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[RUGBYLIST] Notizie della domenica

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Dom 5 Apr 2009 17:52:27 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco

RUGBY

Benetton aggancia Viadana in vetta
Vincono anche Rovigo e Padova

Domenica 5 Aprile 2009,
Il terzo turno di ritorno del Groupama Super10 si conclude con
l’aggancio in vetta da parte della Benetton Treviso al Montepaschi
Viadana, sconfitto dai biancoverdi a Monigo per 25-14. Approfitta del
risultato di Treviso l’Overmach Cariparma che col 33 a 12 casalingo
sul Casinò di Venezia si porta a quota 41, a meno due dalla vetta.
Mantengono il passo il Cammi Calvisano e la FemiCZ Rovigo che battono
rispettivamente l’AlmavivA Capitolina ultima in classifica per 26-0 e
il Plusvalore Gran Parma 30-10, con i polesani che allo scadere
raggiungono il punto di bonus segnando la quarta meta. Nello spareggio
per il sesto posto il Carrera Petrarca torna alla vittoria
sconfiggendo al Tre Fontane di Roma per 37 a 28 la Futura Park.
      A Treviso la Benetton sconfigge il Montepaschi Viadana
mostrandosi superiore soprattutto nella prima parte di partita, in cui
i padroni di casa mantengono il possesso di palla, occupano bene il
campo e sfruttano i falli degli ospiti, che portano Marcato a segnare
3 calci di punizione in otto minuti. L’Overmach Cariparma si avvicina
a due punti dalla vetta sconfiggendo il Casinò di Venezia 33 a 12
segnando 3 mete con Quartaroli, Taele ed Emerick allo scadere. Il
Cammi Calvisano sconfigge l’AlmavivA Capitolina 26 a 0 e mantiene
invariato il distacco dalla Femi CZ Rovigo, che a sua volta resta in
scia del Calvisano vincendo con bonus tra le mura amiche sul
Plusvalore Gran Parma.
      A Roma ritorna alla vittoria il Carrera Petrarca vincendo sul
campo della Futura Park con Mercier che perde ai punti la sfida con
calciatore romano Freschi (7 calci e una trasformazione per lui, per
23 punti complessivi) ma autore di una buona partita complessiva. Per
gli ospiti 22 punti al piede di Mercier con 4 calci, 2 trasformazioni
e 2 drop, una meta a testa per Faggiotto e Cavalieri.
      RISULTATI - Benetton Treviso-Montepaschi Viadana 25–14; FemiCZ
Rovigo-Plusvalore Gran Parma 30–10; Futura Park Roma-Carrera Petrarca
28–37; Cammi Calvisano-AlmavivA Capitolina 26–0; Overmach
Cariparma-Casinò di Venezia 33–12.
      CLASSIFICA - Benetton Treviso e Montepaschi Viadana 43; Overmach
Cariparma 41; Cammi Calvisano 38; FemiCZ Rovigo 34; Carrera Petrarca
22; Futura Park Roma 18; Casinò di Venezia 16; Plusvalore Gran Parma
15; AlmavivA Capitolina 13.
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 RUGBY Superten
Tutti dell’apertura biancoverde
i piazzati che hanno creato
il primo break, poi sigillato
da una meta di Galon

