Bagno di folla per Brooke a Perugia

Il rugby spirito di vita: in campo un grande applaude un piccolo giocatore, e i bambini tifano per i loro vecchi…

Non solo metaforico, il grande campione neo zelandese si è intrattenuto con i bambini  del torneo per il 40mo Anniversario del Perugia Rugby, tutta la domenica sfidando l’afa perugina a firmare cappellini magliette fotografie.

 

Partito da Londra con un volo all’alba, appena arrivato a Perugia ha voluto recarsi allo Stadio Curi per seguire di persona le partite, in particolare una piccola giocatrice che milita nell’Under 9 perugina, affetta da Sindrome di Cornelia de Lange.

 

E’ rimasto particolarmente toccato dalla performance di questa sostanzialmente in linea rispetto ai compagni ed un buon affiatamento con la squadra; ha aspettato la fine per poterne vedere l’integrazione con il gruppo ed ha trovato conferma di quanto l’associazione RUGBY4US di cui si è reso testimonial gli aveva anticipato: il rugby cresce educa unisce.

 

Entusiasta letteralmente di avere aderito così a questo progetto rivolto ai bambini in difficoltà si è fermato con cronisti allenatori volontari ma soprattutto con i bambini, tutti.

 

Trascurando i 38 gradi e la stanchezza della mattina, è sceso poi in campo con la sua maglia numero 8, unica di proprietà della muta di maglie della squadra Vet RUGBY4US, una squadra a inviti che promuoverà e parteciperà a eventi a scopo benefico, e forte del suo carattere old si farà ambasciatrice dei valori di questo sport: amicizia coraggio solidarietà .

 

Un ‘ora di riscaldamento, un po’ di touch, prove di alzata: Zinzan corre urla gioca con la sua squadra, e da vero capitano consegna le maglie. Rammaricato consegna la numero 18, la 8 non entrerà  se non per il calcio d’inizio, attualmente impossibile giocare.

 

Alle 14 ,30  inizia la partita  con gli Old padroni di casa ,  emozionati ma non per questo intimiditi davanti a un pezzo della stria del rugby . Il gioco finisce allo spareggio davanti a un pubblico di bambini trasognanti .

 

Terzo tempo a panini e porchetta, qualche intervista  le premiazioni.

 

Alle sei riparte per l’aeroporto, come si siede si addormenta in macchina; sarà il sonno della levataccia, la fame del solo panino alle 4 del pomeriggio, la migliaia di saluti calci battute e non solo autografi.

 

In aeroporto un fiume in piena: ultime sulla squadra che vuole  per il Roma 7  (ci dice che lui nasce dal 7), raccomandazioni sui bambini da coinvolgere nel progetto, canali di informazione da contattare… ci lascia una busta con i suoi scarpini se glieli possiamo tenere qua.

 

Arrivederci a presto Zanny, Lucia gli salta in collo, lui le dice “Winner, you’re the winner” . La sua squadra infatti oggi ha vinto il torneo, e con essa Lucia ha segnato una meta.

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