Dal Gazzettino (21.12.2009)

Wilkinson: solo panchina e riscaldamento – Under 18 travolta in Irlanda – COPPE Sconfitti Petrarca e Femi. Benetton beffato ma in crescita – MISCHIA APERTA – Intervista a Emiliano Mulieri – Campionato: si riprende il 6 gennaio – Spalatori di neve – Il Casinò cerca rinforzi – Il Petrarca cede nel gelo di Albi – Rovigo vs Tolone – Il “Battaglini con la neve” – A Rovigo hanno detto –

Solo panchina e riscaldamento

Jonny Wilkinson durante il riscaldamento al "Battaglini" di Rovigo, iniziato intorno al 15′ del primo tempo (fino ad allora era stato in tribuna) e continuato fino a 2′ dalla fine dietro le aree di meta. A metà della ripresa il centro Williams si è portato a bordo campo per un infortunio, Jonny è corso, sembrava dovessi svestirsi ed entrare per sostituirlo, ma è stato un falso allarme.

 

È cominciato con gli sfottò dei "nemici" petrarchini. «A Padova Wilkinson – è il testo un sms scambiato fra tifosi – sarebbe stato  accolto da una limpida giornata di sole, con visita anche agli affreschi di Giotto. A Rovigo invece dalla nevicata del secolo, che ci vogliono le renne di Babbo Natale». È finita con lo stesso Jonny Wilkinson a spingere il pullman della squadra impantanato al "Battaglini". Nel corso di un terzo tempo fuori dagli spogliatoi con -6 di temperatura celebrato a suon di palle di neve fra tifosi e giocatori del Tolone.

È rimasto in panchina, ma il numero 10 inglese è stato il protagonista assoluto di Tolone-Rovigo, 4. turno di Amlin Challenge  Cup. Alla vigilia l’annuncio del suo arrivo (solo giovedì) aveva scatenato l’attesa. «Perfino mio figlio di 11 anni – confidava l’allenatore rossoblu Umberto Casellato – ha detto che voleva venire alla partita. Ma come, gli ho obiettato, se quando te le l’ho chiesto l’altro giorno mi hai detto di no? È vero, mi ha risposto, ma adesso che c’è Wilkinson vengo a vedere lui».

Poi la nevicata del secolo (benedetta dai petrarchini) sembrava aver rovinato tutto. Invece ha raddoppiato la gioia. Sabato Wilkinson & C. hanno paralizzato un centro commerciale firmando autografi. Un tifoso ha conquistato Tana Umaga facendo vedere che aveva il suo volto tatuato sul polpaccio. «E ora mi faccio tatuare anche l’autografo, che mi ha fatto sempre lì a pennarello».

Domenica alla partita, giocata come a Treviso grazie alla società, agli sportivi e agli old che hanno spalato la neve dal campo, c’è stato il bis. Alla passerella di Wilkinson sotto la tribuna per accomodarsi in panchina è scoppiato un applauso. Tanti hanno guardato più lui riscaldarsi dietro l’area di meta che il match. Poi l’hanno assediato in centinaia negli spogliatoi. C’è chi si è fatto fare l’autografo sulla ricevuta di pagamento della quota di socio rossoblu. Chi su una foto in maglia della nazionale. Chi ha immortalato figli, morose, amici o parenti al suo fianco. Jonny ha regalato con pazienza un sorriso a tutti. Poi si scatenato a colpi di palle di neve. Campione anche fuori, oltre che in campo.

Under 18 travolta in Irlanda

Terribile esordio della nazionale azzurra under 18 nel Sei Nazioni di categoria. Sabato pomeriggio al Donnybrook Park di Dublino è stata sconfitta per 60-3 dai pari età dell’Irlanda. I tre punti dell’Italia sono statio segnati di Apperley-Sue. Gli irlandesi hanno messo a segno 9 mete (6 trasformate) e un cp.

