Dal Gzazzettino del 06 aprile 2010

Impresa Rovigo: 5 mete al Benetton. Non accadeva da vent’anni – Zatta: «Una battuta d’arresto ci può stare» – Il Casinò ha iniziato la rincorsa verso la salvezza – Da vent’anni e 466 partite Treviso non subiva 5 mete – «Le parole di Casellato su Treviso? Non meritano considerazione» – IL FUTURO DELLA RUGBY ROVIGO

Impresa Rovigo: 5 mete al Benetton. Non accadeva da vent’anni

Impresa da annali per la FemiCz Rovigo nel derby vinto 34-28 (5 mete a
4) sabato contro il Benetton Treviso, 4. giornata di ritorno del Super
10. Un derby che dopo 122 puntate potrebbe essere l’ultimo con
l’ingresso del Benetton in Celtic League. Da vent’anni e 466 partite,
infatti, il Treviso non subiva cinque mete in una partita di
campionato. Il precedente risale all’11 marzo 1990, quando all’8.
giornata di ritorno la Scavolini L’Aquila ha battuto il Benetton per
42-19. In quell’occasione le mete subite sono state addirittura sei
(Molina 2, Mascioletti, Pietrosanti, Botica e Bottachiari) contro le
due segnate (Russo, Green). Le marcature dell’impresa rodigina sono
state siglate da Luke Mahoney, Andrea Pratichetti, Shalk Van der
Merwe, Alejandro Abadie e Pablo Calanchini. Per trovare cinque mete
dei rossoblu al Treviso bisogna invece risalire al campionato 1978/79,
vittoria trevigiana 33-30, mete rodigine di Dirk Naudè 2, Alessandro
Zanella, Nino Rossi e Doriano Masiero.
     Ivan Malfatto
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RUGBY BENETTON

Cinque mete subite, non accadeva da 20 anni
Zatta: «Una battuta d’arresto ci può stare»

Perdendo a Rovigo il Benetton rugby ha conosciuto la sua quinta
sconfitta stagionale in campionato, oltretutto ha subìto 5 mete, cosa
che negli ultimi vent’anni non era mai accaduta.
     Battute d’arresto con 3 o 4 mete al passivo erano arrivate anche
in tempi recenti, basti pensare a quella casalinga d’inizio gennaio
contro il Consiag Prato, ma per trovare una sconfitta con più di 4
mete al passivo bisogna risalire addirittura a 20 anni e 23 giorni
prima, cioè all’11 marzo 1990 quando il Benetton venne battuto
all’Aquila 42-19 e in quella occasione subì 6 mete. Da quel giorno,
466 gare giocate con al massimo 4 mete al passivo, tutto questo fino a
sabato scorso a Rovigo nella cui partita Treviso ne ha subìte 5.
     Una sconfitta che oltretutto allontana il Viadana, capolista
solitario: ora il divario con i mantovani è salito a 4 lunghezze e tra
una decina di giorni a Monigo si giocherà lo scontro diretto. “Per
questa stagione la società si è posta degli obiettivi a breve, medio e
lungo termine – sostiene il presidente del Benetton, Amerino Zatta – i
primi due sono stati raggiunti con la conquista della Super Coppa e
della coppa Italia, il prossimo obiettivo è quello di arrivare alla
finale scudetto. Ovviamente non sono felice per la sconfitta di Rovigo
e per le 5 mete subìte, ma in una stagione così lunga può anche starci
che arrivi qualche battuta d’arresto, d’altra parte non si può essere
sempre al massimo. A Rovigo abbiamo giocato un buon primo tempo, poi
nella ripresa abbiamo vanificato tutto. Ripeto, in una stagione con
varie pianificazioni ci può anche stare una sconfitta come quella di
sabato”.
     Quindi nessuna preoccupazione per il prosieguo del campionato?
     “Sono molto orgoglioso del gruppo di giocatori e dello staff di
cui posso disporre perché formato da persone capaci, competenti e
professionali, pertanto sono assolutamente fiducioso per il resto
della stagione”.
     Presidente, in merito ad alcune dichiarazioni di sponda rodigina
cosa risponde?
     “Se parliamo delle opinioni espresse da Casellato, per quanto mi
riguarda non meritano neppure di essere prese in considerazione.
Ognuno di noi ha dei valori e come tale viene valutato”.
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Michele Salin

 RUGBY SUPER10. Il successo ottenuto sabato sul Petrarca rilancia la
formazione di Canale

