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[RUGBYLIST] R: sopra/sotto

tizianotaccola1 a alice.it tizianotaccola1 a alice.it
Mer 22 Mar 2017 08:32:35 CET


Grazie Luciano per le tue precise e significative analisi.Credo che il rugby italiano abbia in sè e nel proprio movimento tutte le capacità per superare questomomento di buio e di depressione. Occorre però, a mio avviso, rimanere nel Sei Nazioni e lavorare inmaniera diversa da come è stato fatto negli ultimi 7/8 anni. Il rugby è cambiato molto, si è evolutoe forse non tutti se nè sono accorti. Noi giochiamo ancora quel rugby vecchio, ma quel che è peggio, quelrugby viene insegnato anche ai nostri giovani. C.O.S., se vuole veramente cambiare il rugby italiano, devepraticare una rivoluzione totale nel settore tecnico, a cominciare dal n.° 1 e curare i giovani U17, U18, U20.Tanto più che le U17 e U18 se la giocano spesso alla pari con le altre.Saluti da 14cavallopazzo.

----Messaggio originale----

Da: luciano37 a libero.it

Data: 21-mar-2017 19.33

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: [RUGBYLIST] sopra/sotto



 Amici della List,
ho rapidamente analizzato la tabella finale dei pronostici del Sei Nazioni e del risultato conclusivo dei 26 votanti, redatta da Roby Vanazzi..

Premesso che il pronostico si è rivelato difficilissimo con tre squadre finite a parità di punteggio, si rileva  che risulta più facile fare zero punti, cioè sbagliare tutto (lo hanno fatto in 4), che indovinare tutto (un vincitore solitario);  

Curiosa la sopra valutazione e la sotto valutazione delle squadre. 
Le più sottovalutate sono state nell'ordine Scozia (19 volte), Francia 16, Inghilterra 8, Irlanda 5, Galles 3.
Le più sopra valutate Italia (18 volte), Galles 15, Irlanda 6, Francia 2, Scozia 2.  Ovviamente l'Inghilterra (prima) non è stata  mai sopra valutata, ma valutata correttamente 18 volte; altrettanto  ovviamente l'Italia non è mai stata sotto valutata, ma valutata correttamente 8 volte  (31 per cento dei votanti).

Ho "dato i numeri", ma è la conferma che la fiducia per la nostra nazionale permane sempre altissima e la speranza altrettanto. Se il dato è rappresentativo dei sostenitori azzurri, Conor O'Shea ha tutto il tempo disponibile, e la pazienza dell'ambiente, per attuare il suo (terrificante) progetto di cambiare il rugby italiano e costruire "la nazionale più forte di sempre", facendola risalire dal 15esimo posto del ranking, il peggiore della storia. .
Un saluto cordiale
Luciano Ravagnani

PS. In relazione al ranking, ai primi 8 posti ci sono attualmente le STESSE squadre che nel 1978 (39 anni fa!) , dopo l'ammissione della Francia avvenuta lo stesso anno, costituivano l'International Board, ora World Rugby. .C'è ancora qualcuno che crede che il rugby di vertice possa cambiare?   




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