COPPE Sconfitti Petrarca e Femi. Benetton beffato ma in crescita

Treviso, dimensione celtica

(a.li) Il Benetton ha sfiorato un altro storico successo in Heineken Cup. La squadra di Smith, sconfitta 18-21 a Monigo dal Northampton, terza forza del campionato inglese, ha confermato la competitività a livello internazionale. Padrona del campo per gran parte del match, solida in mischia e ben organizzata in difesa, è stata penalizzata da una scelta poco convincente del tmo su una meta concessa a Dowsona. Sarebbe bastata anche un po’ più di precisione di Goosen dalla piazzola. Una partita che comunque dà fiducia ai biancoverdi in vista dell’arrivo del Munster il 16 gennaio, che si annuncia come una prova generale di Celtic League. Nuova sconfitta invece del Montepaschi Viadana in Galles contro l’Ospreys (45-19).

Ieri nei recuperi di Challenge Cup, la Femi Rovigo è stata sconfitta dal Toulon al "Battaglini" 30-7 (meta di Pratichetti trasformata da Basson).

Battuto anche il Petrarca in Francia dall’Albi  (38-16). Per i padovani a segno Mercier (2 calci, un drop e una trasformazione) e Spragg (meta).

Nel prossimo turno (15-17 gennaio) i padovani riceveranno il Montauban mentre il Rovigo andrà a Castres.

SERIE A – Rinviate per neve le partite di A1, ieri si sono
disputate solo 3 gare di A2: Amatori Catania-Lyons Piacenza 36-10,
Gladiatori Sanniti-S. Gregorio 10-18, Fiamme Oro Roma-Alghero 27-3

MISCHIA APERTA

di Antonio Liviero

Fino agli anni Novanta si parlava di stili di gioco. Oggi si assiste a una omogeneizzazione tattica, indotta dalle regole, dal professionismo e dall’avvento della videoanalisi. Le differenze si sono ridotte. Lo spartiacque è la mischia aperta, il cui approccio determina durata e complessità delle costruzioni offensive.

Sequenze corte, veloci, che cercano la meta, o comunque di squilibrare la difesa, fin dalla prima fase. Oppure una conservazione su più fasi, capace di superare il minuto, allo scopo di usurare e fare esplodere l’opposizione sulla durata o come minimo di indurla al fallo. Francia e All Blacks appartengono alla prima corrente di pensiero, Australia e Inghilterra alla seconda, anche che con l’arrivo di Deans il gioco dei Wallabies è meno strutturato di un tempo.

Si tratta di un’antinomia tattica che ruota attorno a due termini: programmazione e adattamento. La programmazione è indispensabile alla lunga conservazione. Un sistema basato su assi, zone d’attacco e forme di gioco prestabiliti. I sostegni sanno dove e come si svilupperà l’azione. E anticipano il loro movimento. Ciò agevola il ripiazzamento e offre un tempo di vantaggio sulle difese. Però è una formula dispendiosa, che richiede atleti di grossa cilindrata. Inoltre dalla quarta fase in poi non è semplice tenersi in mente ogni dettaglio. E basta un imprevisto perché il sistema possa andare in crisi. Ma soprattutto è decodificabile.

Al contrario, l’altro modello preordina solo il lancio di gioco ed eventualmente la seconda fase. Poi cerca di adattarsi alla situazione utilizzando punti di riferimento collettivi. Ci sono giocatori incaricati di leggere gli spazi e di calcolare rapidamente i rapporti di forza numerici, c’è un sistema di comunicazione verbale e gestuale collaudato, e ci sono automatismi sul modo di intervento dei sostegni. La principale bussola è il ritmo di liberazione della palla. Se è veloce (un paio di secondi) di solito si fruttano i buchi ai lati del raggruppamento, in mezzo alla linea di difesa o all’esterno. Quando invece l’uscita della palla è ritardata si impone il gioco al piede. Mentre una disponibilità immediata sull’impatto chiama una prosecuzione sull’asse profondo con un pick and go. 

