Mark, Glen e Gary Ella

Tre fratelli in nazionale

Di origini aborigene, papà e mamma Ella hanno cresciuto i loro dodici figli a La Perouse, vicino a Sidney. I tre fenomeni, rugbisticamente parlando, della numerosa famiglia sono stati i gemelli Mark e Glen, nati il 5 giugno1959, e Gary, il 23 luglio del ’60, i quali sono tutti riusciti ad indossare la maglia della nazionale australiana.

Essi, come ha detto una volta Glen, hanno imparato a giocare a rugby da bambini, nell’unica stanza in cui hanno vissuto dove, per sopravvivere, bisognava spingere e dare spallate.

 

Di sicuro Mark Gordon Ella è stato la stella più fulgida, tant’è che si è guadagnato 25 caps in quattro anni, tra il 1980 e il 1984. Numero 10 di grande talento, il ragazzo correva, passava l’ovale e calciava fra i pali con la medesima disinvoltura, tant’è che alla fine, è stato consacrato come uno dei Wallabies più grandi di tutti i tempi.

 

Studente della Matraville High School, ha giocato nella squadra del Randwick, il club che ha prodotto anche Ken Catchpole, all’epoca fra i migliori mediani di mischia al mondo, e David Campese, una delle ali più forti di tutti i tempi. A livello provinciale, invece, è sceso in campo per il New South Wales.

 

Ha debuttato in nazionale il 21 giugno 1980, vincendo a Sidney 13 a 9 contro la Nuova Zelanda. Durante quella serie della Bledisloe Cup, il ventunenne ha messo subito in mostra l’intera gamma delle sue capacità, in particolare nella terza prova, vinta 26 a 10, quando, con il suo round the body pass, ha spinto Peter Grigg a marcare una meta.

 

Alla fine del 1981, l’apertura di La Perouse è partito con i Wallabies per un tour nel Regno Unito, ma il veloce gioco australiano è stato annullato dal maltempo, il quale ha castrato anche la possibilità di dominare gli avanti avversari. Sono così arrivate due sconfitte, contro Scozia (24 a 15) e Inghilterra (15 a 11).

 

Più tardi, nel 1982, gli è stato concesso l’onore di indossare la fascia di capitano contro la Nuova Zelanda, nonché la possibilità di giocare contro il suo eroe Graham Mourie. Ironia della sorte, è stata proprio un attimo di deconcentrazione da parte di Mark che ha permesso alla leggenda degli All Blacks di segnare una meta nella prima gara, con i neri che alla fine hanno vinto la serie 2 a 1.

 

Proprio in quel periodo, Mark Ella ha iniziato la collaborazione in campo con David Campese: fra i due fuoriclasse si è creata immediatamente un’intesa perfetta.

 

Nel 1984 si sono invece sollevati alcuni punti interrogativi sulla capacità del giocatore di guidare i Wallabies, così l’oneroso compito di skipper è stato affidato al rivale del Queensland, Andrew Slack.

 

Dopo la sconfitta di stretta misura, 25 a 24, subita contro gli All Blacks a Sidney, l’Australia è ripartita per una nuova tournée nel Regno Unito, dove ha ottenuto vittorie in tutte e quattro le prove, contro Inghilterra, Irlanda, Galles e Scozia.

Dal canto suo, Mark ha realizzato un Grande Slam personale, marcando una meta in tutti i test match, una prodezza che aveva già avuto modo di provare anche nella stagione 1977/78, durante il tour degli Australian Schoolboys.

 

A quel punto però, il giocatore ha sbalordito il mondo del rugby ritirandosi dal gioco a soli 25 anni, ancora più giovane di Barry John, rifiutando numerose e remunerative offerte che gli erano fioccate anche dal codice rivale.

La sua ultima gara è stata quella di Murrayfield, l’8 dicembre 1984, dove l’Australia ha battuto la Scozia 37 a 12.

