Il Seconda Linea Sinistro – Numero 4 nel Rugby – (second row loose-head side)

di Martin Bayfield – ex seconda linea della nazionale inglese e dei Lions

Il lavoro principale di chi sta in seconda linea rimane lo stesso del rugby classico: chiudere e "legare" la mischia, prendere la palla nelle touche e assicurarsi il possesso. In una cosa questo ruolo è cambiato rispetto ai giorni in cui giocavo io: oggi la seconda linea deve anche saper portare la palla…

Dall’ingresso del rugby d’élite nel professionismo, i seconda linea devono essere più in forma, più forti e più atletici, per poter fare tutte le cose che ci si aspetta da loro e affrontare in modo vincente il contatto.

I giocatori di seconda linea hanno anche dovuto adattarsi alle touche con sollevamento: i giorni del salto da fermo sono finiti, oggi contano complesse strategie e tecniche sofisticate, perché c’è un sacco di movimento e si cerca in tutti i modi di imbrogliare l’avversario.

Il seconda linea che indossa la maglia numero 4 si posiziona come secondo nella touche ed è di solito leggermente più basso; probabilmente, fra i due saltatori (normalmente sono due, ma a volte diventano tre, visto che al 4 e al 5 si aggiunge l’8 – N.d.R.), è quello che ha una mole maggiore.

 

D’altra parte, poiché la palla lanciata al secondo saltatore gli arriva nel momento in cui è più veloce, solitamente fra i saltatori il 4 è il più dinamico. Deve essere potente e molto rapido a togliersi dalla marcatura. 

 

Martin Johnson in questo era un maestro. Se volete vedere un perfetto esempio di secondo saltatore, dovete guardarlo giocare nel Lions Tour del 2001 in Australia: il duello tra Jonno e Justin Harrison in touche durante il terzo ed ultimo test match, con la palla a cinque metri dalla linea di meta dei Wallabies, fu qualcosa di strepitoso.

In mischia i compiti del 4 sono ugualmente importanti. Quando la mischia si mette in moto, la spinta può andare sul pilone sinistro o su quello destro. Siccome il pilone destro è bloccato tra due avversari e due compagni, dalla sua parte si creano di solito le maggiori pressioni. È su questo lato della mischia avversaria che lavora il numero 4: funge da pietra angolare, per bloccare la mischia e assorbire la pressione dei due pacchetti.

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