Dal Gazzettino (18.12.2006)

Canale in meta, Pez estremo nel Bayonne. Due settimane di stop per Goosen – Red Panthers matematicamente prime – Ecco le regole del voto – Dallaglio, mischie e peperoncino – Il referendum del “Gazzettino”, svolto fra gli allenatori del Super
10.

Canale in meta, Pez estremo nel Bayonne. Due settimane di stop per Goosen

Ancora un turno difficile per le squadre italiane nelle coppe europee,
una quarta giornata che le ha viste nuovamente tutte sconfitte. Pure i
punteggi sono stati allarmanti, 65 punti all’attivo e 274 al passivo,
14-133 è il computo in Heineken Cup, 51-141 in Challenge Cup.
HEINEKEN CUPDue francesi (Biarritz e Stade Français), due irlandesi
(Leinster e Munster), una gallese (Llanelli) e una inglese (London
Wasps) comandano i sei gironi della fase di qualificazione; già fuori
dai giochi squadre illustri come Cardiff e Toulouse.

Poule 2: Agen-Leinster 13-25, Edinburgh-Gloucester 14-31 (Bortolami
capitano e 80′ giocati); Leinster 15, Gloucester 11, Agen 9, Edinburgh
5. Poule 3: Sale-Stade Français 12-6 (Mauro e Mirko Bergamasco, nonché
Parisse, tutti titolari, Mauro unico ad essere stato sostituito),
Ospreys-Calvisano 26-9 (per Calvisano 3 piazzati di De Marigny); Stade
Français 15, Ospreys 14, Sale 10, Calvisano 0.Poule 4: Leicester
Tigers-Bourgoin 57-3 (Castrogiovanni titolare ma sostituito, Del Fava
80′), Munster-Cardiff 32-18; Munster 18, Leicester Tigers 14, Cardiff
5, Bourgoin 0.Poule 5: Ulster-London Irish 29-13, Toulouse-Llanelli
34-41 (Perugini rimasto in panchina); Llanelli 18, Ulster 10, Toulouse
8, London Irish 6.Poule 6: Biarritz-Border Reivers 27-17 (Masi e
Dellapè titolari ma sostituiti), Northampton-Overmach Parma 36-0.

CHALLENGE CUPTre inglesi (Bath, Bristol, Saracens) e due francesi
(Brive e Clermont Auvergne) comandano i 5 gironi della fase di
qualificazione.

Poule 1: Bristol-Bayonne 48-6 (Stanojevic 80′, Pozzebon entrato nella
ripresa, Pez, estremo del Bayonne, titolare ma sostituito),
Bucuresti-Dragons 29-39; Bristol 19, Dragons 16, Bucuresti 6, Bayonne
2. Poule 2: Gran Parma-Saracens 16-36 (Ongaro titolare ma sostituito
nel secondo tempo, per il Gran meta di Ravazzolo, quindi 3 piazzati e
una trasformazione di Wakarua), Narbonne-Glasgow 7-8; Saracens 19,
Glasgow 15, Narbonne 5, Gran Parma 1.Poule 4: Bath-Harlequins 20-14
(Travagli in panchina), Montpellier-Connacht 35-22 (Stoica 80′); Bath
16, Harlequins 11, Connacht 8, Montpellier 5. Poule 5: Clermont
Auvergne-Arix Viadana 57-29 (Canale 80′ e una meta, Troncon entrato
nella ripresa; per l’Arix, 4 mete di Mariani, Milani, Robertson e
Talotti, tre trasformazioni e un piazzato di Howarth), Albi-Worcester
12-23; Clermont Auvergne 18, Worcester 15, Arix Viadana 6, Albi 0.

GOOSEN Nessuna frattura per il giocatore del Benetton uscito a metà
ripresa in barella e trasportato all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Goosen ha subìto un duro colpo al collo, una sorta di colpo di frusta
e dovrà rimanere fermo almeno 2-3 settimane.

BENETTON PREMIATOLa durissima sconfitta subìta sabato a Treviso dai
Campioni d’Italia contro il London Wasps, è stata un po’ alleviata dal
riconoscimento dell’Erc per l’entrata dei trevigiani nell’Elite 50.
Quella biancoverde, infatti, è l’undicesima squadra europea e prima
delle italiane ad aver superato quota 50 nelle partite disputate in
Heineken Cup.

