J.J. Williams

L’arte di correre veloce

Negli anni ’70 una nazione intera si è identificata con la propria squadra di rugby: il Galles. Come ho già scritto tempo fa da queste parti, i Dragoni sono stati per il rugby quello che l’Olanda era per il calcio. Il periodo è lo stesso ma, a differenza di Cruijff e compagni, che alla fine in bacheca hanno portato poco o niente, i gallesi di trofei ne hanno vinti parecchi. Ed è un vero peccato che il mondiale della palla ovale era ancora lungi dall’essere anche solo pensato, perché, ma questa è solo una mia supposizione, gli uomini in rosso avrebbero potuto benissimo mettersi in tasca almeno un paio di edizioni.

 

Fra i numerosi fuoriclasse di quella nazionale c’era anche John James Williams, un’ala coriacea e veloce, dotata anche di una buona dose di creatività.

 

Nato a Nantyfllyllon, il 1 aprile 1948, J.J. la velocità l’aveva nel sangue. Da bambino, infatti, le sue intenzioni erano quelle di calcare le piste di atletica leggera. Studente presso la Maesteg Grammar School, ha partecipato e vinto alle gare sui 100 e 200 metri, impressionando gli osservatori che non hanno potuto esimersi dal fargli rappresentare prima il Galles ai Giochi del Commonwealth di Edimburgo, nel 1970, quindi, sempre nello stesso anno, la squadra del Regno Unito ai World Student Games, tenutisi a Torino.

Il ragazzo è stato a lungo campione gallese di velocità ma, nel 1971, per fortuna degli appassionati della palla ovale, ha scelto di giocare a rugby.

Il ragazzo è stato a lungo campione gallese di velocità ma, nel 1971, per fortuna degli appassionati della palla ovale, ha scelto di giocare a rugby.

 

Le prime corse sulla touchline J.J. le ha fatte per i Bridgend Ravens, la stessa squadra in cui hanno iniziato il quasi omonimo J.P.R. Williams e, più recentemente, Gareth Thomas.

Nel 1972 si è trasferito nel mitico Llanelli RFC, dove sarebbe rimasto sino a fine carriera. Nella sua prima stagione allo Stradey Park, l’ala ha giocato nella famosa sfida che il club ha vinto contro gli All Blacks.

 

A quel punto indossare la maglia della nazionale è stato un attimo.

Selezionato per il Cinque nazione del 1973, il 24 marzo il ragazzo è stato spedito in campo come sostituto contro la Francia a Parigi, in una partita che i rossi hanno perso 3 a 12.

È stato quello l’anno in cui tutte e cinque le contendenti hanno chiuso il torneo a pari merito.

 

Combinando abilmente con Gareth Edwards, J.J. era una vera minaccia per le difese avversarie. Ne sanno qualcosa i Wallabies, che a Cardiff hanno perso 24 a 0, quando l’ala di Nantyfllyllon ha guadagnato il suo secondo cap.

 

Nella stagione 1974 J.J. ha segnato mete contro l’Irlanda e la Francia, quindi è stato scelto dai British and Irish Lions per il tour in Sudafrica.

Nella “Invincibile Series”, Williams è stato una vera e propria rivelazione segnando dodici mete. Nella partita contro South West Districts, finita 97 a 0, ha addirittura schiacciato l’ovale oltre la linea sei volte, eguagliando il record stabilito da David Duckham nel 1971.

Nei test ufficiali, invece, ha marcato quattro mete, due ciascuna per il secondo ed il terzo match.

 

Nel 1975 ha continuato la sua prolifica serie di realizzazioni con due mete nel Cinque Nazioni, vinto dal Galles, e una tripletta contro l’Australia, una bella gara in cui i Reds si sono imposti per 28 a 3.

 

L’anno seguente per i Dragoni è arrivato il Grande Slam, con l’ala che ha contribuito con un altro paio di mete.

 

Nel 1977 il Galles ha conquistato “solo” una Triple Crown, e Williams è stato nuovamente selezionato per giocare con i Lions in Nuova Zelanda.

Quella squadra non possedeva i trequarti di grande talento delle tournée precedenti, ma J.J. è riuscito comunque a brillare segnando dieci mete, tra cui quella che ha portato i britannici a vincere la seconda gara 13 a 9.

Purtroppo il suo tour si è chiuso nella terza prova.

 

Prima di ritirarsi, J.J. Williams ha avuto ancora il tempo di conquistare il Grande Slam nel 1978 e la Triple Crown nel 1979. La sua ultima apparizione con la maglia del Galles è arrivata il 17 marzo di quell’anno, contro l’Inghilterra  a Cardiff, dove i rossi si sono imposti 27 a 3.

 

In nazionale Williams ha totalizzato 30 caps e ha segnato 12 mete. A livello di club, invece, nell’arco della sua carriera è riuscito a vincere quattro Cup Finals, tre campionati, due Snelling Sevens e due trofei Floodlight Alliance.

Ha anche giocato dieci partite con i Barbarians e due per Natal, in Sudafrica.

 

Oggi J.J. è un rispettato commentatore televisivo, impegno che divide con il suo lavoro presso la sua società commerciale ed industriale, la J.J. Williams Painting Services Ltd.

 

I suoi successi sportivi continuano comunque attraverso i tre figli che, significativamente, ha incoraggiato a realizzarsi nello sport che lui aveva a suo tempo abbandonato: l’atletica.

Il figlio maggiore James è l’attuale capitano del Cardiff Athletics Club e corre i 1500 siepi, mentre Kathryn gareggia nei 400 ostacoli. La nuova star della famiglia però, è il più giovane dei tre, Rhys. Egli, infatti, è il numero uno dei 400 ostacoli in Gran Bretagna, ed è anche il nuovo detentore del record gallese della specialità. Ai recenti.Giochi del Commonwealth, disputati a Melbourne, si è piazzato al quarto posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

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