Treviso
      Il Benetton bissa il successo dell’andata con Viadana e
raggiunge i mantovani al comando di una graduatoria sempre più corta.
Ora in 9 punti ci sono 5 squadre. Una partita bella e avvincente
quella vista ieri a Monigo, una gara mai chiusa e giocata fino
all’ultimo degli 8’ di recupero concessi da un fin troppo altalenante
De Santis. Benetton superlativo nel primo tempo, grazie soprattutto
alla prova degli avanti che hanno lasciato poco spazio ai pari ruolo
avversari e con una prima linea di grande livello, in particolare
Allori, sempre presente anche negli spazi aperti e sempre più vicino
alla migliore forma nonostante il lungo periodo di inattività. Il
Benetton nei primi 40’ ha però raccolto meno di quanto abbia seminato.
Ci ha pensato così il cecchino Marcato a mettere fieno in cascina con
4 piazzati su altrettanti tentativi; per Viadana una sola opportunità,
un tentativo di Law da quasi metà campo che ha però colpito il palo.
Neppure la superiorità numerica ha aiutato Treviso: la temporanea
comminata a Redolfini ha infatti paradossalmente favorito gli ospiti
visto che Viadana si è trovato senza piloni e per 10’ si è giocato con
le mischie “no contest”. Con mischie statiche la superiorità degli
avanti trevigiani è stata così resa vana.
      Il 12-0 però non concedeva margini di tranquillità per la
ripresa. Viadana, infatti, nella seconda parte del match ha avuto
quella reazione che ci si attendeva e nella prima metà del parziale ha
ridotto il margine quasi del tutto. Un buon possesso di palla e una
discreta superiorità territoriale hanno permesso al Montepaschi di
trovare gli spunti giusti per tornar sotto nel punteggio. Due piazzati
di Hore dimezzavano lo svantaggio, poi la superiorità numerica (giallo
a Gilbride) riportava il pack mantovano sui livelli conosciuti e la
meta in spinta di Santamaria ne era una chiara dimostrazione: 12-11 a
metà ripresa.
      Partita apertissima, ma Treviso è stato bravo a non farsi
prendere dal panico; anzi, la contro reazione ha avuto gli effetti
sperati. Sono bastati 5’ al Benetton per rimettere Viadana a distanza
di sicurezza, con due percussioni di Dion Kingi che hanno spazzato gli
avversari e il tuffo sulla bandierina di Galon per quella che sarà
l’unica, ma importantissima, meta trevigiana. Poi Marcato ha
completato l’opera trasformando dall’angolo per il +8 (19-11).
      Viadana, mai domo, le ha tentate tutte per rifarsi sotto, poi
con il tempo che stava ormai scemando, ha tentato almeno di accorciare
e trovare il bonus che avrebbe permesso di restare al vertice da solo,
cosa che sembrava riuscire a 4’ dalla fine del tempo regolamentare
grazie a un nuovo piazzato di Hore (19-14). Invece negli ultimi
istanti Treviso ha trovato il modo per incrementare ancora, prima con
Marcato che puniva il placcaggio alto di Redolfini (secondo giallo e
quindi scattava il rosso) e all’ultimo secondo con Goosen che sparava
tra i pali da 35 metri il pallone del definitivo 25-14.
      Ennio Grosso
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Carrera Petrarca, dai piedi di Mercier la riscossa nella Capitale

Buona prestazione con la Futura Park al termine di un incontro non
spettacolare, ma interpretato con autorevolezza e adattabilità
rispetto all’avversario

MARCATORI: pt 10’ meta tecnica tr Mercier, 15 e 18’ cp Freschi, 28’ cp
Mercier, 34’ cp Freschi, 37’ cp Mercier, 41’ drop Mercier; st 7’ cp
Freschi, 8’ drop Mercier, 14’ cp Freschi, 17’ cp Mercier, 23’ cp