Ennio Grosso
———————————————————————————————————–Red Panthers matematicamente prime

SERIE C Girone d’Elite: Riviera-Casale 39-20, Montebelluna-Lemene
28-19, Tarvisium-Oderzo 32-7, Belluno-Frassinelle 50-14, Lido-Alpago
29-23, riposava il Vicenza. Riviera 49, Montebelluna 45, Tarvisium 44,
Belluno 42, Oderzo 38, Casale 20, Alpago 18, Vicenza 15, Lido 13,
Lemene 5, Frassinelle 1. Girone CIV: Cus Verona-Montereale 12-50,
Pordenone-Jesolo 7-18, SudTirolo-Monsters 26-24, Trento-Valpolicella
7-11, West Verona-Ped. Livenza 5-19, riposava il Valdagno. Montereale
47, Jesolo 42, Monsters 36, Cus Verona 33, Valpolicella, Ped. Livenza
21, Pordenone 19, Valdagno 14, SudTirolo 10, Trento 6, West Verona 1.
SERIE A FEMMINILE Con la vittoria sulla Roma le Red Panthers Benetton
sono matematicamente prime nel girone d’Elite. Red Panthers
Benetton-Roma 48-12, Piacenza-Mira 0-21; Red Panthers Benetton 24,
Mira 14, Roma 9, Piacenza 12.

UNDER 19Sempre Carrera e Benetton ai primi due posti nel girone B dove
compaiono le squadre venete. Carrera-Mirano 26-0,
MarchiolSanMarco-Benetton 6-24, Tarvisium-Femi Cz Rovigo 27-17, Orved
San Donà-Prato 5-15, Cus Firenze-Roccia Rubano 22-7. Carrera 48,
Benetton 47, Tarvisium 36, Femi Cz 30, Prato 27, Orved 22, Mirano 20,
Cus Firenze 18, MarchiolSanMarco 16, Roccia 2.

LUTTO Bassa Bresciana-Lumezzane, match di serie B, è stato rinviato
per la morte in un incidente stradale di un rugbista della Bassa
Bresciana, Gabriele Ferrari di Manerbio, che si stava recando alla
partita.

E.G.
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 Ecco le regole del voto

 Capitan Marco Bortolami, padovano, seconda linea azzurra e del
Gloucester, è il miglior giocatore del 2006. Lo hanno votato gli
allenatori del Groupama Super 10 nel sondaggio proposto loro per il
secondo anno dal “Gazzettino”. Ha battuto allo sprint il compagno di
nazionale Sergio Parisse, terza linea dello Stade Francais. Succede al
trequarti del Benetton Treviso Brendan Williams, migliore del 2005. In
tutto i giocatori che hanno ricevuto preferenze sono stati 17. I dieci
tecnici (a cui è stato chiesto di fare ciascuno tre nomi, nel pezzo
qui sotto tutti i dettagli) hanno poi fatto le carte alla stagione
2007, sbilanciandosi in alcuni pronostici. Ne sono emersi l’Arix
Viadana come favorita per lo scudetto (per chi ha detto 50% di
possibilità fra le due finaliste abbiamo assegnato un voto a ciascuna
delle due squadre), l’Irlanda vincitrice del Sei Nazioni e gli All
Blacks della Coppa del mondo. L’Italia per la metà di loro farà una
vittoria, per l’altra due nel prossimo Sei Nazioni. Per la maggioranza
gli azzurri approderanno ai quarti del Mondiale. Un ottimo auspicio!
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Dallaglio, mischie e peperoncino