 

In 25 partite, Mark Ella ha totalizzato 78 punti, divisi in 6 mete, 8 penalties e 3 trasformazioni.

 

Oggi l’ex numero 10 vive sulla costa centrale del New South Wales, ed è uno specialista di marketing e pubbliche relazioni, nonché direttore dello “Sports and Entertainment Group”.

 

Nel 1997 è stato introdotto nella International Rugby Hall of Fame, mentre nel 2005 è diventato membro dell’Australian Rugby Union Hall of Fame.

Due anni più tardi ha pubblicato la sua autobiografia, scritta assieme al giornalista Bret Harris.

 

Per quanto riguarda gli altri fratelli, il gemello Glen Joseph Ella è stato un buon estremo, ma i suoi caps in nazionale sono stati limitati dalla presenza di un campione come Roger Gould.

Il suo esordio, avvenuto il 4 luglio 1982, è coinciso con una sconfitta casalinga per 12 a 7 contro la Scozia, una gara in cui, fra l’altro, c’era anche Mark.

 

Un anno più tardi ha affrontato l’Italia, a Rovigo, dove i Wallabies hanno sconfitto gli azzurri 29 a 7. Anche in questo caso Glen ha giocato al fianco di Mark.

Quindi, nel 1985, sono seguite altre due partite, una contro il Canada (43 a 15) e l’altra contro Fiji (31 a 9), la quale è stata la sua quarta e ultima apparizione con la maglia della nazionale australiana.

 

Una volta appese le scarpette al chiodo, Glen Ella ha allenato la squadra australiana di rugby seven nella stagione 1994-95, nel 1997 e poi ancora nel 1999-2000, ed è stato allenatore dei trequarti Wallabies alla corte del coach Bob Dwyer, sempre nel 1994-95 e di Eddie Jones dal 2000 al 2003.

 

Dal 1998 al 2000 ha lavorato anche come consulente tecnico con i Brumbies.

 

Nel 2005, è stato nuovamente nominato allenatore della squadra australiana di rugby seven, accompagnando il team alla coppa del mondo di Hong Kong e ai giochi del Commonwealth del 2006.

 

Nel 2007 abbiamo trovato Glen Ella nello staff tecnico del Canada, durante la World Cup disputata in Francia, nel medesimo girone della sua Australia.

 

Il minore dei tre brothers, Gary Albert Ella, è riuscito invece a conseguire 6 caps e a segnare 2 mete, giocando come centro.

 

Atleta anch’esso del Randwick, con i quali ha disputato 134 gare, Gary, prima di approdare ai Wallabies, ha seguito la solita trafila delle nazionali minori, ottenendo 5 caps con gli Australian Schoolboys e 2 con la under21.

 

Con la prima squadra ha debuttato il 14 agosto 1982 contro la Nuova Zelanda, perdendo 23 a 16.

 

Nello stesso anno, e in quello successivo, Gary ha disputato altre tre gare, una vittoria ancora contro gli All Blacks a Wellington (19 a 16), un pareggio contro la Francia a Clermont Ferrand (15 a 15) e una sconfitta sempre con i galletti a Parigi (16 a 6). Ogni volta Gary ha giocate assieme al fratello Mark.

 

A quel punto “il piccolo Ella” è praticamente scomparso dalle scene, per tornare, però, cinque anni più tardi a giocare contro l’Inghilterra a giugno e contro la Nuova Zelanda a luglio, gara quest’ultima che ha portato a termine la sua carriera a livello internazionale.

 

La sua storia da allenatore è iniziata nel 1991, con il Randwick, squadra nella quale è tornato nel 2008, e dove allena tutt’ora, dopo avere cambiato più volte panchina, arrivando sino a quella del Leinster, nel 2003.

 

Una curiosità: non c’è stata una sola gara ufficiale in cui i tre fratelli erano tutti contemporaneamente in campo. Mark ha giocato sia con Glen sia con Gary, ma questi ultimi non hanno mai condiviso il terreno di gioco.

 

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