Philippe Sella

Il ragazzo delle meraviglie

Il rugby francese è un vecchietto molto arzillo che ha più di 100 anni e che porta sulle spalle un sacco pieno di storia e tradizione. I transalpini non hanno mai vinto un mondiale, questo è vero, ma con 2 secondi, 1 terzo e 2 quarti posti in 6 partecipazioni e con 24 vittorie nel Cinque-Sei Nazioni, fra le quali 8 Grandi Slam, per quanto riguarda la palla ovale sono considerati a tutti gli effetti dei leader e, in quanto tali, non possono che essere tanti i campioni cui questa terra ha dato i natali. Fra essi uno dei migliori è certamente Philippe Sella.

 

Questo grande atleta è nato il 14 febbraio 1962 a Tonneins e ha iniziato a giocare nella squadra dilettantistica di Agen. Dal giorno in cui ha indossato la prima volta la maglia blu, il 31 ottobre del 1982, a quello in cui l’ha dimessa, il 22 giugno 1995, ha accumulato 111 caps, che in quel momento era il numero più elevato della storia. Il gioco di questo centro si basava sulla solidità in difesa e sulla letale capacità di finitura, che lo ha portato a segnare 36 mete, diventando così il secondo marcatore della Francia di tutti i tempi dietro Serge Blanco. Con 50 apparizioni nel Cinque Nazioni poi, ha stabilito pure il record francese di presenze nel torneo, stessi caps di Rory Underwoord e secondo solo all’irlandese Mike Gibson che di gare ne ha giocate 56.

Assieme a Serge Blanco, Pierre Berbizier, Didier Cambererbero, Frank Mesnel e Laurent Rodriguez, Philippe Sella ha contribuito a rendere la Francia la prima potenza rugbistica in Europa nel corso degli anni 80, nonché l’unica squadra in grado di giocare alla pari con Nuova Zelanda e Australia.

 

Ad essere sinceri l’esordio in nazionale, contro la Romania a Bucarest, non è stato molto felice per Philippe, in quanto la Francia ha perso la partita 13 a 9 e lui ha trascorso la notte in ospedale con una commozione cerebrale. Nelle due uscite successive però, Sella ha avuto maggiore successo, essendosi trattato di una vittoria per 2 a 0 nella serie contro l’Argentina. Nella seconda gara poi, sono arrivate anche le sue due prime mete in nazionale.

 

Il 1983 è stato l’anno del suo debutto nel Cinque Nazioni, durante il quale ha disputato tutte e quattro le partite, marcando subito una meta nella prima gara contro l’Inghilterra a Twickenham. La partita è stata vinta 19 a 15 e la Francia ha battuto successivamente anche la Scozia con lo stesso punteggio. Tuttavia, le loro ambizioni di Grande Slam si sono schiantate contro gli irlandesi, campioni del 1982, che hanno sconfitto i galletti 22 a 16 a Dublino.

Il match contro il Galles, infine, si è rivelato di fondamentale importanza per entrambe le squadre. L’Irlanda aveva perso a Cardiff, mentre i Francesi sono stati in grado di vincere il loro incontro 16 a 9, arrivando così primi nel campionato a pari merito con i verdi.

Più avanti nel corso dell’anno, Philippe ha giocato in entrambe le sfide di una vittoriosa serie di test contro gli australiani in tour nel suo Paese. I Blues hanno vinto 15 a 6 a Parigi dopo che il primo incontro a Clermont-Ferrand era finito 15 a 15.

 

Nel 1984 la Francia ha vinto ancora tre partite nel Cinque Nazioni, con Philippe che è andato in meta contro Irlanda, Galles e Inghilterra. Sorprendente la vittoria francese contro il Galles: la prima a Cardiff dal 1968. Philippe e compagni si sono recati quindi a Murrayfield in cerca del Grande Slam, ma questo è stato negato loro da una squadra scozzese pragmatica che ha vinto 21 a 12.

 

La stagione successiva ha visto invece una Francia imbattuta per tutto il Cinque Nazioni, ma due pareggi hanno fatto sì che l’Irlanda, cucchiaio di legno nel 1984, si laureasse campione per la terza volta in quattro stagioni.

 

Nel 1986 Philippe ha goduto di uno dei migliori Cinque Nazioni della sua carriera, andando a punti in ogni gara: solo quattro giocatori vi sono riusciti. La prima meta è stata marcata nella partita persa contro la Scozia 18 a 17, quando è stato lanciato da Serge Blanco, mentre la seconda, contro l’Irlanda, ha visto la palla muoversi da un lato del campo all’altro passando attraverso non meno di 21 paia di mani prima che Sella finalmente, dopo 65 secondi, corresse oltre la linea. Il Galles poi è stato sconfitto 23 a 15, con Philippe che ha mostrato la sua enorme forza trascinandosi dietro diversi difensori oltre la linea di meta. Il suo personale trionfo è stato completato contro l’Inghilterra, con un movimento tipicamente francese che è iniziato nella propria metà campo. Sella ha ricevuto le congratulazioni dalla sua squadra, mentre il commentatore Nigel Starmer Smith ha dichiarato che la sua realizzazione è stato "Il migliore tributo per il più eccellente giocatore del campionato".

