Barry John

Semplicemente “il Re”

Se JPR Williams era ‘il polmone’ del grande Galles degli anni ’70, Barry John ne è stato sicuramente il cuore. 

Nato a Cefneithin sabato 6 gennaio 1945, Barry ha studiato presso la Grammar School di Gwendraeth, nella Gwendraeth Valley, a nord di Llanelli.

È considerato uno dei più forti mediani d’apertura nella storia del rugby, ma non dite così ai gallesi, perchè per essi è ‘senza dubbio’ il più forte giocatore che abbia mai giocato con la maglia numero 10. 

Era diverso in quanto a struttura fisica rispetto al classico mediano di apertura gallese, cioè piccolo e sveltissimo. Lui era più alto e magro. Aveva tutto: velocità di gambe, fiducia in sé stesso, visione di gioco, un ottimo calcio.

Purtroppo la sua presenza sul palco del rugby è stata fin troppo breve, ma in sei anni ha raggiunto vette tali che altri giocatori, semplici mortali, possono solo sognare.

 

John ha iniziato la carriera nella squadra di Llanelli, passando poi al Cardiff RFC dove ha fatto coppia con Gareth Edwards.

 

Il 6 dicembre 1966 ha fatto il suo debutto internazionale contro l’Australia, dove il Galles ha perso 16 a 11; ma è stato solo alla fine del 1967 che il magico binomio John-Edwards ha fatto la prima comparsa per il Galles. Nonostante l’esordio dei due fenomi combaci con una sconfitta dei rossi, la coppia è stata selezionata per il tour dei Lions del 1968 in Sud Africa.

Purtroppo, un infortunio alla clavicola ha costretto Barry John a concludere presto quella tournèe.

 

Nel 1969 il Galles ha vinto il Cinque Nazioni, il primo di una lunga serie. Quindi Barry ha partecipato al tour che la sua nazionale ha svolto in Nuova Zelanda. Non è stato un tour vittorioso ma, come anche per altri giocatori gallesi, si è trattata di un’esperienza che gli ha regalato parecchie soddisfazioni.

 

É stato comunque durante il tour in Nuova Zelanda del 1971 con i favolosi Lions guidati da Carwyn James, che Barry John è stato soprannominato “Il Re”, per merito della maestose prestazioni che ha sciorinato in casa degli All Blacks.

I suoi calci tattici hanno cambiato il corso della prima gara, dove ha letteralmente terrorizzato l’estremo neozelandese Fergie McCormick. Perso il secondo test, è nel terzo che il geniale gallese da il meglio di se, risultando fondamentale per la vittoria finale.

Insomma, in quattro partite di quel tour Barry ha segnato 30 dei 48 punti complessivi per i Lions.

Sempre nella medesima magica annata poi, ha vinto il grande Slam al Cinque Nazioni.

 

La partita del 25 marzo 1972, vinta dai Dragoni contro la Francia 20 a 6, è stata però l’ultima di questo campione.

Proprio mentre il suo genio aveva raggiunto il picco massimo, a soli 27 anni, con 25 presenze all’attivo in maglia rossa, tre Cinque nazioni vinti, lo Slam del 1971, la Triple Crown del 1969 e 4 caps con i British Lions, ecco l’improvvisa decisione di ritirarsi, che ha sprofondato il Galles quasi nel lutto nazionale.

 

Come mai questo giocatore, che non aveva eguali al mondo in quel momento, ha interrotto la carriera così prematuramente? Forse perchè dopo l’incredibile tournée australe con i Lions e il trionfo nel Cinque Nazioni 1971 non è più riuscito a gestire la grande popolarità che lo circondava. Lui, poco amante dei riflettori, ha preferito tornare alla vita semplice da dividere tra amici e famiglia. Nonostante lo stupore generale che ha dato il suo annuncio di ritirarsi, e nonostante le insistenze affinché cambiasse idea, King Barry non ha fatto marcia indietro, rimanendo fedele alla sua decisione.

 

Phil Bennett, il suo successore in maglia rossa con il numero 10, ha detto di lui " La sua arroganza è tale da separarlo dai suoi contemporanei, ma è anche un’arroganza giusta, una confidenza e una sicurezza in sé stesso che gli permettono di fare cose che gli altri giocatori semplicemente non immaginano, né tanto meno osano fare".

 

Nel 1997 Barry John è stato introdotto nella International Rugby Hall of Fame.

 

Giada

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