Mette malinconia vedere “Lorenzo il magnifico” corricchiare stracco
sul prato di Monigo. Le sue “vespe” stravincono senza forzare.
Lawrence Bruno Nero Dallaglio segna una delle tante mete inglesi, in
sostegno interno. Ma a 34 anni suonati lo stile di un tempo, il numero
otto che rompeva gli argini, incombeva sulle difese come un nuvolone
tempestoso saturo di elettricità, capace sul contatto di dolcezze
insospettabili con la palla, sembrano un ricordo sbiadito. La velocità
e la potenza sono affievolite. L’animosità plebea e la sanissima
rabbia con cui un tempo andava a fare pulizia e a sgomberare sui punti
d’impatto, il suo arronzare continuo attorno al pallone, gli irritanti
frontini al peperoncino, sono mutati in un aureo imborghesimento.
Eppure non c’è nulla di patetico in questo declino: il terza linea
della Rosa invecchia con dignità. Le virtù antiche che lo hanno
portato a vincere praticamente tutto (coppe e campionati
d’Inghilterra, Heineken Cup, Sei Nazioni e World Cup) sono intatte.
Come lo sguardo duro, cinico, col quale ha cauterizzato le troppe
ferite che la vita gli ha inferto. Il lampo lanciato nella notte di
Sydney, tre anni fa, è ancora fresco nella memoria: l’accelerazione
regale, il superamento della linea di difesa (sua specialità), il
delizioso passaggio interno a Wilkinson su un doppio off-load con
Mortlock e Gregan che ha portato alla folgorante meta di Robinson
nella finale mondiale. Ma quel bagliore è solo un coriandolo nella sua
e
sperienza di uomo e atleta che sembra ispirata da Dickens ed è
impastata di fatica, sofferenze e discriminazioni. Si dice che il
rugby sia una scuola di vita. Ma per Dallaglio è stato il contrario.

Figlio di un immigrato italiano, Vincenzo, e di una hostess irlandese,
è cresciuto sulla strada del quartiere popolare (allora) di Chelsea a
tirare calci a una palla rotonda. A 13 anni i genitori, con enormi
sacrifici, lo iscrissero a una scuola cattolica. Il padre convinse il
direttore a farsi pagare la retta, molto elevata, con vino italiano.
L’adattamento fu durissimo: venne preso di mira per le sue origini.
«Avrei avuto voglia di piantare tutto, ma non mi è mai piaciuto
abdicare. E mi sono sempre battuto con orgoglio per i miei nomi
italiani, Bruno e Nero» ha raccontato. Al college di Ampleforth però
scopri il rugby. Crescendo di statura e stazza, passò con gli avanti e
ottenne il posto fisso nella prima squadra della scuola. Ma la
tragedia era in agguato: la sorella Francesca morì nello scontro tra
due battelli nel Tamigi. «Ciascuno ha la sua croce, ma per me è
arrivata un po’ troppo presto. Quel dolore mi ha annientato»
confesserà. A 17 anni lasciò gli studi e andò a giocare col London
Wasps. Riemerse a fatica. Più determinato e duro. Ma nel ’93, dopo
qualche selezione con l’Under 21, era sul punto di crollare. Lo salvò
Dick Best chiamandolo nella nazionale seven con la quale vinse il
mondiale in Scozia. Al ritorno era un giocatore trasformato. Ma nel
’95 contro ogni previsione non venne convocato per la Coppa del mondo
in Sudafrica. Un’altra legnata. Il debutto nella nazionale maggiore fu
rinviato a novembre, contro gli Springboks.Con il disprezzo di una
certa Inghilterra, con l’esclusione sociale, ha sempre dovuto fare i
conti. Benchè avesse rivelato le sue doti di condottiero nei London
Wasps, quando si trattò di scegliere il successore di Carling il
Palazzo gli preferì, contro ogni ragione, De Glanville. Ha dovuto
aspettare il novembre del ’97 per avere i gradi di capitani. Ma alla
prima occasione glieli hanno tolti. E stato nel ’99: una sua frase
sull’uso di cocaina in gioventù, carpitagli in un pub da una
giornalista in incognito di un settimanale scandalistico, gli è
costata, nonostante le smentite, l’esclusione temporanea dalla
nazionale e, soprattutto, la fascia. Ma ancora una volta Bruno Nero,
il figlio di immigrati, si è rialzato. Più forte di prima. Fino a
riprendersi, subito dopo il trionfo al Mondiale, quel ruolo di leader
che ha sempre portato con naturalezza.
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 Il referendum del “Gazzettino”, svolto fra gli allenatori del Super
10, incorona il padovano. Batte allo sprint Parisse e succede a
Williams
I tecnici eleggono Bortolami giocatore dell’anno
Nei pronostici per il 2007 Italia ai quarti del Mondiale, Irlanda
vincitrice del Sei Nazioni e Viadana favorito per lo scudetto

1) Quali sono i tre migliori giocatori del 2006 tra Groupama Super 10
(stranieri compresi) e Nazionale italiana?
2) Quali saranno le finaliste del Super 10 e chi vincerà lo scudetto?

