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[RUGBYLIST] I: I: R: R: R: R: R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non piace

Salvatore Messina totorugby a yahoo.it
Mar 20 Ott 2015 18:40:31 CEST


Se è per questo sabato scorso al corso allenatori di 1° livello (corso 1) il tecnico dell'accademia U18 di Milano ha ribadito la stessa cosa (che un gioco situazionale). Poi visto le facce degli astanti (tutti tranne un paio che non avevano mai neppure giocato a rugby) ha aggiunto che se nel frattempo insegniamo a lanciare la palla male non fa.
Le cose da fare le sanno TUTTI però bisogna continuare a mantenere in vita il metodo del prof?... E ubbidire a ciò che viene "proposto" dall'alto. Salvatore Messina
    ----- Messaggio inoltrato -----
  Da: Luca Oliva <lucaoliver63 a gmail.com>
 A: rugbylist a rugbylist.it 
 Inviato: Martedì 20 Ottobre 2015 14:57
 Oggetto: Re: [RUGBYLIST] I: R: R: R: R: R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non piace
   
  Ieri ho finalmente visto Irlanda-Argentina, che non ho potuto seguire in diretta domenica sera.
 Mi hanno colpito i commenti fortemente orientati a sottolineare le superiori abilità individuali dei giocatori dell'emisfero sud.
 Mi è venuto da sorridere pensando a quando facevo i primi corsi allenatore - anni 2006-2008, categoie under 6-under 14 - e mi veniva detto che non era assolutamente necessario insegnare ai bambini o ai ragazzi che allenavo la "tecnica" - intesa come skills di placcaggio, passaggio, gioco al piede ... - perchè tanto quella era una cosa che si poteva insegnare dopo ...
 L'importante era fargli capire che il rugby è un gioco "situazionale" ...
 Ora, a parte che forse qualcuno ha estremizzato un pò, mi chiedo, cosa è rimasto di quella generazione di metà anni '90 cui è stata negata la possibilità di approfondire la differenza tra uno spin pass e un reverse  pass ? Non è che per caso questo difetto di impostazione tecnica ha avuto la  sua influenza quando oggi constatiamo che giocatori arrivati a quello che viene chiamato "alto livello" hanno difficoltà a svolgere determinati skills di base ?
 Ed è possibile correggere questo difetto della impostazione tecnica del ns rugby ?
 
 Ciao a tutti.
 Luca Oliva 
 
 Il 19/10/2015 15:32, Salvatore Messina ha scritto:
  
  Come fa ben notare Luciano, lasciamo agli altri i loro problemi che ben poco hanno a che vedere con i nostri. 
  Per quanto ci riguarda potremmo anche essere un'oasi felice del rugby non mancando ne in possibilità economiche (gli italiani i soldi ce li hanno e tanti solo che le tasse li tengono nascosti) ne in bacino d'utenza (considerando la popolazione non i praticanti), basterebbe solo che cominciassimo ad imparare a giocare (come si faceva una volta). Quando da noi si comincerà nei club di rugby a fare sport (non solo in quelli grandi e storici ma in tutti) accademie e franchigie avranno ben altri risultati. Finché la base darà più importanza al terzo tempo che a passare o calciare la palla aumenteremo solo il numero di praticanti tifosi che quello di praticanti giocatori....  A questo punto magari non sarà più uno sport così divertente ed anche la nazionale non avrà pubblico perché impegnato a giocare o a seguire i figli/giocatori ma i risultati saranno in linea con quelli dei primi anni di 6 Nazioni. 
    Salvatore Messina 
    ----- Messaggio inoltrato -----
  Da: Giovanni Ciraolo <jxcira a tin.it>
 A: rugbylist a rugbylist.it 
 Inviato: Mercoledì 14 Ottobre 2015 11:34
 Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: R: R: R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non piace
   
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