Dal Gazzettino (05.10.2008)

Duello in vista per la Presidenza del CIV – Super 12 o super 6

A livello triveneto Giacomo Lorello del Petrarca Junior lancia la sfida a Roberto Bortolato per la presidenza del Civ (Comitato interregionale delle Venezie). Le elezioni si terranno il 18 ottobre a Jesolo. A livello italiano il consiglio federale fa sua la proposta del settore tecnico Fir per dire addio al campionato a girone unico. Il Super 10, già dalla prossima stagione se si riuscirà nell’intento, diventerà Super 12 diviso in 2 gironi da 6 squadre che qualificano le prime 3 per la poule scudetto (il vero torneo per l’assegnazione del titolo) e le ultime 3 per la poule salvezza. Sono queste le principali novità "politiche" emerse dal week-end rugbistico, insieme al salvataggio della Lire fino al termine dei suoi impegni con gli sponsor (di fatto fino a fine stagione).

 

DUELLO PER IL CIV

A differenza che a livello nazionale, dove Giancarlo Dondi è stato candidato unico, in Veneto per le elezioni federali ci sarà competizione. L’ex mediano di mischia del Petrarca anni ’70 Lorello contenderà lapoltrona a Bortolato, che corre per il terzo mandato. «Non è una candidatura contro, ma di servizio – spiega il presidente del Carrera Padova Fulvio Lorigiola – Il Civ serve a lavorare sul rugby di base e il Petrarca ha da sempre uno dei vivai più importanti. Lorello lo presiede da anni e ha deciso di mettere a disposizione del Veneto tale esperienza. In linea, e non in contrasto, con le scelte della Fir. Se il rugby veneto vorrà utilizzarla bene, altrimenti continuerà Bortolato, che è comunque una brava persona». Con Lorello, oltre al Petrarca, c’è già il Benetton. E con loro ci sarebbero club di Vicenza, Verona e Padova. Con l’attuale presidente del Civ ci sono invece i club controllati dal tessitore Tullio Rosolen e probabilmente Rovigo. Bortolato sembra favorito e ha la benedizione di Dondi: «Lo ritengo uno dei migliori presidenti in Italia. Il Civ è l’unico comitato a fare attività con finanziamenti extra Fir. Non vedo perchè bisogna cambiare le cose che vanno bene. Ma la gente è libera di fare quel che vuole, decideranno le società».

 

SUPER 12 O SUPER 6?

Dondi poi giudica la nuova formula del torneo, proposta dalla commissione tecnica della Fir. «Sarebbe un campionato più duro, dove ogni partita conta – spiega – Sarebbe più funzionale a trovare accordi finanziari con i club per liberare i 40-50 giocatori di interesse nazionale per gli impegni dell’Italia. L’idea è infatti di trovare con loro un accordo come quello fra federazione e Premiership inglese. Infine una formula del genere può essere utile in caso di nascita delle selezioni, ipotesi ancora tutta da valutare insieme ai club, perchè non è detto che la Heineken le accetti».

 

Un torneo italiano così strutturato tornerà all’antico (gironi e poule esistevano fino al 2001) e sarà spezzato in due. La fase di qualificazione prima del Sei Nazioni, le poule scudetto e salvezza dopo. La poule scudetto di fatto sarà il vero campionato. Un Super 6 che raggrupperà le migliori (oggi sarebbero Treviso, Calvisano, Viadana, Padova, Parma e un’outsider). Solo qui vedremo partite con il risultato sempre in bilico, nella fase precedente il divario fra le più forti e le altre si amplierà. A meno che l’accordo Fir-club per dare i giocatori alla nazionale non privi le squadre migliori dei big durante il girone di qualificazione, allora forse potrebbe esserci più equilibrio anche lì.

Ivan Malfatto

 

 

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