 

Philippe ha avuto poco tempo per riposare, in quanto ha dovuto affrontare subito altri impegni internazionali, nei quali ha segnato altre quattro mete portando così il suo tabellino personale a otto nell’arco dell’anno.

Il tour estivo nel Sud ha visto tre sconfitte contro l’Argentina, l’Australia e la Nuova Zelanda, ma la Francia si è rifatta in autunno sugli All Blacks quando ha vinto 16 a 3 a Nantes.

 

Il 1987 è stato un grande anno per la Francia e Philippe Sella in particolare. Il Cinque Nazioni è stato vinto conquistando il Grande Slam, con quattro gare molto combattute, tutte terminate con gap di soli sette punti e anche meno.

Dopo la gara d’apertura, vinta 16 a 9 contro il Galles, Philippe ha avuto il piacere di segnare la sua terza meta all’Inghilterra in una gara vinta 19 a 15 a Twickenham, quando ha intercettato un passaggio tra il mediano di mischia Richard Hill e Rob Andrew, ed è sprintato verso la linea di meta vanamente rincorso da Mike Harrison e Marcus Rose Erlaier.

Ma il culmine del campionato è stata l’epica battaglia in cui la Francia ha battuto la Scozia a Parigi 28 a 22, una gara che ha visto sei mete in totale, comprese le tre di Bonneval.

Il Grande Slam è stato sigillato con un 19 a 13 contro l’Irlanda a Dublino, un’altra partita in cui la Francia è stata costretta a rimontare per vincere.

 

Nonostante i galletti fossero ormai diventati i migliori in Europa, quel anno è mancata loro la zampata necessaria per vincere il primo Campionato del Mondo.

La Francia aveva iniziato il torneo pareggiando 20 a 20 contro i temibili rivali scozzesi, dove Philippe ha pesato sul risultato con una meta. A dire il vero la Scozia avrebbe potuto anche vincere la gara nei minuti finali, ma il solitamente affidabile Gavin Hastings ha sbagliato un penalty che poi sarebbe costato loro caro. I Blues, infatti, hanno in seguito sconfitto la Romania e lo Zimbabwe con risultati dai margini molto ampi (rispettivamente 55 a 12 e 70 a 12), concedendosi il diritto di essere i primi nel girone per una differenza punti superiore che si sarebbe rivelata fondamentale. In effetti, il quarto di finale per la Francia è stato abbastanza semplice, avendo incontrato e battuto con facilità Fiji, mentre gli scozzesi hanno dovuto affrontare la Nuova Zelanda.

Per le semifinali il loro avversario era l’Australia, una squadra che, oltre ad essere piena di stelle, godeva del vantaggio di giocare in casa. La Francia ha vinto un match epico a Sydney 30 a 24, con Philippe che ha marcato una delle tre mete della sua nazionale, assieme a Pierre Berbizier e Serge Blanco. I Wallabies hanno risposto con le mete di David Campese e David Codey, ma quello è stato il giorno della Francia.

In finale hanno incontrato la Nuova Zelanda, una squadra superba che aveva viaggiato per tutto il mondiale come uno schiacciasassi e che voleva vendicare la sconfitta subita a Nantes nel 1986. Gli All Blacks hanno dominato la partita e alla fine hanno vinto comodamente 29 a 9, anche se la Francia, in quella gara non all’altezza della situazione, aveva superato tutte le aspettative arrivando così lontano.

Philippe ha infine chiuso quella estenuante stagione con una vittoria sulla Romania 49 a 3, ad Agen.

 

Nel 1988 alla Francia è mancata la stessa brillantezza dell’anno prima, ma sono stati ancora abbastanza bravi da negare al Galles il Grande Slam andando a vincere a Cardiff 10 a 9; un risultato che ha visto entrambe le squadre finire appaiate al primo posto del Cinque Nazioni.

È stato in quel torneo, nella stretta vittoria sull’Inghilterra a Parigi, che Philippe ha duellato per la prima volta con una certo Will Carling, dando così inizio ad una grande rivalità che spesso ha visto l’inglese uscire vincitore.

La Francia, in seguito, ha incontrato quattro volte l’Argentina per i test match, sia in casa sia in trasferta, vincendo tre volte.

