Grazie Popolo del Rugby

riflessioni dagli spalti

 

Non ho mai giocato a rugby, non so quale sia il profumo dell’erba calpestata dai tacchetti, non so quale sia il sapore della vittoria o della sconfitta dopo una partita in cui hai dato tutto te stesso per conquistare quel metro di campo o per resistere  alla squadra avversaria. Non so come suonano dentro al petto  le parole “compagni di squadra”.  Non so tutto questo e del resto come potrei, dal momento in cui il rugby  lo vivo dagli spalti. Ma c’è una magia che avvolge il mondo del Rugby e che Voi, Popolo del Rugby, rinnovate ad ogni occasione: ovunque, con voi, ci si sente a casa.. Pur con maglie dai colori diversi, l’essenza di questa vostra passione è unica e per me, che  ne sono solamente ospite,  è l’emozione che vivo quando ho il piacere di essere presente ai vostri eventi.  Perciò, grazie Popolo del Rugby, grazie perché mi fate sentire a casa.

C’è una persona che desidero ringraziare, Massimo, il mio compagno che mi ha permesso di conoscere questo meraviglioso sport e il suo popolo.

Un saluto e un grazie  alla squadra dei Cangrandi Old Rugby Verona, squadra di Massimo, e all’Armata Brancaleone Old Rugby Mirano.

 

 Angela Pasqualotto

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