Ciò che è comune a entrambi i metodi è la conservazione ad ogni costo, anche con interventi al limite del regolamento, e una tecnica individuale completa che consenta ad avanti e trequarti di giocare scambiandosi i compiti. 

Al di fuori di questo paradigma tattico, rimane il metodo classico: conquista, gioco al piede, difesa. Lo utilizza chi, come gli Springboks, è in grado di fare la differenza in questi settori. Ma anche chi, più modestamente, non ha i mezzi per seguire modelli ambiziosi. Come prova a fare l’Italia di Mallett. Non sarà seducente, ma quanto ad efficacia si fa di sicuro preferire.

«Alla pari degli inglesi Meritiamo la Celtic»

Emiliano Mulieri, ala del Benetton Treviso, è stato il grande protagonista del match con due mete salvate e una segnata

 

Ha segnato una meta, ne ha salvate due. Forse la palma del migliore in campo sarebbe spettata a lui. Emiliano Mulieri, ala del Benetton, è stato sabato uno dei maggiori protagonisti della sfida che ha visto il Benetton andare vicino ad una nuova grande impresa contro il Northampton, attuale terza forza del campionato inglese e in piena corsa per la qualificazione ai quarti della Heineken Cup.

Come detto, due mete salvate e una segnata, probabilmente la più bella della giornata.
"Sì, devo ammettere che è stata una bella azione – conferma Mulieri – ma io ho solo il merito di aver finalizzato, molti meriti sono anche di McLean, il quale ha calciato la palla in maniera deliziosa mettendomi nella condizione di poter poi schiacciare in meta”.

Quanto rammarico dopo questa sconfitta?
“Parecchio, perché abbiamo giocato alla pari del XV inglese. Abbiamo sempre creduto nella possibilità della vittoria e siamo stati bravi anche perché stavolta abbiamo tenuto per tutti gli 80’. Perdere di soli 3 punti contro questo avversario, assomiglia molto ad una vittoria anche se non porta molti punti in classifica”.

Un Benetton che partita dopo partita conquista sempre più rispetto da questi avversari, un tempo inarrivabili…
“Come ho detto, abbiamo giocato alla pari del Northampton, una squadra che non è l’ultima arrivata. E’ terza nella graduatoria del campionato inglese, ha intatte possibilità di proseguire il cammino in Europa e dispone di molti Nazionali. Davanti la nostra prova è stata impeccabile e dietro credo che non abbiamo certo demeritato. Loro nei trequarti sono molto forti, se gli lasci un po’ di spazio fanno vedere di cosa sono capaci e se fanno uscire i palloni veloci diventano imprendibili”.

In prospettiva Celtic League che valore assume questa prestazione?
“Stiamo dimostrando di essere una squadra che merita di poter disputare il torneo Celtico. Northampton, come del resto le altre squadre che affrontiamo in Heineken Cup, hanno una maggiore abitudine agli scontri di livello, un vantaggio non da poco nei nostri confronti. Se il prossimo anno saremo in Celtic League, anche noi avremo la possibilità di confrontarci ogni settimana a grandi livelli e questo – conclude Mulieri – potrà far crescere ancor più la nostra esperienza e le nostre capacità”.

 

Campionato

Si riprende il 6 gennaio con il Prato

TREVISO – (e.g.) La sfida contro Northampton ha segnato l’ultima fatica del 2009. Treviso ha chiuso con una sconfitta, ma a dare torto ai biancoverdi è stato solo il punteggio: prestazione, carattere e determinazione hanno invece detto che il Benetton c’è e se l’anno prossimo sarà in Celtic League, non sarà certo una comparsa. Si riprenderà il giorno della Befana, il 6 gennaio, infatti, tornerà il campionato dopo un mese di pausa con la prima giornata di ritorno. Avversario del Benetton sarà il Consiag I Cavalieri Prato, formazione che proprio in virtù di quanto accaduto nella sfida di andata contro il Benetton (penalizzazione di 4 punti e tolto il punto di bonus conquistato) si trova ora al settimo posto, altrimenti sarebbe in piena zona playoff.