 

Il campionato 1989 ha visto di nuovo incrementare il palmares della Francia con la vittoria del torneo, ma la partita persa per 11 a 0 a Twickenham è stata la prima sconfitta contro "les rosbifs" dal 1982, nonché l’inizio di una serie nera che sarebbe durata sino al 1995.

In estate la Francia ha perso due volte con la Nuova Zelanda in tour e poi ha incontrato l’Australia, in casa in autunno. La serie è finita 1 a 1 grazie a Sella e a Frank Mesnel da un lato e a Tim Horan e Jason Little dall’altro.

 

La stagione 1990 è stata insolitamente povera per la Francia, che ha subito due pesanti sconfitte da inglesi e scozzesi. Contro l’Irlanda poi, Philippe ha dovuto anche giocare come estremo quando Serge Blanco è stato costretto ad uscire dopo una collisione.

Gli Australiani sono stati nuovamente gli avversari dei galletti in estate, in una serie di tre gare vinta 2 a 1 dai Wallabies, che ha visto entrambe le compagini mettere in campo violenza e abilità in dosi uguali.

 

Nel 1991 la Francia era fiduciosa di poter ripetere la loro performance del 1987, pensando di vincere il Grande Slam e di fare bene nella Coppa del mondo.

Per l’indignazione francese invece, la partita in Inghilterra, persa 21 a 19, ha chiuso le loro ambizioni, nel Cinque Nazioni.

Nel mondiale poi, i Blues hanno incontrato di nuovo i bianchi nei quarti di finale, a Parigi, in una gara in cui la violenza l’ha fatta da padrona e che ha visto anche Philippe mandare Rob Andrew al tappeto. La partita è finita 19 a 10 per la squadra di Carling.

 

Anche il 1992 è stato un anno in cui la Francia ha giocato sotto il loro abituale standard; ancora una volta sono stati umiliati dall’Inghilterra che è andata a vincere 31 a 13 a Parigi.

 

L’anno successivo i galletti sono tornati a vincere il Cinque Nazioni, con l’unico neo della sfortunata sconfitta 16 a 15 in Inghilterra. Inoltre, sono riusciti a sconfiggere il Sud Africa in due test macth e a pareggiare 1 a 1 la serie con l’Australia.

 

La stagione 1994 è stata caratterizzata da alti e bassi sia per la Francia che per Sella. Le sconfitte contro Inghilterra e Galles hanno impedito loro di ripetersi nel Cinque Nazioni, con Philippe che ha segnato una meta a Cardiff, ma che con un suo errore ne ha concessa anche una al gallese Nigel Walker.

I Blues hanno poi subito la vergogna di essere sconfitti 18 a 16 dal Canada, a Nepean.

Ecco perché pensavano che avrebbero fatto una gran brutta figura quando hanno attraversato il pianeta per andare in tournée in Nuova Zelanda. Alla fine però hanno sbalordito tutti, vincendo entrambe le prove della serie. Nella prima gara Philippe e Emile Ntamack hanno intagliato buchi nella maglia difensiva dei tuttineri, portando i blu a vincere 22 a 8; mentre nella seconda lui e Thierry Lacroix hanno tenuto bene le ondate di attacchi neozelandesi, riuscendo a condurre in porto uno storico 23 a 20. La vittoria nella serie è stata la prima per la Francia contro la Nuova Zelanda e probabilmente il loro miglior risultato dai tempi del Grande Slam del 1987.

 

Nel 1995 la Francia ha perso contro l’Inghilterra e la Scozia, quest’ultima è stata la loro prima sconfitta a Parigi con gli Highlanders dal 1969.

Tuttavia, la Francia si è rifatta nella Coppa del mondo, riuscendo quasi nell’impresa di vincere contro i padroni di casa del Sud Africa nella semifinale di Durban. Solo le terribili condizioni atmosferiche hanno impedito hai galletti di sfruttare il loro gioco in velocità. Il risultato finale è stato di 16 a 15 per gli Springboks.

L’ultima partita con la maglia della nazionale di Philippe Sella è stata la sfida per il terzo-quarto posto contro l’Inghilterra, il 22 giugno a Pretoria, dove si è preso la rivincita contro Carling e soci vincendo 19 a 9, dopo otto sconfitte consecutive dal 1989.

 

Terminata la Coppa del Mondo, Philippe è entrato nella squadra dei Saracens, nella Premiership Inglese (al momento della firma si è presentato ai cameramen vestito a festa, con tanto di bombetta in testa.) dove ha giocato fino al 1998.

Da notare che proprio quell’ultimo anno ha segnato la meta di apertura nella finale della Tetley Bitter’s Cup giocata contro i Wasps, ponendo il suo marchio sulla conquista del titolo da parte dei saraceni.

 

Nel 1999 Sella è stato introdotto nella Rugby’s Hall of Fame e selezionato anche per la migliore squadra di tutti i tempi del Cinque Nazioni.

 

Giada

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