3) Chi vincerà l’Rbs Sei Nazioni e quanti match vincerà l’Italia?

4) Chi vincerà la Coppa del Mondo e cosa farà l’Italia?

CRAIG GREEN, Benetton Treviso. 1) Paul Griffen per la tecnica
individuale e il cuore, Deon Kingi perchè in campo è un vero leone,
Alessandro Zanni perchè va bene a Calvisano e si è conquistato il
posto in Nazionale. Non prendo in considerazione chi gioca all’estero,
il paragone con i tornei stranieri per me è impossibile.

2) Se recuperiamo gli infortunati vedo ancora una finale di Super 10
Treviso-Calvisano, con 50% di chance a testa per la vittoria.

3) Il Sei Nazioni lo vincerà il Galles. L’Italia è in crescita e farà
2 vittorie con Scozia e probabilmente Francia.

4) Se da qui allla Coppa del Mondo non capitano infortuni agli uomini
chiave dico All Blacks. L’Italia si giocherà l’accesso ai quarti con
molte più possibilità di farcela del passato.

JIM LOVE, Arix Viadana. 1) Paul Griffen e il nostro trequrti Hayen
Pedersen per la versatilità nei ruoli e Jaco Erasmus perchè è il
miglior saltatore del Super 10.

2) La finale sarà Viadana-Calvisano e vinceremo noi.

3) Vincerà l’Irlanda e l’Italia riuscirà a centrare due vittorie con
Scozia e Galles.

4) Vinceranno gli All Blacks. L’Italia non entrerà fra le prime otto,
ma potrà imporsi in un paio di partite.

MARC DELPOUX, Ghial Calvisano. 1) Esclusi i giocatori del Calvisano
sceglierei: Hayden Pedersen per le qualità offensive; Deon Kingi per
la grande forza fisica e mentale; Marco Bortolami perchè è un grande
giocatore e capitano, che ho avuto il piacere di allenare al Narbonne.

2) Il Viadana ha il gioco più interessante. Ma il Treviso è la più
efficace e nello sport questa è la qualità più importante. Si dice che
il Benetton è meno forte del passato, ma alla fine credo proprio che
vincerà.

3)La mia favorita è l’Irlanda. L’Italia vincerà una partita, forse con
la Scozia. Però non è improbabile un grande colpo a sorpresa con la la
Francia, che di solito sbaglia la prima giornata.

4) Impossibile che gli All Blacks perdano ancora, stavolta hanno tre
squadre con le quali conquistare la Coppa. Ma la Francia sarà un
avversario duro. Per i quarti Italia più che Scozia: ha una mischia
forte, giocatori nei più forti club europei. Gli azzurri non hanno più
complessi: sono abituati a giocare per vincere non per fare bella
figura.

PASQUALE PRESUTTI, Carrera Petrarca. 1) Mauro Bergamasco perchè
attualmente è una delle 5-6 terze linee più forti al mondo. Ha un
rendimento costante che dà grande affidabilità. Brendan Williams è il
miglior straniero del campionato, l’unico giocatore che da solo può
cambiare una partita. Marco Bortolami l’ho visto crescere e mi fa
piacere vederlo oggi ai massimi livelli. Insieme alle qualità tecniche
ha buone qualità umane, non a caso è capitano ovunque va.

2) La solita finale Treviso-Calvisano, con i bresciani favoriti per la
rosa più ampia e le potenzialità fisiche. Al posto di una di loro
sognerei ci fosse il Petrarca, ma per ora è solo un sogno…

3) Dai test autunnali esce favorita l’Irlanda; Inghilterra e Francia
sono in difficoltà, o forse quest’ultima forse si nasconde in chiave
Mondiale. L’Italia è pronta per 2 vittorie sulle 3 partite in casa, ma
non saprei dire quali.

4) Se domandate a 100 persone, 150 risponderanno All Blacks. L’Italia
spero arrivi ai quarti, la Scozia è alla nostra portata.

