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Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì

Piero Filotico pierofilotico a alice.it
Mar 16 Giu 2009 00:37:53 CEST


Con tutto il rispetto pe gli altri articoli, l'intervista di Malfatto a
Lorello, presidente del Petrarca Junior, sul futuro che attende
il rugby italiano, è illuminante.
E' un modo di dire: in verità sembra buio pesto.
Che   ne pensate ?
Piero


----- Original Message ----- 
From: "allrugby" <allrugby a gmail.com>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Monday, June 15, 2009 10:33 PM
Subject: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì


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Dal Gazzettino. Consiglio anche di leggere l'articolo di Liviero già
postato da Angelo Volpe.
Ciao.
Franco (TV)


 Parla Giacomo Lorello, presidente del Petrarca Junior, uno dei vivai
di maggiore tradizione: bisogna far giocare tutti, non solo chi è
"consistente"
«Italia, finora il modello Accademia ha fallito»
Retrocessione nel Mondiale under 20, una vittoria stagionale fra tutte
le giovanili: dietro la nazionale maggiore il nulla

Italia retrocessa nel gruppo B del Mondiale under 20. L'anno prossimo
giocherà il Junior world rugby trophy contro Kenia, Cile, Namibia e
altre nazionali minori, non l'edizione 2010 in Argentina con le big.
Succederà proprio un anno prima che la Coppa del Mondo si disputi in
Veneto, nel 2011. Per fortuna che il Paese ospitante è ammesso
comunque di diritto.
      È questa la notizia choc del week-end azzurro. Molto più del
31-8 con cui l'Italia di Nick Mallett ha perso contro l'Australia. Un
ko previsto. Figlio anche dei risultati disastrosi delle nostre
nazionali minori, incapaci di produrre un O'Connor (il 19enne autore
di una tripletta a Canberra). Ai Mondiali under 20 in corso in
Giappone l'Italia ha infatti perso 43-13 con la Francia, 65-3 con il
Sudafrica e 20-14 con le Figi la partita decisiva per non retrocedere
(il torneo nel 2010 passerà a 12 squadre, quindi le ultime dei 4
gironi scendono nel gruppo B). Contro le Figi nel XV c'erano 12
componenti dell'Accademia under 20 di Tirrenia. Il laboratorio che da
tre anni dovrebbe sfornare il meglio del rugby italiano. Sono questi i
suoi risultati?
      «Non solo, purtroppo - spiega allargando il tiro Giacomo
Lorello, presidente del Petrarca Padova Junior, uno dei migliori vivai
d'Italia - Nel 2009 con le nazionali minori abbiamo vinto solo una
partita, con l'Italia u17 contro l'Inghilterra u16. L'Italia u18 è
riuscita a perdere addirittura contro il Belgio, che non sapevo
nemmeno avesse una nazionale di rugby. E in un articolo il presidente
della Fir Giancarlo Dondi ha affermato che a quella squadra ci hanno
lavorato in tutti i suoi passaggi una cinquantina di tecnici. Non mi
pare che il lavoro abbia dato grandi frutti...».
      Nonostante questo il modello Accademia di Tirrenia dalla
prossima stagione sarà moltiplicato. A Mogliano, Parma e Roma
sorgeranno altre tre accademie simili per gli under 18. Togliendo i
migliori 60-70 giocatori di categoria ai vivai dei club e formandoli
all'alto livello nelle strutture federali. Ma visti i risultati
scandenti a fronte del forte investimento (1,6 milioni di euro a
stagione) Lorello non ha dubbi: «Il modello Accademie, almeno fino ad
adesso, è stato fallimentare. C'è troppa autoreferenzialità dei
tecnici. Selezionano i migliori secondo parametri fisici, di teorico
sviluppo del talento, e fanno giocare solo quelli in nazionale. Sempre
fra di loro. Senza verifiche, tranne quando vanno all'estero e le
prendono. Invece si dovrebbero coinvolgere più atleti possibili nelle
selezioni, farli giocare tutti e formarli attraverso il confronto.
Così non si perdono talenti. Neanche quelli che fisicamente non si
ritengo all'altezza. Noi non siamo mica la Nuova Zelanda in fatto di
reclutamento. E anche là comunque fanno giocare tutti per arrivare a
selezionare i migliori.
      Alla semifinale del campionato under 17 l'apertura del Noceto ha
fatto la differenza in campo, ma un tecnico azzurro mi ha detto che
non sarà convocato, perchè non è sufficientemente "consistente".
Immagino intendesse in senso fisico». Così un possibile mediano
d'apertura del futuro a 17 anni è già bocciato (Diego Dominguez a
quell'età era "consistente"?). E Mallett per occupare il suo ruolo
dovranno continuare a chiamare un Craig Gower di turno.
      Ivan Malfatto



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