Franco Smith ora lascerà un po’ di riposo ai suoi giocatori, ma da martedì prossimo tutti nuovamente a sudare e a smaltire i panettoni. Oltre alla sfida contro i toscani, 4 giorni dopo, il 10 gennaio, trasferta a Padova, quindi le ultime due sfide di Heineken Cup, in casa contro gli irlandesi del Munster e a Perpignan contro i Campioni di Francia.

Gli "spalatori"

TREVISO – (E.G.) Senza di loro non sarebbe stato possibile giocare il quarto match di Heineken Cup tra i Campioni d’Italia del Benetton e gli inglesi del Northampton Saints.

Ovviamente il riferimento è ai volontari, ai giocatori, ai tifosi e ai dirigenti che sin dalle prime ore di sabato mattina, nonostante un tempo inclemente e un freddo polare, si sono prodigati per liberare dalla neve il terreno dello stadio di Monigo in tempo per il fischio d’inizio. Un lavoro estenuante, ma che alla fine ha dato i suoi frutti.

Una organizzazione impeccabile e a fine gara non sono stati pochi coloro, tra giocatori e dirigenti, che hanno voluto ricordare chi in una maniera, chi in un’altra, ha dato il suo contributo per rendere agibile il terreno dello stadio trevigiano.

Chi arrivava a Monigo non chiedeva se si sarebbe giocato, bensì cosa c’era da fare, come si poteva aiutare chi magari era già da qualche ora sul posto.

Anche una reginetta di bellezza a prodigarsi sul bianco manto, Tania Zamparo, Miss Italia 2000, attuale conduttrice delle trasmissioni di rugby su Sky, appena arrivata allo stadio di Monigo, dove ha poi introdotto in diretta il match, si è subito data da fare offrendo il suo contributo liberando la postazione tv dalla neve.

SUPERDIECI

Pipitone e Gritti vogliono una seconda linea per sostituire Montauriol

 

Il Casinò cerca rinforzi

Il Casinò di Venezia ha svolto la scorsa settimana l’ultimo allenamento prima della pausa natalizia che si interromperà lunedì 28 dicembre con la ripresa della preparazione, in vista della prima giornata del ritorno di Super Dieci, la trasferta al “Battaglini” di Rovigo in programma mercoledì 6 gennaio. Nel frattempo Pipitone e Gritti stanno sondando il mercato per ingaggiare una seconda linea in grado di sostituire l’italo-francese Jean-Francois Montauriol, legato contrattualmente alla società di Favaro Veneto fino al 30 giugno del 2010, ma formalmente sospeso dall’attività sportiva.

Montauriol infatti si trova attualmente in Francia, intenzionato a passare a giocare con l’Agen senza però il consenso del club lagunare, che vorrebbe ricevere dai francesi almeno i trentamila euro che gli spetterebbero dalla Federazione italiana come premio per le società che hanno nella rosa un giocatore azzurro di seconda fascia, come è infatti Montauriol.

Il sostituto del transalpino, che proprio nella precedente edizione del Sei Nazioni debuttò a Londra con i colori azzurri, dovrebbe arrivare da Sud Africa o Nuova Zelanda dove attualmente l’attività di vertice è ferma prima dell’inizio del Top 14 nel febbraio 2010. In ogni caso difficilmente il nuovo straniero potrà essere in campo per la gara contro Rovigo, dove si dovrebbe invece rivedere Manuel Dallan al rientro da un lungo stop per problemi fisici al collo.

Michele Salin

 

RUGBY CHALLENGE CUP

Il Petrarca cede nel gelo di Albi dopo un primo tempo equilibrato

 

MARCATORI: pt: 2′ cp Boulogne, 11′ meta Poujol, 13′ cp Mercier, 26′meta J. Stewart tr. Boulogne, 28′ meta Spragg tr. Mercier, 33′ drop  Mercier, 37′ cp Mercier, 38′ cp Boulogne; st: 1′ cp Boulogne, 17′ cp Boulogne, 33′ meta Maynadier tr. B. Stewart, 39′ meta J. Stewart J. tr. B. Stewart.

