[RUGBYLIST] trasferimenti da BN

[Alberto Bertolazzi]

Ruggero,
certo che mi sono incazzato. E dopo varie battaglie e paroloni, me ne  
sono andato. Deluso e amareggiato. Col tempo però mi sono convinto di  
una cosa: una parte di quelli che "hanno raccolto i frutti" era in  
malafede, ma una parte era sinceramente appassionata come me e, pur  
non potendo o volendo metterci lo stesso mio impegno, aveva tutto il  
diritto di rivendicare la "proprietà affettiva" della società. Un po'  
quello che accade in politica: molti se ne fregano della  
partecipazione e delegano ad altri l'amministrazione, salvo poi  
spedirli a casa quando ci sono le elezioni. Tra gli "spediti a casa"  
spesso ci sono mangiapane a tradimento, ma a volte ci sono anche  
quelli che si sono fati il culo in buona fede. Pregi e difetti della  
democrazia. Non a caso, il Platone che tu citi alla democrazia  
rappresentativa non credeva mica tanto...


Il giorno 26/mar/08, alle ore 17:25, ruggero rizzi ha scritto:
>
> Salve Alberto,
> quanto scrivi è sacrosanto.
> Ma.....poichè ci sono delle analogie tra la tua ed una mia remota   
> esperienza di "impegno, passione incondizionata alla morte,   
> obbiettivo  diritto di prendere decisioni ecc.ecc."  dimmi:
> Quando si faceva tutto questo (e magari gli altri "democraticamente"  
> ci lasciavano fare)
> lo hai trovato giusto fare un passo indietro  quando questi, a  
> frutta matura,  si sono fatti vivi e ci hanno detto  
> "democraticamente" che non la pensavano come noi?
> Io mi incazzai come una iena, loro "democraticamente" assunsero la  
> conduzione del "raccolto".
> C'est  democratique, d'accordo: ma credo si sarebbe incazzato pure  
> Platone.........
> Tu no?
> :-)
>
> Saluti dalla bassa Valle Scrivia
> Ruggero Rizzi
>
>
>
> 2008/3/26, Alberto Bertolazzi <a.bertolazzi a whitestar.it>:
> Non so nulla di rugby beneventano, se non che è uno dei venti
> "epicentri" del rugby italiano. Vedo dalle email che la situazione è
> fluida e caliente. Ben lungi dal pontificare su cose che ignoro, cito
> solo la mia piccola esperienza di presidente, allenatore e giocatore
> di una piccola squadra di calcio, vent'anni or sono. All'epoca commisi
> l'errore di impegnarmi con passione incondizionata e rimettendoci pure
> dei soldi in un'attività in cui credevo. Così facendo, pensavo di aver
> acquisito almeno il diritto di prendere delle decisioni. In democrazia
> non è così, ma l'ho imparato dopo. Puoi impegnarti alla morte e magari
> anche fare le cose giuste, ma se gli altri pensano che tu stia
> sbagliando, devi saper fare un passo indietro e passare la mano. Può
> darsi che stia accadendo qualcosa del genere anche a Benevento?
>
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