Il Casinò ha iniziato la rincorsa verso la salvezza

Ripresentatosi sabato sul campo di casa per la tredicesima di
campionato, a quasi tre mesi dal precedente incontro interno del 10
gennaio contro Mps Viadana quando perse salvando ampiamente la faccia,
il Casinò di Venezia ottiene finalmente un meritato successo contro il
Petrarca Padova per 24 a 19, dopo essere stato in vantaggio nel primo
tempo per 18 a 3. Sull’ incompiuta rimonta patavina il giocatore
Massimiliano Perziano ha qualcosa da dire a fine gara. «Sì dovevamo
gestire meglio la fase finale per conservare un maggiore margine di
sicurezza, ma ci siamo un po’ persi in iniziative isolate, contrarie
ai piani di gioco stabiliti dal nostro allenatore» dice Maci, che a
parte questo appunto rivolta alla sua squadra esprime grande
soffisfazione. «Personalmente non ho avuto molti palloni giocabili in
attacco ma nel complesso sono davvero contento per una vittoria tanto
meritata e tanto voluta».
     Lo stesso tecnico petrarchino Pasquale Presutti ammette la
superiorità del Casinò di Venezia durante l’intero svolgimento
dell’incontro. «Bravi davvero, soprattutto nel primo tempo hanno
comandato solo loro in campo – dice Presutti – per noi la scusante
delle monori motivazioni rispetto al nostro avversario non vale,
perchè se è vero che loro lottano per la salvezza, noi siamo in corsa
per il quarto posto e l’accesso alle fasi finali. Ma sabato abbiamo
sbagliato tutto o quasi».
     Una vittoria che da sola non fa primavera in casa del
VeneziaMestre, che in classifica rimane all’ultimo posto distanziato
di una sola lunghezza dal diretto avversario Plusvalore Gran Parma,
capace nella stessa giornata di vincere il derby cittadino contro
Banca di Parma. La squadra di Alejandro Canale è dunque chiamata a
ripetersi a partire da sabato prossimo quando affronterà in trasferta
L’Aquila in un match davvero difficile ma non impossibile, per una
squadra che ha ritrovato un buon Davide Duca in cabina di regia e un
giovane dalla belle promesse come Joe Van Niekerk nella linea veloce,
senza dimenticare l’altro giovane Niccolò Fadalti già convocato con la
Nazionale di Rugby a sette giocatori. Un apporto di forze fresche che
va ad aggiungersi a quello prezioso di giocatori più esperti come
Scott Palmer in grande evidenza (anche con un meta) nella gara contro
il Petrarca.
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Da vent’anni e 466 partite Treviso non subiva 5 mete

IL DERBY DELLE POLEMICHE

FemiCz, un’impresa da annali

Da 466 partite Treviso non subiva 5 mete e Rovigo non gliele segnava
dai tempi di Naudè

 Da parecchi anni le vittorie dei rossoblù sul Benetton Treviso sono
piuttosto rare (4 negli ultimi 15 campionati) e ancora meno sono state
le volte che il Rovigo ha segnato cinque mete ai trevigiani, come è
accaduto sabato scorso (34-28). L’ultima risale addirittura al
campionato 1978/79, più di trent’anni fa, quando la squadra rodigina,
già con lo scudetto matematicamente vinto, perse a Treviso per 33 a
30, andando in meta con Alessandro Zanella, Rossi, Masiero e due volte
con Naudè. Per inciso la vittoria sul Treviso con lo scarto più alto è
del 1973/74 quando il Rovigo si impose al Battaglini 34 a 6.
     Tra l’altro il Benetton Treviso non subiva 5 mete da 466
partite. Esattamente dall’11 marzo 1990, l’Aquila-Treviso 42-19 quando
furono addirittura sei (Molina 2, Mascioletti, Pietrosanti, Botica,
Bottachiari). Vent’anni dopo c’è riuscito il Rovigo. Per cui l’impresa
della Femi Cz ha più di un motivo per essere ricordata.
     Il maggior numero di punti segnati dal Rovigo contro il Treviso
è legato invece a una sconfitta, 38 a 43 al Battaglini nella stagione
2003/04, sempre il 3 aprile, per coincidenza.
     La vittoria sui campioni d’Italia ha avuto un sapore particolare
per Umberto Casellato che da allenatore è riuscito a battere per la
prima volta la sua ex squadra. “In precedenza avevo ottenuto un
pareggio a Treviso quando allenavo il Venezia – racconta il tecnico
rossoblù – Poi c’erano state alcune sconfitte di misura, come quella
dell’andata. Quella di sabato, però, è stata una vittoria su tutti i
fronti, senza nessuna discussione. Li abbiamo battuti sul gioco e
sulla determinazione”.
     Ieri mattina la squadra rossoblù si è allenata e poi, assieme a
mogli, fidanzate e famiglie, i giocatori hanno organizzato una
grigliata nella “casetta” del club Milani. Un modo per rafforzare lo
spirito del gruppo e per festeggiare il terzo posto solitario.
     Oggi, intanto, si avranno informazioni più precise sulle
condizioni di Travagli che negli ultimi minuti del match con il
Benetton Treviso ha riportato una ipertensione del ginocchio. La
risonanza magnetica dovrebbe fornire la diagnosi precisa, ma il danno
all’articolazione non dovrebbe essere troppo serio, anche se il suo
impiego sabato prossimo a Viadana sembra quasi certamente da
escludere. Anche Immelman si sottoporrà ad un esame radiografico per
valutare il recupero della caviglia infortunata, ma per vederlo in
campo sarà necessario attendere la partita casalinga con il Gran
Parma. Tutto a posto, invece, per De Marchi, uscito anzitempo sabato
scorso per un affaticamento.
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«Le parole di Casellato su Treviso?
Non meritano considerazione»