Freschi, 30’ meta Cavalieri tr Mercier, 33’ meta Todeschini tr
Freschi, 36’ cp Mercier, 38’ cp Freschi, 39’ meta Faggiotto.
      FUTURA PARK ROMA: Todeschini; Scarnecchia, Valcastelli, Reid
(17’ st Murrazzani), Bernardi (20’ pt Warner); Freschi, Pinto (31’ st
Casasanta); Negrillo (23’ st Mariani), Saccardo, Nitoglia; Hulme,
Boscolo; Rawson (11’ st Gamboa), Gatti (11’ st Bricalli), Vigne
Donati. All. Pratichetti.
      CARRERA PETRARCA: Mercier; Rosa, Bartholomeusz, Leaega,
Innocenti (15’ st Faggiotto); Little, Leonardi; Padrò, Galatro (22’ st
Giovanchelli), Derbyshire; Cavalieri, Fletcher; Matteralia, Costa
Repetto, Gastaldi. All. Roux.
      ARBITRO: Damasco.
      NOTE: pt 9-16. Spettatori 700 circa. Gialli: Nitoglia 7’ pt,
Costa Repetto 22’ st. Calci: Futura 8/8; Carrera 8/10. Uomo del match:
Mercier.
      Sarà stato anche in crisi questo Carrera Petrarca che sperava in
un campionato ben diverso, però al Tre Fontane se ne sono accorti in
pochi e la sua vittoria, meritata e indiscutibile, è quella di una
squadra di livello, che sa cosa vuole e come ottenerla, adattandosi
all’avversario e pronta a colpire quando se ne presenta l’occasione.
In questo, Roma è stata perfetta nell’offrire situazioni favorevoli a
ripetizione e il Petrarca non si è fatto pregare, in particolare con
il piede preciso di Mercier, uomo del match, che è stato praticamente
perfetto. I suoi due errori sono infatti veniali se si considera che
ha sbagliato di pochissimo un drop da metà campo a inizio ripresa e
l’ultima sua trasformazione, da posizione angolatissima a risultato
acquisito ha colpito il palo. Ma se il francese è stato il grimaldello
per scardinare difesa e piani della formazione romana, hanno fatto
bene tutti gli altri. Il pacchetto sempre presente ed i tre quarti
pronti a sfruttare i varchi che la difesa romana lasciava aperta. Il
resto l’ha fatta l’esperienza. Padova ha segnato due mete su rimessa
dopo altrettanti calci segnati dai capitolini. Ovvero capitalizzando
al massimo il gioco aereo ed i difetti di piazzamento degli uomini di
Pratichetti.
      Il Carrera Petrarca ha potuto poi giostrare come meglio non
poteva, perché è passato in vantaggio all’inizio trovandosi anche con
l’uomo in più e di conseguenza non ha fatto altro che controllare la
situazione e ribattere colpo su colpo. Certo non è stata una partita
in cui lo spettacolo l’ha fatta da padrone, ma di questi tempi gli
spettacoli sui campi italiani sono questi e il risultato del Sei
Nazioni ne è la conseguenza. Tra le note positive da rilevare la bella
prestazione di Faggiotto, entrato nella ripresa, che ha creato
problemi a ripetizione con la sua velocità, e la conduzione del gioco
da parte del giovane Nicola Leonardi, guarda caso un romano che ha
trovato fortuna altrove. Ovvero le scelte tecniche di cercare in casa
quello che serve, senza andare a fare spese costose fuori, spesso e
volentieri paga. Delle tre mete messe a segno la più bella è stata
sicuramente l’ultima che ha poi fissato il risultato. Cavalieri ha
conquistato l’ovale e lanciato i tre quarti, con Faggiotto bravissimo
a farsi trovare pronto, evitare Scarnecchia e superare in velocità
Todeschini e Valcastelli. Un colpo al cuore per Roma che perdeva anche
il bonus.
      Guido Lo Giudice
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RUGBY SUPER 10 Meritato successo con bonus dei rossoblù sul Plusvalore
Parma apparso rinunciatario. Match in equilibrio nei primi 30’

