John Beattie

Più forte della sfortuna

Negli anni ottanta la Scozia ha avuto un’abbondanza di eccellenti flankers: i gemellii Jim e Finlay Calder, John Jeffrey, Ian Paxton, David Leslie e, naturalmente, John Beattie.

 

Tralasciando per un istante le sue abilità di rugger, John può essere preso ad esempio come il prototipo di una persona che riesce a mantenere il senso della realtà di fronte all’estrema sventura personale, e ricominciare da zero per realizzare nuove ambizioni.

John, infatti, è stato martoriato da una serie innumerevole di infortuni debilitanti, che lo hanno costretto a perdere molte gare e che hanno seriamente rischiato di porre fine alla sua carriera, proprio quando era al top.

 

John Beattie è nato nel Borneo, il 27 novembre 1957, e ha vissuto in Malesia, fino all’età di undici anni. Una volta arrivato in Scozia, ha giocato a rugby per la scuola di Glasgow presso cui studiava, prima di passare all’università dove si sarebbe laureato in ingegneria civile.

 

Il flanker ha fatto il suo debutto in nazionale nel Cinque nazioni 1980, a 23 anni, in una partita in cui gli scozzesi sono stati sconfitti 22 a 15 dall’Irlanda Quindi ha giocato anche in tutti gli altri incontri di quel campionato, dove però l’unica vittoria è arrivata a Murrayfield contro la Francia (22 a 14).

Ad ogni modo, le ottime performance di John gli sono valse la chiamata dei British Lions, destinazione Sudafrica. Ma i Leoni di quel periodo erano ben sistemati con gli avanti, così i suoi servizi non sono stati necessari per alcun match.

 

La stagione 1981 ha visto la Scozia migliorare le proprie prestazioni dell’anno precedente, avendo vinto 2 gare su 4, entrambe in casa, contro Galles (15 a 6) e Irlanda (10 a 9).

Ma, nel 1982 John non ha disputato nessuna partita internazionale.

 

Il 1983 è stato un anno di alti e bassi per il XV del cardo, anche se sono stati in grado di registrare una rara vittoria contro l’Inghilterra a Twickenham (22 a 12).

 

John è stato poi ancora una volta convocato dai Lions, con i quali ha fatto una comparsa, come sostituto di Iain Paxton, nel secondo test match, perso 9 a 0 contro gli All Blacks a Wellington.

Tutti i punti della Nuova Zelanda nel primo tempo sono arrivati per mano di Dave Loveridge e Alan Hewson, con i Lions che non sono stati in grado di costruire la loro solida difesa e hanno mancato un’ottima chance di vittoria.

 

Tuttavia, più tardi nel corso dell’anno, John ha fatto parte della squadra che ha pareggiato, sempre con gli All Blacks, 25 a 25, a Murrayfield, un promettente auspicio per la stagione che sarebbe seguita.

 

Il 1984 è stato, infatti, l’anno Grande Slam scozzese, ma purtroppo Beattie ha disputato solo una piccola parte di quella stagione, a causa di un infortunio alla rotula, e in quel Cinque Nazioni ha giocato solamente nella vittoriosa sfida per 18 a 6 contro l’Inghilterra.

 

Tuttavia, più tardi nello stesso anno, con grande perseveranza, il Number 8 è tornato per affrontare la Romania e l’Australia. Il test contro i giallo-blu è stato vinto 28 a 22, nella bolgia di Bucarest, ma i conquistatori del Grande Slam hanno avuto una severa lezione di rugby moderno ad opera degli australiani, a Murrayfield, dove hanno perso 37 a 12.

 

Faticando ancora, John Beattie ha fatto una sola apparizione, nel 1985, contro l’Irlanda, una gara persa 15 a 18, ma ha poi giocato in tutti e quattro gli incontri del Cinque Nazioni 1986, un Campionato che la Scozia ha vinto in condivisione con la Francia. Tra le tre vittorie, spiccano il 33 a 6 contro l’Inghilterra e quella al cardiopalma, 18 a 17, con la Francia.

Quella con l’Inghilterra è stata una delle più grandi performance della Scozia, resa ancora più dolce dall’arroganza dei loro avversari. Gli Highlanders hanno contrastato gli inglesi in ogni parte del campo e hanno segnato mete con Matt Duncan, John Rutherford e Scott Hastings, mentre il fratello di quest’ultimo, Gavin, ha centrato l’acca con otto calci.

 

In quel momento John Beattie si trovava all’apice della forma, e la stagione 1987 è stata molto promettente, avendo capitanato la sua nazionale durante il tour pre-stagione in Spagna.

Poi, sette anni dopo il suo debutto, John ha finalmente marcato la sua prima meta internazionale in un’emozionante sconfitta, 22 a 28, contro la Francia a Parigi, segnandone subito un’altra al Galles nel match successivo (21 a 15).

 

Purtroppo un incidente ha sancito la fine della sua carriera, e gli ha negato la possibilità di capitanare ancora la Scozia, nonché di giocare nella prima Coppa del Mondo di rugby.

La sua ultima gara è stata giocata il 4 aprile 1987, a Twickenham, contro l’Inghilterra; una sconfitta per 12 a 21.

 

Tuttavia, Beattie non si è soffermato troppo a lungo a meditare sulla propria sventura e si è immediatamente fissato nuovi obiettivi. Infatti, si è subito fatto un nome come scrittore, nonché come commentatore televisivo e radiofonico.

 

Nel 2004 è stato uno dei candidati per il posto di Rettore della Università di Glasgow, mentre 2 anni più tardi è diventato allenatore della squadra della West Scotland.

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