Jeff Probyn – Meglio tardi che mai

Nonostante fosse uno dei piloni tra i più forti d’Europa, Jeff Probyn aveva già compiuto 31 anni quando ha debuttato con la maglia della nazionale inglese. Da allora, però, ha giocato 37 volte presenze e vinto due Grande Slam.

Una delle indicazioni più rilevanti dell’inefficienza del sistema di selezione che vigeva nella nazionale inglese durante gli anni ’80, sta nel fatto che un atleta dotato di ottima tecnica come Jeff Probyn ha dovuto compiere 31 anni prima di fare il suo debutto internazionale.
Probyn era un pilone abbastanza leggero per i moderni standard internazionali (1,80 metri per 99 chili). Buona parte della sua efficacia può essere spiegata dal fisico particolare: spalle strette, inclinate ad angolo acuto, e fianchi larghi, che l’hanno sempre fatto paragonare a un albero di Natale.

Nato a East London, in Sudafrica, il 27 aprile 1956, il pilone è passato dall’Askeans ai London Wasps nel 1986, con i quali ha debuttato il 26 aprile contro Bath. L’anno seguente Jeff è stato selezionato per la Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda, ma alla fine non vi ha partecipato ed è stato costretto ad attendere il Cinque Nazioni dell’anno seguente per indossare la maglia bianca. Il suo primo cap ha visto una sconfitta per 9 a 10 contro la Francia a Parigi, dove ha giocato al fianco del suo compagno di club Paul Rendall.

Jeff ha immediatamente recuperato il tempo perduto e ha giocato 37 delle successive 44 partite internazionali dell’Inghilterra, diventando uno dei migliori piloni destri della Gran Bretagna. Ad un certo punto della sua carriera, egli è stato anche votato “migliore pilone del mondo” e, in quanto tale, ha fatto parte di varie campagne pubblicitarie, tra cui quelle per la Nike e Cotton Traders. Tuttavia, per lui la gioia del trionfo ci ha messo un bel po’ ad arrivare. Infatti, gli inglesi hanno fallito il Cinque Nazioni 1989, quando hanno perso l’ultima sfida con il Galles.
Il 13 maggio di quell’anno, però, Jeff ha segnato la sua prima meta internazionale, durante la partita vinta 58 a 3 contro la Romania a Bucarest.

Nel 1990 gli inglesi si sono visti sfuggire ancora campionato e Grande Slam, a causa della sconfitta subita a Murrayfield contro la Scozia di David Sole.
Quella stessa stagione Probyn si è consolato prima marcando all’Irlanda la sua seconda meta con la maglia della nazionale, quindi vincendo il campionato con i Wasps.

Il 1991 si è aperto in maniera entusiasmante per il pilone che, durante il tour nel sud del mondo, ha segnato la sua terza meta internazionale, schiacciando l’ovale oltre la linea di Fiji. In quella stagione i bianchi hanno deciso di sfruttare pienamente la forza dei loro avanti, per poi vincere le partite con i calci di Rob Andrew e Simon Hodgkinson. Così, l’Inghilterra ha trionfato in tutte e quattro le partite del Cinque Nazioni, conquistando un meritato Grande Slam che non arrivava dal 1980. A quel punto l’Inghilterra era ormai la squadra dominante dell’emisfero nord, ma, purtroppo, era ancora ben al di sotto del livello raggiunto da Australia e Nuova Zelanda. Ciò è dimostrato dalla doppia sconfitta subita per mano dei Wallabies durante l’anno, tra cui la finale dei Mondiali, e da quella con gli All Blacks durante la prima partita dello stesso torneo. Per quanto riguarda Jeff, egli ha disputato cinque gare di quella Coppa del Mondo, compresa la finale.

Nel 1992 Probyn è stato in grado di aggiungere un altro Grande Slam alla sua collezione, quando il XV della Rosa, grazie a uno stile di gioco più veloce e brioso, ha sconfitto tutte le avversarie per il secondo anno consecutivo.

L’anno dopo Jeff ha sofferto la delusione di essere ignorato dai British Lions, un onore che avrebbe meritato, ma non ha mai ottenuto. Anche per questo motivo, il 20 marzo il pilone ha disputato la sua ultima gara per l’Inghilterra, perdendo 3 a 17 contro l’Irlanda a Lansdowne Road. In quella stessa partita, oltre a Jeff, hanno detto addio alla nazionale anche Stuart Barnes, Wade Dooley, Mike Teague, Peter Winterbottom e Jon Webb.
In totale, Probyn ha giocato 37 volte per l’Inghilterra, segnando tre mete.

Nel 1995 Jeff ha terminato anche la sua avventura con i Wasps e si è trasferito presso i Bedford Blues, club con il quale è rimasto sino al 1998, anno del suo ritiro definitivo dai campi di gioco.

Una volta ritirato, Jeff è entrato a fare parte del comitato esecutivo della Rugby Football Union, rimanendovi sino al 2006.
Probyn è oggi Presidente Onorario del Wooden Spoon, l’associazione caritatevole che aiuta i bambini disagiati di Gran Bretagna e Irlanda. Egli è anche un opinionista televisivo per la Guinness Premiership e co-conduttore accanto a Rhodri Williams nel programma “The Show Rugby”.

Grazie alle sue eccezionali doti tecniche in mischia chiusa, alcuni giocatori hanno deciso di tagliare le maniche della loro maglietta, poiché convinti che il modo in cui Jeff riusciva ad abbassare la mischia era proprio quella di usare le maniche degli avversari come leva. Dopo che Probyn ha continuato a mantenere la mischia incredibilmente bassa, era evidente che il taglio della manica non era necessario.

 

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