Basson e Immelman trascinano la FemiCz

Due mete dell’estremo e prova super del flanker, anche lui a segno.
Perla finale dell’apertura Bustos

MARCATORI: 6’ cp De Marigny, 9’ e 25’ cp Bustos, 35’ meta Immelman, 40
meta Basson; 2t. 9’ meta Basson tr. Bustos, 26’ meta Rodriguez tr. De
Marigny, 40’ meta tr. Bustos.
      FEMICZ: Basson (35’ st Boarato); Sanchez, Pizarro, Di Maura (30’
st Ambrosio), Bacchetti; Bustos, Legora (30’ st Canale); Cribb,
Immelman (35’ st Barion), Favaro; Britz (21’ st Badocchi), Reato;
Buquete, Mahoney (35’ st Damiano), De Marchgi (21’ st Sclosa). All.:
Brunello.
      PLUSVALORE: De Marigny; Martin, Gerber, Galante, Onori (10’ st
Castagnetti); Rodriguez (30’ st Tempestini), Tebaldi (34’ Cigarini);
Mandelli, Crichton (20’ st Mannato), Barbieri; Foschi (17’ st
Filippini), Purdy; Coletti (1’ st Warren), Dow, Goegan (25’ st Russo).
All.: Mey.
      ARBITRO: Sironi (Colleferro).
      NOTE: Bustos (2/2 cp, 2/3 tr), De Marigny (1/2 cp, 1/1 tr); Man
of the match Basson; FemiCz 5 ounti, Plusvalore 0; spettatori 1200.
      Missione compiuta. La FemiCz vince conquistando il punto di
bonus e, nei tratti in cui si desta dal torpore e non commette banali
errori, convince per la qualità del gioco. Così i rossoblù, con 34
punti, restano sulla scia del Cammi (38), rosicchiano una lunghezza
all’Overmach (41) e si avvicinano al vertice con la capolista
Montepaschi battuta e agganciata a quota 43 dal Benetton.
      La FemiCz ha ragione della peggiore formazione vista in questa
stagione al Battaglini. Gli emiliani appaiono rinunciatari. Si
affidano prevalentemente al piede e nelle rare occasioni in cui
muovono l’ovale pasticciano: clamorosa l’azione meta sprecata da
Coletti all’11’ (3-3), nell’unica occasione in cui si affacciano nei
ventidue rodigini. Nella ripresa solo attorno al 20’ hanno un sussulto
e vanno in meta con Rodriguez, complice anche una fase di appannamento
rodigina in touche. Prima e dopo nient’altro, sovrastati in mischia
ordinata e soffocati dalla difesa polesana.
      I rossoblù impiegano 30’ per entrare in partita. Incapaci di
innalzare il ritmo, faticano ad essere agonisticamente efficaci. Ci
pensa Immelman, miglior in campo al pari del man of the match Basson,
a suonare la sveglia. In un paio di occasioni i bersaglieri vanno
vicini alla meta, fermati da un clamoroso fallo di antigioco al 25’ su
passaggio smarcante dello splendido Legora e da un dubbio in avanti su
meta annullata a Basson al 30’. Poco dopo il flanker sudafricano
suggella una splendida azione, iniziata da un piazzato rapido di
Legora e proseguita con sei fasi e doppio cambio di fronte. Allo
scadere inizia il Basson-show con fuga sull’out sinistro dopo un’altra
sequenza efficace prima del pack e poi dei trequarti: 16-3.
      La ripresa inizia con la FemiCz distratta: quattro in avanti in
5’. Poi Bustos recupera un ovale a meta campo, la coppia Di
Maura-Sanchez mantiene un bel possesso in profondità, ruck, palla a
Basson che raccoglie al volo un proprio calcetto e schiaccia. Da
applausi, come l’inebriante serpentina di 60 metri compiuta al 32’.
Manca la meta-bonus. I rossoblù rifiatano e il Plusvalore accorcia
senza velleità. Solo alla scadere la FemiCz varca la fatidica linea.
Dapprima con Pizarro che però commette in avanti schiacciando, quindi
con Bustos che finta e trova uno splendido buco. Missione compiuta:
dagli sprazzi di possesso, sostegno, rapida pulizia con veloce ed
efficace ripiazzamento la FemiCz può costruire la scalata ai play-off.
Ancora da rivedere Cribb.
      Paolo Ponzetti
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Il Casinò si arrende ancora una volta al Cariparma

Dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia è arrivata anche la
pesante battuta d’arresto in campionato

Parma
      Il Cariparma si conferma la bestia nera del Casinò di Venezia.
Dopo la sconfitta in Coppa Italia, di due settimane fa, gli orogranata
perdono anche in campionato, stavolta molto nettamente. Gli emiliani
corroborano il loro terzo posto in classifica, con 41 punti, il
Venezia rimane con appena 3 di margine sull’ultima posizione, dove
staziona l’Almaviva Capitolina. Il match si decide nel primo tempo,
nel senso che il XV di Gajan muove molto di più la palla, addirittura
con l’80% di possesso, sino a 2-3 minuti dall’intervallo, eppure non
riesce a concretizzare la superiorità. L’Overmach resta attaccata alla
partita e nella seconda frazione approfitta del crollo fisico
orogranata.
      Padroni di casa in mèta all’inizio, con Quartaroli, trasformata
da Irving. Parma fa un buco in mezzo in al campo, la difesa in terza
linea di Lucas Paschini è sbagliata, una corsa in verticale di 30
metri porta a bersaglio Quartaroli. Cariparma allunga ulteriormente
con un calcio piazzato dello scozzese, da 25 metri, posizione non
difficile. Sul 10-0, al 20’ la reazione del Casinò con la mèta di
Ziegler. Doppia penetrazione degli avanti, Aaron Rameka va dentro ai
22 metri, porta bene la palla, sull’ultimo raggruppamento lancia
l’ala-centro dello Zimbabwe di 23 anni. Jean Francois Montauriol
illude, firmando l’unico vantaggio Casinò. Venezia è protagonista di
una serie di rack consecutive, va in meta con gli avanti, il francese
di Tolosa trova l’abbrivio giusto.
      Da quel momento la formazione di Gajan non riuscirà più a
incrementare il proprio bottino mentre il Cariparma ripassa con la
mèta di Taele, trasformata da Irving. Su una situazione confusa, la
palla passa da una parte all’altra, finchè Parma la controlla e scappa
via da metà campo, Taele arriva a supporto a concludere. I gialloblù
allungano con un calcio piazzato di Barry Irving, da 28 metri,
leggermente sulla destra.
      Nel secondo tempo Venezia cala di schianto, soprattutto in
mischia chiusa. La pressione dei locali è notevole, con grande
coraggio la difesa tiene, ma il match è tutto dalla parte di Parma. Al
12’ Irving azzecca un altro piazzato, facilissimo, da 15 metri, per il
23-12. Al 29’ il capitano si ripete, da più lontano.
      «Avevamo impostato la partita in maniera corretta – racconta il
ds Andrea Gritti -, peccato per qualche errore di troppo. La prima
mèta era evitabile, uno sbaglio ci può stare. L’abbiamo pagato, al
pari di alcune ingenuità in avvio di ripresa. Ottime le due mète, la
squadra comunque è in palla, non ha sfigurato contro la più forte del
momento. Sabato a Favaro aspettiamo la Roma, in una sfida decisiva».
      Vanni Zagnoli
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Orved San Donà 15 - S. Marco Mogliano 38

