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[RUGBYLIST] I: R: ...E LA GAZZETTA...

Salvatore Messina totorugby a yahoo.it
Ven 21 Mar 2014 17:37:04 CET


Per quanto riguarda il doping io ci andrei piano....
Innanzitutto bisognerebbe considerare la struttura fisica di partenza che nel rugby è già di un certo tipo. Secondo bisogna pensare che un giocatore che arriva in nazionale (una qualsiasi) anche se scarso solleva pesi, spinge e placca almeno da quando aveva 10 anni e vi posso assicurare che mio nonno che faceva il fabbro non ha mai preso anabolizzanti ma, lavorando da quando era ragazzino, aveva mani e braccia che ti facevano rigar dritto.

Non lo escludo ma se il metro di paragone sono i fisici non normali allora stiamo sparando cazzate...
Io piuttosto guarderei alle performance di endurance e velocità dei neozelandesi...

Ovvio che abbiamo ragione tutti... Il livello tecnico e dirigenziale è infimo e stiamo anche facendo miracoli. Quando si vuole "mungere" la federazione lamentandosi ci si dovrebbe anche fare un esame di coscienza perché se poi i soldi per gli impianti arrivano e con quelli si costruisce una club house in riva ad un laghetto per uso personale dei soci allora lasciamo perdere.

Un solo dato: le partite del 6 Nazioni (IN CHIARO) sono state viste da 500.000 spettatori (pure pochi su 60.000.000 di italiani). Dividiamoli per le 11 squadre di eccellenza e 24 di A e cosa ci rimane? Circa 14.000 spettatori a squadra, per un totale di 140.000 euro di introiti puliti ogni weekend che farebbero la gioia di ogni presidente e renderebbero veramente "professionistici" i due campionati. Questo anche se fossero un quinto!!!!
Perché non ci sono? Semplice: perché ai rugbysti stessi frega nulla del rugby...

Io quando alleno i ragazzini a fianco ho quelli del calcio. Sono della stessa estrazione, alla fine si fanno anche la doccia assieme, vanno nella stessa scuola, usano gli stessi cellulari, si allenano sullo stesso campo, numericamente (facendo le proporzioni in base alla diffusione) sono scarsi allo stesso modo, hanno lo stesso numero di allenatori in campo per squadra (3 noi e 3 loro), nelle pause si raccontano le stesse scempiaggini.
Differenza?
Ognuno di loro ha un pallone e, qualsiasi cosa stiano facendo palleggiano... Anche mentre si raccontano le barzellette...
Anche fisicamente sono uguali (smilzi e ciccioni) a quelli che fanno rugby e hanno gli stessi piedi a banana, quindi questo significa che da noi vengono quelli che non hanno voglia di "sbattersi" ed impegnarsi a diventare bravi nello sport (anche se non lo diventeranno mai) solo perché noi proponiamo un modello "non impegnativo" (l'importante è partecipare e fare il terzo tempo). Con il risultato di diseducare pensando invece di essere un modello educativo. 
Meditate....

E' una partita persa in partenza la nostra....
Almeno finché il rugby non sarà considerato uno Sport.
 
Salvatore Messina



Il Venerdì 21 Marzo 2014 16:33, Antonio Mangano <antoniomangano1962 a libero.it> ha scritto:
 
Certamente quando vedo e braccia di qualcuno e le gambe i qualche altro mi chiedo saranno solo amminoacidi ramificati e palestra ;-)   che buona differenza stia anche lì? Io ne sono convinto. Il doping alberga alla grande nel rugby secondo me. Ma è vero anche che un po di semplice caffeina la dovrebbe prendere tutto il movimento. È vero il pesce puzza dalla testa. Ma ho contezza sia dagli interventi che qui e là che per esperienza personale che molti dirigenti non leggono neanche le circolari informative. Come spiegare le penalizzazioni per avere schierato uno straniero senza avere il numero minimo. Figurati programmare e reclutare e formare giovani. Leggiamo le circolari i margini ci sono per gli uomini di buona volontà

Inviato da Samsung Mobile 
Gian Domenico Mazzocato <giandoscriba a giandomenicomazzocato.it> ha scritto:

Qualche volta 
mi chiedo su che pianeta vivo. E nutro una sola certezza: che dal livello di 
certi interventi abbiamo il rugby (e la cultura sportiva) che ci 
meritiamo.
 
1) Vi rendete 
conto che a ogni batosta (ultimamente significa sempre) ripetiamo le stesse 
identiche cose a carta carbone?
2) Cosa significa lo spregio per la parola 
proselitismo? Perchè spaccare in quattro il capello delle responsabilità? Io 
penso a Casale, società che ha conosciuto fasti notevoli e ora prosegue sotto 
l'Eccellenza. Impianti belli e un esercito di giovani e giovnissimi che li 
popolano. Sono stato per anni adddetto stampa di quella società e le sono ancora 
molto vicino. Vanno per le scuole a dire che si può fare quel certo sport tra 
due porte ad H. Proselitismo? Certo. E cosa ottima.
 
3) non 
voglio dire altre cose. Ma...    Avete letto la lettera di oggi 
sulla Gazzetta nella rubrica di Franco Arturi?  Vederci con gli occhi di 
uno tosto ma non addetto ai valori è salutare. Arturi definisce il 6 Nazioni 
dell'Italia un DELITTO PERFETTO. E chiude serafico con un PS: sul piano internazionale questo sport avrebbe bisogno di una seria 
campagna antidoping. Molti di quei fisici non sono 
"normali".
 
Capito? 
Discutete pure della parrocchietta, il mondo è altra cosa.
Un abbraccio 
a tutti
gian domenico 
mazzocato 
  
 
 
 
 
 
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