Phil Davies – Il condottiero

Phil Davies ha indossato per 46 volte la maglia della nazionale gallese, tra il 1985 e i 1995. Giocando indifferentemente come flanker, numero 8 e seconda linea, egli è stato uno dei pochi avanti di classe che quella squadra ha prodotto in un periodo non proprio fortunato.

Philip Thomas Davies è nato il 19 ottobre 1963 a Seven Sisters/Neath Port Talbot, un villaggio di minatori nella Dulais Valley, e ha speso tutta la sua carriera nel Llanelli, squadra della quale è stato capitano dal 1987 al 1990. Ha quindi goduto di 46 caps con la nazionale del Galles tra il 1985 e il 1995. Durante quel decennio il pack gallese era diventato molto meno “dominante” rispetto ai giorni di gloria degli anni ‘70 e Davies, insieme a campioni del calibro di David Pickering e Bob Norster, è stato uno dei pochi avanti di classe che quella squadra ha prodotto. Il baffuto Davies era anche un’utile aggiunta alla squadra, grazie soprattutto alla sua capacità offensiva e per il fatto che poteva giocare indifferentemente come flanker, numero di otto e seconda linea. La sua carriera è diventata memorabile anche per il suo coinvolgimento nella cosiddetta "battaglia di Cardiff", uno scontro violentissimo tra Galles e Inghilterra del 1987, che ha visto Davies finire dalla parte sbagliata del pugno di Wade Dooley.

La prima apparizione internazionale di Phil è arrivata il 20 aprile 1985, in una vittoria 24 a 15 contro l’Inghilterra a Cardiff. Quella gara ha visto il debutto anche di suo cognato Jonathan Davies. L’Inghilterra, che non vinceva a Cardiff dal 1963, stava conducendo il gioco 15 a 12, quando l’estremo Chris Martin ha sbagliato un calcio alto e Davies (Jonathan) ha ottenuto una meta cruciale.
La seguente apparizione di Phil è stata la larga vittoria 40 a 3 contro Fiji, all’Arms Park  e lui si è fatto notare segnando due delle cinque mete della sua carriera.

L’anno successivo Phil ha giocato sette partite, ma gli è stata negata la possibilità di conquistare la Triple Crown quando la sua squadra è stata battuta 21 a 18 dall’Inghilterra, nella prima partita del torneo. Il Galles ha recuperato subito ed è riuscito a battere Scozia e Irlanda (con una meta di Phil), prima di perdere contro la Francia.
Davies e compagni hanno quindi partecipato a un breve tour nel sud del mondo, come parte della preparazione per la prima Coppa del Mondo, che ha visto le vittorie su Fiji, Tonga e Samoa Occidentali. Le partite contro Figi e Samoa sono passate relativamente senza incidenti, ma nel match con Tonga si è assistito a una notevole violenza, e sia Davies sia Adrian Hadley hanno ricevuto pugni dagli avversari. Nel caso di Phil non sarebbe stata quella l’ultima volta.

Dopo una sconfitta di misura subita dalla Francia nella partita d’apertura del Cinque Nazioni 1987, i gallesi sono stati coinvolti in una delle gare più violente del rugby,: una sfida contro l’Inghilterra, che in seguito è passata alla storia come “la battaglia di Cardiff”. Il gioco è stato caratterizzato da quel tipo di sensazione di malessere già visto nello scontro del 1980 a Twickenham. Gli avanti inglesi, stimolati da un discorso sanguinario del capitano Richard Hill alla squadra, sono entrati in campo per azzannare letteralmente la giugulare dei rivali in maglia rossa. Alla prima touche si è scatenato l’inferno e da quel momento non avrebbe mai potuto essere un incontro piacevole. In seguito a quei primi scambi d’opinione, gli avanti si sono scontrati di nuovo al sesto minuto e Wade Dooley ha colpito Phil con un pugno così forte che gli ha rotto lo zigomo. Sorprendentemente Dooley è rimasto in campo, mentre Davies si è diretto verso l’infermeria, con il suo posto preso da Richie Collins (non a caso un poliziotto). Quali che siano state le ragioni e i torti di quello che è successo in quella partita, con un certo senso di giustizia il Galles ha vinto 19 a 12 e gli inglesi Dooley, Gareth Chilcott e Graham Dawe sono stati tutti sospesi.