   Mogliano si conferma bestia nera dell’Orved
L’espulsione di Pasini ha condizionato la gara

MARCATORI. Primo tempo: 12 cp. Eigner, 16° cp. Cibin, 27° meta
Rodriguez nt., 38° meta Eigner tr. stesso, 40° meta Torresan tr.
Eigner, 44° meta Torresan tr. Eigner. Ripresa: 54° meta Sincock tr.
Eigner, 56° meta Damo tr. Eigner, 62° meta Bincoletto tr. Dotta.
      ORVED: Secco, Bressan, Pauletti, Dotta, Florian ( 58° Buratto ),
Cibin, Zanet ( 44° Toffolo ), Pasini, Rodriguez, Moscarda ( 10° Di
Maggio ), Gumiero ( 58° Pierobon ), Mazzon ( 61° Moran ), Pesce ( 44°
Venturato ), Bincoletto, Ceneda. All. Federico Dalla Nora.
      MOGLIANO: Torresan, Sauan ( 50° Furin ), Ceccato, Gerotto ( 62°
Galleschi ), Damo, Eigner, Lambré ( 72° Zappalorto ), Saviozzi,
Sincock, Mereghetti ( 46° Biasin ) , Frassinella, Pavanello ( 37°
Ferraresi ), Gazzato ( 72° Guglielmo ), Pin ( 50° Pompa ), Caeran.
All. Bresolin Roberto.
      ARBITRO: Pasquin di Rovigo.
      NOTE. Primo tempo: 8-24. Cart. Gialli: 11° Bressan, 59° Pompa.
Cart. Rosso al 36° Pasini.
      Il Marchiol San Marco si conferma la bestia nera dell’Orved:
Mogliano ha vinto con autorità l’ultimo derby della stagione. Per i
biancocelesti una brutta giornata, tutta da dimenticare con 5 mete
subite, due segnate. Eppure l’incontro è partito bene per i padroni di
casa, grande reattività ed azioni in avanzamento. I primi tre punti
contro scaturiscono a seguito di un giallo dato a Bressan per
antigioco, ma quattro minuti dopo Cibin pareggia i conti con una
trasformazione non facile. Al 27’ i ragazzi di coach Dalla Nora
segnano la prima meta. Un’azione molto efficace che nasce da una
mischia girata e l’abilissimo Rodriguez che si impossessa del pallone
e dopo una breve corsa varca la linea di meta. Tutto fa presagire una
giornata di festa nonostante che l’avversario sia molto agguerrito e
soprattutto nelle linee arretrate velocissimo. La svolta decisiva
della partita arriva al 36° quando al termine di un’azione il n.8
Pasini viene cacciato dal campo col cartellino rosso. A dire il vero
non si è capito l’entità del fallo commesso, ma da questo momento
l’Orved subisce un calo vistosissimo. Purtroppo in tutti gli sport per
vincere oltre che la forza, l’intelligenza ci servono nervi saldi,
anzi saldissimi. Ieri persi questi la sconfitta è arrivata come
conseguenza naturale.
      Nel giro di sette minuti il Mogliano trova la via della meta per
ben tre volte, con una facilità che fa impressione. L’Orved sembra non
esserci più. Eigner e due volte Torresan siglano le mete che portano
il risultato al termine del primo tempo sul 24 a 8.
      Nella ripresa l’Orved pur ancora frastornato riprende a
ragionare, ma intanto ancora tra il 54° ed il 56° il Mogliano si
assicura il bonus e porta il punteggio in zona di assoluta
tranquillità. Un sussulto d’orgoglio l’Orved lo trova al 62° quando
Bincoletto sfonda in meta e Dotta trasforma.
      Luigino Zecchinel


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