agli avversari che però col passare dei minuti, anche grazie a incredibili errori dei nostri, assumevano la totale gestione delle operazioni. Una buona Italia in rimessa laterale, mentre abbiamo sofferto in mischia ordinata e nell'uno contro uno. Tragica la prova degli italiani dal punto di vista disciplinare. Evidentemente anche gli u.20 come la nazionale maggiore manifestano il loro 'tallone d' Achille' nell'endurance.
 
Romano Rambaldi
 
 
 
 



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