Steve Fenwick – Un centro magico

Atleta dotato di un’ottima visione di gioco, di grande capacità nel distribuire la palla e di un calcio preciso, nel 1980 Steve Fenwick ha battuto il record di presenze in nazionale, per quanto riguarda un centro gallese, che apparteneva al mitico Arthur Gould sin dal lontano 1897.

Quando Steve Fenwick si è ritirato, all’inizio degli anni ’80, con i suoi 30 caps aveva battuto il record di presenze di un centro gallese in nazionale. Tale record era vecchio di 83 anni e apparteneva a Arthur “Monkey” Gould sin dal lontano 1897: questo la dice lunga sulla costanza e l’impegno di questo atleta del Bridgend RFC.
Probabilmente Fenwick non aveva nelle gambe un grande ritmo o devastanti cambi di traiettoria, ma la sua visione di gioco e la capacità di distribuzione dell’ovale hanno più che compensato le sue carenze in fase di corsa. Il modo in cui calciava, poi, non avrebbe mai vinto il premio per lo stile, ma è stato senza dubbio molto efficace e determinante.

Nato il 23 luglio 1951 a Caerphilly, piccola cittadina nel sud del Galles, Steven Paul Fenwick ha fatto il suo esordio internazionale contro i francesi a Parigi, il 18 gennaio 1975, mettendosi subito in mostra marcando una meta dopo soli cinque minuti e terminando la gara con 9 punti sul proprio tabellino (25 a 10 il risultato finale).
Ha quindi continuato a giocare con regolarità, diventando un titolare inamovibile della squadra che quell’anno ha vinto il Cinque Nazioni, mancando lo Slam solo a causa della sconfitta di Murrayfield.

L’obiettivo delle quattro vittorie su quattro è stato invece centrato la stagione successiva.

La capacità di Steve di marcare mete e l’abilità nei calci gli sono valsi un posto nel tour del 1977 dei British Lions in Nuova Zelanda, in cui lui ha giocato tutte e quattro i test match. Purtroppo si è trattato di una tournée deludente, soprattutto per quanto riguarda i trequarti, che non sono mai stati in grado di tramutare in punti il grosso lavoro svolto dagli avanti. Steve è stato ottimo per quanto riguarda la difesa, ma non nel gioco d’attacco e la diga degli All Blacks ha retto alla perfezione.

Tornato in patria, Fenwick ha formato una formidabile coppia di centri con Ray Gravell che, nel 1978, ha condotto i Dragoni alla conquista di un altro Grande Slam.

Nel 1979 i rossi hanno vinto ancora il torneo, e nell’arco della stagione Steve ha ottenuto un totale di 38 punti. Un anno dopo, invece, è stato eletto capitano del Galles nella partita del centenario contro gli All Blacks, perdendo però 3 a 23.

Sempre nel ’79 il Bridgent ha vinto per la prima volta il campionato, sconfiggendo in finale il Pontypridd 18 a 12. Il club si è ripetuto anche l’anno successivo, questa volta battendo in finale 15 a 9 lo Swansea.

Il 15 marzo 1980, a Lansdowne Road, Steve ha battuto il record di presenze in nazionale di Gould per quanto riguarda un centro, mentre la sua ultima apparizione è arrivata il 7 febbraio 1982, perdendo con la Scozia 6 a 15.

A quel punto, con la squadra Gallese che ha cominciato a dividersi e a perdere colpi, Steve Fenwick ha deciso di passare al rugby a 13. In quella disciplina ha giocato per i Blue Dragons di Cardiff, guadagnando caps anche con la nazionale e conseguendo numerosi record di punti.

Conclusa l’avventura con il rugby, Steve si è messo in affari con un altro ex giocatore del Galles e dei Lions, Tom David, il quale, come lui, aveva cambiato per il campionato a 13.

Oggi Fenwick lavora come rappresentante di una società di materiale elettrico.

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