Phil ha recuperato per giocare la partita finale del Cinque Nazioni, una sconfitta 11 a 15 subita per mano dell’Irlanda, quindi ha partecipato alla Coppa del Mondo in Australia e Nuova Zelanda. Il Galles, come prima cosa, si è vendicato battendo l’Irlanda nelle fasi a gironi. Quindi, si è rifatto anche sui vecchi nemici inglesi nei quarti di finale, anche se Davies non era in campo in nessuna delle due gare. L’avanti ha giocato la semifinale, nella quale i dragoni sono stati surclassati dalla Nuova Zelanda con un netto 49 a 6. A causa di un infortunio, Phil ha mancato la vittoriosa sfida di Rotorua, dove il Galles ha conquistato il terzo posto sconfiggendo l’Australia per 22 a 21 nella finale di consolazione.

La stagione seguente Phil è stato costretto a guardare da fuori campo i compagni conquistare la prima Triple Crown del Galles dal 1978, ma ha giocato nelle partite contro Western Samoa e Romania, vincendo la prima, ma perdendo malamente contro gli europei a Cardiff per 9 a 15.

Nel 1989, invece, Davies è stato sempre presente in un Cinque Nazioni povero di gloria per i gallesi, i quali hanno ottenuto solo una vittoria,  anche se prestigiosa, un 12 a 9 contro l’Inghilterra che ha permesso loro di allungare la striscia positiva di vittorie all’Arms Park contro gli uomini in bianco.

Con il nuovo allenatore Ron Waldron, il Galles ha cominciato il torneo del 1990 con una sconfitta casalinga 19 a 29 con la Francia, una gara che ha visto il compagno di mischia di Phil, Kevin Moseley, diventare il terzo gallese dopo Paul Ringer e Geoff Wheel ad essere espulso (Moseley è poi stato squalificato per 32 settimane). Al fine di occupare il posto lasciato vacante in seconda linea, Davies è stato spostato in quel ruolo, dove ha formato una partnership con Andy Allen del Newbridge. Dopo quella sconfitta, il Galles è stato anche battuto 6 a 34 da una dilagante Inghilterra a Twickenham. Uno dei pochi momenti luminosi per i dragoni in quella gara è stata la superba meta nel secondo tempo di Phil, che si è lanciato come un bulldozer oltre la linea. Il Galles è poi stato vicino a fare deragliare le speranze della Scozia di conquistare il Grande Slam, prima di perdere 9 a 13, nonostante una bella meta di Arthur Emyr. Infine, Davies, non ha disputato la partita persa anche contro l’Irlanda, che di fatto, ha consegnato ai gallesi il Cucchiaio di Legno. Quella squadra è stata la prima nella storia del glorioso rugby gallese a perdere tutte e quattro le partite del Cinque Nazioni.

La stagione 1991 non è stata migliore di quella precedente, con il Galles che ha conquistato solo un pareggio nel Cinque Nazioni, un 21 a  21 con l’Irlanda a Cardiff, anche se alcuni hanno valutato questa come la miglior performance di Phil in maglia rossa. Le cose, poi, sono andate di male in peggio. In estate il Galles ha perso contro Queensland, New South Wales e Australia, durante il tour in Oceania, prima di disputare una disastrosa Coppa del Mondo, dove ha perso di nuovo con i Wallabies e con Western Samoa, uscendo miseramente di scena nella fase a gironi.

In seguito, Phil ha giocato per il Galles altri quattro anni. Nel 1993 ha segnato la sua quinta e ultima meta in nazionale nella partita contro lo Zimbabwe a Bulawayo, mentre nel 1994 è stato ricompensato con la sua prima conquista di un Cinque Nazioni. Quell’anno ha anche eguagliato il record di 41 caps, detenuto dall’eroe degli anni ’70 Graham Price, quando è entrato in campo per una sostituzione in un match con le Fiji. In seguito, nella gara contro Western Samoa, è diventato l’avanti gallese con il maggior numero di presenze.

L’ultima apparizione di Phil per il Galles risale al 18 marzo 1995: una sconfitta 12 a 16 contro l’Irlanda, che ha sigillato un altro Cucchiaio di Legno e ha visto anche l’esonero del suo omonimo, l’allenatore Alan Davies.

Dopo il ritiro, Davies è stato direttore del rugby presso i Leeds Tykes dal 1996 al  2006, contribuendo a portare il club dalla National League Three all’Heineken Cup. Nel 2005 la squadra ha vinto la Powergen Cup (l’attuale Coppa Anglo-Gallese), sconfiggendo in finale il Bath 20 a 12.

Oggi Phil è l’allenatore dell’Under 20 gallese.

 

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