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Reply: RI: [RUGBYLIST] Rivoluzione?

volpe_angelo a fastwebnet.it volpe_angelo a fastwebnet.it
Mar 13 Apr 2010 14:52:58 CEST


Be, insomma, cerchiamo di non prenderci troppo sul serio sui termini. Non voglio entrare in polemica con te caro Zanasi, ci tengo a precisarlo prima di tutto. Ma è chiaro che il termine rivoluzione è usato provocatoriamente; il succo del discorso è che dopo dieci anni di permanenza nell'élite del rugby internazionale è più che evidente che il movimento collettivo non è in crescita. Anzi, retrocede a suon di sconfitte a tutti i livelli invece di avanzare. Come non attribuire delle responsabilità a chi il rugby lo governa da anni e anni? E' vero che Dondi ci ha portato nel 6 nazioni (lui ma soprattutto chi è sceso in campo a giocare e a vincere, non dimentichiamolo!), ma è lo stesso Dondi che in questi dieci anni  ha condotto nel modo che sappiamo l
a federazione. Questa non è che una constatazione e i fatti (le sconfitte a raffica) parlano da sole ...a volerle ascoltare.
Dieci anni sono tanti e sufficienti per raccogliere risultati se nel frattempo si è ben seminato. Invece mi pare che l'orientamento, al di là dei discorsi di facciata e delle veline federali, sia quello di andare comunque all'estero per cercare il giocatore da inserire in nazionale per tappare i buchi derivanti da un mancato ricambio che attinga all'interno del movimento italiano. L'ultima notizia che circolava un mese fa era di un italo-franco-polacco candidato al ruolo di apertura in maglia azzurra o di un italo-australiano contattato via caht da Gower proveniente dal rugby a 13. Salvo poi mantenere nel limbo quei pochi italiani che si distinguono o emergono nel panorama nostrano. Salvo poi chiamare in nazionale Under 20 sistematicamente in prevalenza i 
giocatori delle accademie e lasciare a casa i migliori talenti espressi nel campionato perchè non facenti parte di quelle accademie (perchè convocarli significherebbe ammettere implicitamente che le accademie non sfornano giocatori di alto livello come invece dovrebbero fare).
Questi sono fatti (non parole) che dovrebbero far rizzare i capelli in testa a chiunque. Non è certo con le nomine altisonanti che si guadagna il terreno perduto. Ben venga Checchianato nominato direttore di non so cosa, ma che i fatti concreti prendano il sopravvento una volta per tutte sulle nomine e le poltrone...
Un altro esempio ci viene dalla vicenda celtic. Le due formazioni maggiori raccoglieranno il meglio che c'è in giro e il campionato italiano ne sarà forzatamente svilito. Ancora una volta si punta al vertice invece che alla base. E' vero che la soluzione ideale non esiste, ma siamo proprio sicuri che impoverire il campionato italiano sia la strada giusta da seguire per la crescita collettiva del movimento? O a trarne vantaggi sarà solo il gruppo di vertice (come al solito)?

angelo



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Da:         gianni zanasi <zgianni2001 a yahoo.it>
Oggetto :   [RUGBYLIST] Rivoluzione?
Data:       Tue, 13 Apr 2010 08:26:16 +0000 (GMT)
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