Rugby Reggio Summer Camp

Intervista a Federico Maida

La carica dei seicento. Il Campo Estivo festeggia il 12 compleanno.
Nemmeno durante la pausa estiva si ferma il lavoro della società della palla ovale che investe nei giovani. Molti dei ragazzini che vi partecipano scoprono questo sport e si affezionano. Le parole del Direttore Federico Maida: L’obiettivo è far divertire i bambini, ma molti restano.

Da dodici stagioni il Campo Estivo per Bambini organizzato dal Rugby Reggio alla Canalina ha allungato la vita della palla ovale cittadina, che ora rimane attiva senza soluzione di continuità per dodici mesi all’anno da gennaio a dicembre. Il Campo prende il via appena chiudono le scuole e termina all’apertura del nuovo anno scolastico, prendendo così idealmente per mano i bambini durante l’intera estate.
Con il passare delle stagioni si è rivelato anche un grande nido per la nascita di nuovi rugbisti. “Lo scopo principale è quello di far divertire i bambini durante l’estate”,afferma Federico Maida, ma chiaro che un’iniziativa frequentata da centinaia di bambini ogni anno costituisce un prezioso serbatoio di reclutamento. Qui al campo si gioca anche a calcio e pallacanestro ma il rugby rimane lo sport principale ed ò naturale che molti dei ragazzini partecipanti si avvicinino e si affezionino in tal modo alla palla ovale”. In questa stagione,dovrebbero essere pi di seicento i bambini che frequentano ed hanno frequentato il campo, un bel record. Avere tra gli istruttori ragazze in gamba ed esperte come Antonietta Petito, Gabriella Vercelli e Stefania Giansoldati o campioni come Sergio Pelliccione, Guillermo Sciutto e Josè Baya è una preziosa fonte di insegnamento per i bambini, che apprendono i primi rudimenti rugbistici direttamente da giocatori esperti ed affermati:gran parte degli elementi delle giovanili rossonere ha iniziato o comunque transitata per il Campo Estivo e l’incremento quantitativo e qualitativo fatto registrare in queste ultime stagioni dal settore junior del Rugby Reggio certamente dovuto anche a questo fattore. Il campo,frequentato da più di cento bambini ogni giorno e gestito da istruttori ed istruttrici, rimarrà aperto fino a metà settembre, quando ricominceranno le scuole ed inizierà per gli azzurri il Mondiale di rugby in Francia. Un simbolico passaggio di testimone fra i campioni di domani e quelli di oggi.

da www.rugbyreggio.it

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