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[RUGBYLIST] Francia - Italia

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 15 Mar 2010 15:12:20 CET


Piegati come un inutile fil di ferro, strapazzati come si usa fare con
le uova, irrisi e sbeffeggiati dalla disarmante bravura francese.
Quello che avevo paventato alla vigilia puntualmente si č verificato:
siamo allergici al “galletto”. Giochiamo partite oneste con All
Blacks, Sudafrica, Inghilterra e Scozia, ma quando arrivano “quelli”
ci squagliamo come la classica neve al sole. Il risultato di 46 a 20
(6 mete a 2) non la dice tutta sul come sono andate le cose.
Vero č che hanno atleti pių veloci dei nostri; vero č che hanno un
movimento molto pių ampio del nostro, coltivato attrezzato e seguito,
da cui attingere per le nazionali (vero, mr. Dondi?); vero č che
tecnicamente sono pių evoluti di noi; vero č che hanno pių talento di
noi.
Ma noi abbiamo lasciato nello spogliatoio anche l’unica cosa che
poteva loro fare un po’ di male: la dentiera. Non dico denti, sarebbe
stato addirittura troppo bello, per noi.
Certo, se l’avversario è più forte, onore a lui, ma non ci sono scuse
se a fronte di questo non si tirano fuori nemmeno gli attributi e ci
si adagia, si prende l’abitudine alla meta subita e non si reagisce
come si dovrebbe.
Credo sia inutile disquisire di tattiche e di giocatori messi in campo
un po’ con l’azzardo (Tebaldi, ad esempio, che di fronte a Parra, che
gli è scappato “enne” volte e una di queste ci è costata una meta,
sembrava un gatto al cospetto di un leone). Ma non credo che nemmeno
con Canavosio dall’inizio il copione sarebbe cambiato sostanzialmente.
Inutile anche parlare dei “buchi” tra mediana e centri e della touche
semplicemente ridicola (ma intanto se ne parla)...
Il problema è capire quando il limite del  “si doveva fare” invade
quello del “si poteva fare”.
A mio avviso, si poteva fare di pių.
A guardar bene, la Scozia che abbiamo battuto si č arresa ai galletti
di soli 9 punti, facendoli tribolare non poco; l’Irlanda ne ha si
beccati 23, ma l’approccio alla gara è stato diverso dal nostro, a ben
ricordare; il Galles, ns. prossimo avversario si č arreso per soli 6
punti. Quindi, mentalità differente nell’affrontare gli eventi
transalpini: pių positive le anglosassoni, negativa la nostra.
Avevamo la quarta miglior difesa (ed č giā tutto dire quando si parla
di crescita difensiva!), ora siamo solamente a 3 punti dal “Galles
colabrodo”. Attacco? Ultimi, anche se ad un solo punto dalla Scozia;
la peggiore differenza punti (45).
Prospettive? Scordiamoci di vincere in Galles ed accontentiamoci,
ancora una volta, di aver superato la Scozia nella partita dei
“poveri” (l’anno prossimo, in casa loro, le beccheremo noi!): vittoria
che ci ha evitato il classico “cucchiaio di legno”. Inoltre, Bocchino
e Derbyshire, bravini, sono insufficienti a garantire un ricambio
completo. Ci manca tutto il retroterra (vero, mr. Dondi?).
Della serie:

siamo tutti sudati dello stesso sudore,
abbiamo lo stesso sangue nelle vene,
siamo fatti di muscoli ed ossa.
Ma quando il fiato manca corriamo ugualmente,
quando le gambe cedono si fa ancora un passo,
si spronano i campagni, si dà l’esempio.
Fino ad arrivare in cima, sulla vetta;
e per arrivarci non serve superare l’avversario:
bisogna superare sč stessi.

Con la Francia, ieri, non ci siamo superati.

Ciao.
Franco (TV)


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