ALESSANDRO GHINI, Overmach Parma. 1) Sergio Parisse è diventato un
giocatore di livello internazionale. Mirco Bergamasco ha fatto una
grande stagione ed è stato la rivelazione del Sei Nazioni. Marius
Goosen è il migliore del Super 10.

2) Visto che sono le meno favore fra le big dico Petrarca-Parma, e
scudetto al Petrarca, ma solo per scaramanzia…

3) Irlanda favorita, anche se la Francia alla fine può sempre saltare
fuori. Per l’Italia vittorie con Scozia e Galles.

4) Spero che la genialità della Francia faccia il miracolo di battere
gli imbattibili All Blacks. Italia ai quarti di finale.

ACHILLE BERTONCINI, Skg Gran Rugby. 1) Mirco Bergamasco ha fatto una
grande 2006 ed è stato la sorpresa del Sei Nazioni. Marco Bortolami
ovunque va diventa capitano, segno di personalità. Marco Stanojevic è
quello che mi piace di più tra i nuovi.

2) Finale Calvisano-Viadana, co
n quest’ultima favorita.

3) Il Sei Nazioni lo vince la Francia e l’Italia batte la Scozia.

4) Gli All Blacks possono inguaiarsi solo con le proprie mani.
L’Italia accederà ai quarti di finale.

MASSIMO MASCIOLETTI, AlmavivA Capitolina. 1) Marius Goosen per la
qualità della gestione tattica e per la capacità che di recuperare le
situazioni di gioco difficili. Marco Bortolami e Sergio Parisse per la
caratura internazionale raggiunta e l’elevato spessore mentale
dimostrato.

2) Vedo sullo stesso piano Viadana (attitudine al gioco), Calvisano
(qualità e continuità) e Treviso (consistenza in attacco e difesa).
Dico Calvisano-Treviso, ma non saprei chi può vincere.

3) L’Irlanda è favorita, anche se nel Sei Nazioni la Francia può
sempre emergere. L’Italia può vincere 2-3 partite, ormai se è in
giornata giusta è in grado di battere chiunque.

4) All Blacks perchè sono la massima espressione del rugby odierno.
L’Italia arriverà ai quarti e forse più in là…

NEIL LOADER, Infinito L’Aquila. 1) I tre azzurri Sergio Parisse,
Andrea Lo Cicero e Andrea Marcato.

2) Finale Treviso-Viadana, sono squadre alla pari. Attenzione al
Petrarca, potrebbe essere la sorpresa.

3) L’Irlanda è la mia favorita. L’Italia vincerà con la Scozia, ma
potrebbe farcela anche con il Galles.

4) Vinceranno gli All Blacks. L’Italia arriverà ai quarti di finale

BRIAN LARSEN, Amatori Catania. 1) Scelgo tre nazionali: Sergio
Parisse, numero 8 che gioca molto bene la palla; Paul Griffen, ottimo
organizzatore; David Bortolussi per le capacità di calciatore.

2) Premetto che contro Treviso non ho ancora giocato e dico
Viadana-Calvisano con l’Arix favorito.

3) L’Irlanda oggi è la numero uno in Europa, può vincere ma deve stare
attenta alla Francia. L’Italia può battere la Scozia e centrare una
vittoria.

4) Vedo in finale Nuova Zelanda-Australia o NuovaZelanda-Sudafrica con
gli All Blacks favoriti. L’Italia è migliorata, può battere la Scozia
ed entrare nei quarti.

ALESSANDRO ZANELLA, FemiCz Rovigo. 1) Marco Bortolami, è ormai un
giocatore di livello internazionale. Il n. 8 figiano del Parma Ratu
Vosawai per la potenza, la capacità di fare il break e la difesa del
possesso. Silao Laega è stato uno dei più positivi nel corso di tutto
l’anno.

2) La finale potrebbe essere Viadana-Padova, con favorito Viadana, la
squadra che mi ha più impressionato finora nel gioco.

3) L’Irlanda esce favorita dai test. L’Italia vincerà una partita in
casa, ma il calendario non la favorisce.

4) Se gli All Blacks sono quelli visti finora non ce ne sarà per
nessuno, troppa la supremazia fisica e tecnica. L’Italia può arrivare
ai quarti, se la giocherà al 50% con la Scozia.

(testi raccolti da

Antonio Liviero e Ivan Malfatto)

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