Il derby di rugby tra Rovigo e Treviso continua anche dopo Pasqua.
Nella polemica fra i protagonisti, in questo caso il presidente del
Benetton Amerino Zatta (nella foto) e l’allenatore del Rovigo Umberto
Casellato. Un po’ come era successo sempre fra Casellato e Pasquale
Presutti dopo Petrarca-Rovigo. «Li abbiamo battuti sul gioco – ha
affermato il tecnico rodigino nel dopo partita, festeggiando la prima
vittoria da allenatore contro la sua ex squadra indossado la maglia
rossoblu – Per fortuna loro ci sono drive e touche: Benetton non sa
giocare a rugby e infatti all’estero prende 50 punti». Ieri la
risposta del presidente trevigiano: «Le opinioni espresse da Umberto
Casellato per quanto mi riguarda non meritano neppure di essere prese
in considerazione. Ognuno di noi ha dei valori e come tale viene
valutato».
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IL FUTURO DELLA RUGBY ROVIGO

Semiprofessionismo e Celtic
due strade che possono unirsi

Settimana decisiva per il futuro del rugby italiano. Oggi i dirigenti
dei club di Super 10 che non andranno in Celtic League fissaranno una
data per incontrarsi e discutere una strategia comune. Venerdì e
sabato il consiglio federale dovrebbe far luce sul funzionamento del
prossimo campionato 2010/2011 dopo l’ingresso di Aironi e Treviso in
Celtic League. Entrambi si terranno a Parma.
     “L’incertezza regna sovrana” dice la presidente della Femi Cz
Rovigo Susanna Vecchi. Poche parole che sintetizzano lo stato d’animo
del club rossoblù in attesa di capire che cosa ne sarà di una delle
squadre che ha fatto la storia della palla ovale nazionale.
“Lavoreremo in base alle indicazioni che verranno da queste riunioni.
Per ora tutto è rimasto come è iniziato, ossia un’impostazione molto
generale di ciò che dovrà essere. Aspettiamo con ansia il consiglio
per capire come agire”.
     Per Rovigo, dunque, il ritorno ad un probabile rugby amatoriale
con conseguente calo della qualità del gioco in campo? A fine
settimana si capirà. Rimane però aperta una seconda ipotesi: i
Bersaglieri potrebbero partecipare all’ avventura Celtic League da
dietro le quinte, prendendo parte alla seconda squadra del Benetton
che a sua volta potrebbe partecipare al Super 12. A tal proposito –
nonostante il mancato incontro con i biancoverdi alla finale di Coppa
Italia lasciasse presagire l’intenzione dei trevigiani di correre in
Europa da soli – giovedì scorso, nel meeting con la Fir, Treviso ha
precisato che rispetto alla “partecipazione o meno al campionato
italiano d’eccellenza, Benetton rimane in attesa della relativa
regolamentazione per poi dare la propria risposta di partecipazione –
recita il comunicato – E’ stato ribadito da parte di Benetton
l’auspicio che venga deliberata una normativa tale che permetta un
alto grado di collaborazione con gli altri club veneti e il
coinvolgimento dei giocatori degli stessi all’avventura in Celtic
League come Benetton ha sin dall’inizio sempre sostenuto”.
     Idea ribadita dallo stesso direttore generale Vittorio Munari,
che dopo il derby vinto da Rovigo sabato ha sentenziato “Bisogna
vedere se la Fir vuole il Veneto unito. Se ci saranno le regole per
farlo, vedremo come operare”.
     All’ordine del giorno del consiglio ci sarà anche l’elenco dei
giocatori di interesse nazionale – quanti lasceranno Rovigo? – e sarà
ridefinito il numero di atleti di formazione italiana che potranno
essere utilizzati nelle varie categorie dalla stagione 2010/2011 –
quali problemi dunque per i numerosi italo-argentini e le rispettive
famiglie presenti da anni a Rovigo?
     Alice Sponton

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