Il Petrarca Padova contro violenza e doping

Iniziativa della Fondazione Unione Sportiva Petrarca. Obiettivo: assegnare un “bollino blu” di qualità sportiva certificata.
A Verona, da lunedi 3 dicembre.

www.petrarcarugby.it sito ufficiale del Petrarca Padova

Il Petrarca lancia a livello nazionale il "bollino blu" contro violenza e doping

 

Un "bollino blu di qualità ed etica" da assegnare alle realtà sportive (società, tifoserie organizzate, atleti, lavoratori medici, allenatori) simile alla certificazione Iso per le aziende, o quella Doc-Dop per i prodotti alimentari. È la nuova sfida lanciata della fondazione Unione sportiva Petrarca, nel solco di una tradizione che all’ombra dell’Antonianum la vede da decenni impegnata nella missione di coniugare sport ed educazione, formazione dello sportivo e dell’uomo.

Il nome completo del progetto è Formazione e certificazione etica nello sport "Eise" (Excellence in sport and education). È la prosecuzione del cammino iniziato sotto la stessa sigla tre anni fa con l’iniziativa che ha portato a Padova atleti di alto livello e con buon rendimento scolastico da dieci Paesi d’Europa. Le modalità organizzative e certificative del "Bollino blu dello sport etico" saranno presentate in prima nazionale in un convegno che si terrà a Verona, nella sala convegni del Banco Popolare, lunedì a partire dalle 15. Parteciperanno il ministro dello sport Giovanna Melandri, l’assessore regionale allo sport Massimo Giorgetti, il sindaco di Verona Flavio Tosi, il direttore della Gazzetta dello Sport Carlo Verdelli, il consigliere delegato della fondazione Petrarca Angelo Ferro, Carlo Fratta Pasini della Banca Popolare di Verona e Paolo Bedoni della Cattolica Assicurazioni. A tracciare le linee guida dell’iniziativa saranno il filosofo Lorenzo Biagi (Prospettiva etica), il docente universitario ed ex campione di rugby (del Petrarca e della Nazionale) Andrea Rinaldo (Dimensione formativa) e l’esperto in modelli di sistema di gestione Mario Fiorelli (Standard di certificazione).

«Il progetto – spiega una nota dei promotori – costituisce una proposta concreta per combattere alla radice le piaghe della violenza, del doping, del professionismo selvaggio e di altro genere che attanagliano lo sport italiano».

 
(Dal Gazzettino, 1 dicembre 2007)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *