Nigel Redman

L’amore per il rugby

Proseguiamo la conoscenza delle seconde linee inglesi degli anni ’80 e ’90, con il campione del Bath Nigel Redman, un atleta che ha avuto come principale punto di forza un grande amore per il rugby, sia a livello di club sia sulla scena internazionale.

 

Nato a Cardiff da genitori inglesi, il 16 agosto 1964, Nigel ha iniziato a giocare a 15 anni nel Weston Super-Mare RFC.

Nel 1983 Ollie, com’era stato soprannominato nel Weston per distinguerlo da un altro Redman, è stato acquistato dal Bath, con lo scopo di aggiungerlo ad una lista di ruggers veramente eccezionali. Il 1 ottobre dello stesso anno è la data in cui ha esordito in seconda linea per il suo nuovo club, giocando, e perdendo 25 a 16, contro Abevaron. His first outing was something of a baptism of fire against Welsh international Allan Martin.La sua prima uscita è stata una sorta di battesimo del fuoco, in quanto ha dovuto affrontare il forte nazionale gallese Allan Martin.

 

Nel frattempo Nigel aveva cominciato anche la scalata verso la nazionale maggiore, compiendo un gradino alla volta, giocando prima con gli England Colts e poi nella Under23, dov’era stato capitano.

 

Con il XV della Rosa, il seconda linea ha goduto di una carriera lunghissima, anche se spesso gli allenatori si sono dimenticati d’inserire il suo nome nella lista dei convocati. Infatti, le venti presenze di Ollie, le troviamo spalmate in oltre tredici anni, a partire dal debutto, avvenuto a soli 20 anni, contro l’Australia a Twickenham, datato 3 novembre 1984.

Quella Inghilterra è stata probabilmente la squadra più debole incontrata dai Wallabies durante il loro tour, sfociato in un esaltante Grande Slam, e la partita in questione, nonostante il primo tempo si fosse concluso sul 3 a 3, è terminata con un secco 19 a 3 per i gialli.

 

Nigel ha quindi dovuto aspettare fino al 1986 per ottenere il suo secondo cap, quando è entrato in campo per una sostituzione contro la Scozia, prima di giocare cinque partite della stagione 1987, di cui due nel Cinque nazioni e tre nella neonata Coppa del Mondo.

 

Ai mondiali, Redman ha dato il cambio generazionale a Steve Bainbridge e si è trovato di fronte ancora l’Australia, contro la quale l’Inghilterra ha avuto una prestazione lodevole, nonostante la sconfitta per 19 a 6. Quindi ha affrontato il Giappone (60 a 7), segnando la sua unica meta internazionale.

La terza presenza è stata nella disastrosa gara contro il Galles a Brisbane, finita 16 a 3 per i Dragoni.

 

A partire dal 1988, quando in seconda linea si è affermato il binomio Paul Ackford e Wade Dooley, le apparizioni di Nigel in maglia bianca sono tornate scarse: due gare nella tournée argentina del 1990 ed una con Fiji nel 1991.

Tuttavia, quello stesso anno, ha fatto parte della squadra che ha partecipato alla Coppa del Mondo in Inghilterra, giocando contro l’Italia (36 a 6) e gli Stati Uniti (37 a 9).

 

Il cap successivo ha visto, probabilmente, il suo miglior risultato internazionale: una bella vittoria per 15 a 9 contro la Nuova Zelanda, nel 1993.

 

Dopo il ritiro di Dooley, finalmente Nigel ha avuto maggiori occasioni di entrare in campo.

Nel 1994, infatti, ha disputato quattro partite, un paio durante il Cinque Nazioni, fra le quali spicca il 18 a 14 rimediato a Parigi, e due nel tour in Sudafrica.

Il primo match con gli Springboks, a Pretoria, è terminato con una vittoria dei bianchi, 32 a 15.

Il secondo, giocato a Città del Capo e perso 27 a 9, sembrava dovesse essere la sua ultima apparizione, ma nel 1997, “Big Nige” ha goduto di una sorta di rinascita che l’ha portato a disputare ancora in un paio di gare.

 

Infatti, si è guadagnato la chiamata per il tour dell’Inghilterra in Argentina e, dopo il primo test, è stato convocato anche a giocare in Sudafrica, come sostituto, dai British and Irish Lions.

Con i rossi Nigel ha avuto l’onore, giustamente meritato, di indossare pure la fascia di capitano nella gara infrasettimanale contro Northern Free State, vincendo 52 a 30.

 

Redman ha infine concluso la sua lunga carriera il 12 luglio 1997, a Sydney, contro l’Australia (6 a 25), lo stesso team col quale aveva debuttato nel lontano 1984.

 

Nel 1999, esattamente il 7 marzo, Ollie ha giocato anche la sua ultima partita con il Bath, contro Newcastle, lasciando il team dopo 349 caps, 34 mete marcate e 146 punti

Negli ultimi anni, Redman ha guidato15 May 2008 per 3 anni la nazionale inglese Under 19, quindi, nella stagione 2007/2008, quando le rappresentative nazionali sono state modificate da U19 e U21 a U18 e U20, è diventato Head Coach di quest’ultima, portandola subito a vincere un Grande Slam nel Cinque Nazioni di categoria.

Al termine dell’avventura, esattamente il 15 maggio 2008, Nigel ha accettato la carica di Elite Coach Development Manager, presso l’Accademia Nazionale, sotto la supervisione di Kevin Bowring. L’incarico, però, è stato assunto solo il 1 luglio, in quanto ha dovuto guidare il team al Campionato del Mondo Under 20, che si è svolto in Galles a giugno.

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