PETRARCA: Acuna, Spragg, Chillon Ale., Patrizio, Ricciardi (16′ st Faggiotto), Mercier (18′ st Dal Corso), Leonardi (26′ Billot), Padrò, Galatro, Derbyshire, Cavalieri (12′ st Filippini), Fletcher (8′ st Bezzati), Chistolini (18′ st Gastaldi), Gatto (12′ st Marchetto), Costa Repetto (26′ st Caporello). All. Presutti.

Arbitro: McMenemy (Scozia)

Note: spettatori 2.000, pt 18-16, cartellino giallo 36′ pt Delpuech.

(a.z.) Nel gelo di Albi (la partita si è giocata ieri alle 14, ma era in programma sabato alle 19) il Petrarca regge per un tempo e poi come era accaduto sette giorni fa al Plebiscito, cede all’urto dei francesi nella ripresa. Presutti, dimostrando di non snobbare la Challenge Cup schiera la squadra titolare recuperando Costa Repetto, Acuna e Derbyshire e rinunciando ancora una volta a Milroy.

Entrambe le squadre, già eliminate dalla competizione, giocano a un buon ritmo e come sempre tra i bianconeri si distingue Ludovic Mercier che mette nell’h anche un drop. L’allenatore dell’Albi, Pèchu, rinuncia inizialmente a Blair Stewart e fa giocare all’apertura Kevin Boulogne: la mossa si rivela azzeccata e soprattutto nella ripresa, grazie al gioco alla mano, l’Albi riesce a prendere il largo.

 

ROVIGO – TOLONE

Nel frigorifero del Battaglini, dove il termometro segnava -6, Femi Cz Rovigo e Tolone hanno confezionato una partita piuttosto divertente che per quasi tutto il primo tempo è stata anche abbastanza equilibrata. Il merito è stato di entrambe le squadre che, nonostante il freddo pungente ed il terreno pesante, hanno cercato di giocare un rugby manovrato rilanciando sempre l’azione. Lo hanno fatto sia i francesi, più abituati ad usare questi “ferri del mestiere”, che i rossoblù, i quali hanno accettato la sfida a viso aperto anche per riscattare la batosta dell’andata in questo 4° turno di Amlin Challenge Cup.

E’ stata una partita vera soprattutto nei primi quaranta minuti con il Rovigo che è rimasto a lungo attaccato al risultato, pur soffrendo il maggior possesso del Tolone. I primi a portarsi in vantaggio sono stati i transalpini con un piazzato di Contepomi al 2’, ma la reazione dei rossoblù è stata immediata con una profonda incursione del pack nei 22 avversari. Da un brutto passaggio di Contepomi, per il resto impeccabile tanto da meritare senza discussione il titolo di migliore in campo, è nata la meta di Pratichetti che all’11’ ha intercettato l’ovale nei propri 22 ed è filato sotto i pali avversari.

Il Tolone ha subito ridotto le distanze con un altro penalty dell’apertura argentina ed ha cercato di prendere il controllo del match. Ma i rossoblù, pur soffrendo nelle mischie ordinate, non si sono fatti sorprendere dai continui cambiamenti di fronte operati dai francesi. Al 25’, però, la difesa rodigina non è riuscita a bloccare un’iniziativa del Tolone che ha smarcato Loamanu lungo la linea laterale per una meta facile. La squadra di Casellato non si è, comunque, disunita anche se ha accentuato la propria fallosità, implacabilmente punita dal fiscalissimo arbitro gallese Morris che, specialmente nella ripresa, ha molto penalizzato i rossoblù nei punti di incontro. Al 38’ il Tolone ha allungato con una marcatura di Missoup sospinto in meta dai compagni dopo una touche vinta dai francesi.

In avvio di ripresa il Toulon ha replicato la stessa azione da rimessa laterale mandando in meta il pilone Ryan. Pochi minuti dopo per i francesi è arrivata anche la meta del bonus grazie a Lozada, bravo nel sostenere un’incursione di Henjak. Con il risultato al sicuro, bonus compreso, il Toulon ha rallentato il ritmo e la partita ha perso smalto, anche a causa dei tanti cambi.

Quello più atteso, però, non è arrivato, perché Jonny Wilkinson è stato l’unico giocatore della panchina francese a non essere utilizzato dal tecnico Saint-Andrè. Peccato. Mandarlo in campo, anche per qualche minuto, sarebbe stato un bel gesto nei confronti dei tifosi rossoblù che hanno sfidato il gelo per vedere la partita.

IL "BATTAGLINI" CON LA NEVE

Il 6-6 con la Francia e la millesima partita rossoblu

(R.R.) Il Battaglini, la neve, i francesi e le mille partite. Le peripezie che hanno accompagnato la sfida di Challenge Cup tra la Femi Cz Rovigo ed il Tolone rimandano la memoria ad un paio di episodi difficili da dimenticare. Il primo pensiero va al 6 febbraio del 1983 quando, per la prima nella storia, l’Italia giocò contro la Francia senza perdere. Quel 6 a 6, che interruppe cinquant’anni di sconfitte, si giocò nello stadio rodigino imbiancato di neve, che continuò a scendere per tutto l’incontro, ma che permise un regolare svolgimento della gara. Sempre la neve è stata la protagonista della millesima partita del Rovigo in Serie A, per la quale la società rossoblù aveva organizzato un’adeguata celebrazione. Una fitta nevicata rese quel giorno, il 9 febbraio 1991, ancora più particolare. L’immagine di quel gruppo di tanti rossoblu di ogni epoca, tutti insieme sul terreno imbiancato del Battaglini, è da tenere sempre nel libro dei ricordi.

HANNO DETTO

Wilkinson: «Avrei voluto giocare». Casellato: «Gara oltre le aspettative»

 

(A.S.) Alla fine non è sceso in campo, anche se la folla era tutta per lui.

"Avrei voluto – ha spiegato il campione del mondo Jonny WilkinsonMa non è successo. Va bene lo stesso. Sapevamo che Rovigo era una buona squadra, abbiamo avuto qualche difficoltà, ma alla fine siamo riusciti a vincere e a conquistare il bonus".


Felipe Contempomi è stato il man of the match. Argentino, Pumas, è il fratello di Manuel che ha giocato a Rovigo nella stagione 2006-2007.

"Spesso mi ha parlato di Rovigo – ha affermato Felipe – E mi ha raccontato di essersi trovato molto bene". Sulla partita e sul premio personale dice: "Ciò che conta è il gruppo. Siamo contenti, abbiamo raggiunto l’obiettivo dei cinque punti. Temevamo di non incassare il bonus e lo abbiamo confidato a Buquete, quando domenica scorsa siamo andati a trovarlo all’ospedale di Tolone dove è stato operato".


Soddisfatto il coach Umberto Casellato:
"
Abbiamo tenuto la gara oltre le aspettative. Avevamo studiato una strategia di difesa, soprattutto focalizzata su Williams, che ha dato un ottimo risultato. Ora vado a brindare con i miei ragazzi".

Ha messo il suo sigillo sulla partita Andrea Pratichetti con una meta di intercetto e una calvacata a tutto campo.

"Sono fiero della meta e della prestazione di squadra. Siamo migliorati molto rispetto all’andata e oltre a difendere, siamo riusciti anche a giocare discretamente. E’ sempre un onore giocare contro team che in Europa sono i migliori".

Leggera iperestensione alla spalla per il pilone Massimiliano Ravalle, l’unico infortunato, che però recupererà riposandosi questa settimana. Luke Mahoney per la prima volta ha giocato da capitano. Al termine del lungo pomeriggio rossoblu, staff e giocatori si sono scambiati gli auguri in un noto ristorante polesano.

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