I giganti buoni

Sul sito di Fulvio Collovati, il grande campione (del mondo) di calcio, un buon resoconto di un “neofita” che si avvicina al rugby.

Collovati e La Coppa 

di Fabrizio Gerolla

Sabato scorso mi sono gustato la finale mondiale di rugby tra Inghilterra e Sudafrica. Non conoscevo a fondo questo sport dalla palla ovale ma grazie alle tante dirette offerte da Sky e all’ottimo commento tecnico ho potuto ammirare questa disciplina dalle origini anglosassoni e ho fatto alcune riflessioni rispetto al football.

 

Correttezza e disciplina sono due parametri fondamentali per questi omoni di oltre 100 kg di muscoli. In campo volano botte da orbi ma davvero raramente si vedono scaramucce tra giocatori e soprattutto proteste nei confronti dell’arbitro che in questo sport è un vero e proprio oggetto sacro. Pensiamo al calcio….rabbrividisco al paragone.

Arbitri insultati, a volte pestati a sangue. Presidenti in televisione contro le giacchette nere, pubblico in rivolta, curve chiuse per motivi di ordine pubblico. Guardare una partita di rugby ti riporta ad una dimensione di sport vero. Quindici giocatori in campo che potrebbero ribaltare un tir che non fiatano anche quando l’errore arbitrale è palese. Questo comportamento è tipico di questo sport non solo per una finale mondiale ma in tutte le categorie. Provate a parlare con chi ha praticato il rugbyvi dirà sempre la stessa cosa: il rispetto dell’avversario e dell’arbitro è legge.

La squadra sconfitta aspetta all’uscita i vincitori per il giusto tributo senza isterismi come accade nel calcio dove dopo i saluti di rito di avvio gara si gioca, a volte, una vera e propria caccia all’uomo. Sarebbe bello vedere anche nel football avversari abbracciarsi a fine gara (è vero qualche volta capita ma dovrebbe essere sempre cosi), accettare le decisioni arbitrali che tanto non cambiano mai idea..! Si dice che la violenza nel calcio non scomparirà mai. Senza voler fare il professore mi chiedo se però non sia colpa proprio degli stessi attori di questo sport. Violenze, simulazioni e provocazioni fanno parte quasi esclusivamente del calcio e di nessun altro sport alla faccia del tanto sbandierato fair play.

Non oso pensare cosa potrebbe succedere se in campo 30 bestioni che giocano a rugby decidessero di rivoltarsi. Altro che esercito. Dovrebbero radunare una task force per riportare la tranquillità! Mi auguro che tanti calciatori di tutti i livelli abbiamo assistito ad almeno una partita di questi mondiali di rugby, che abbiano fatto una piccola riflessione e che qualcuno si sia anche vergognato un pochino per quello che vediamo tutti i giorni sui campi di calcio di periferia per arrivare al palcoscenico del calcio professionistico.

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One response to “I giganti buoni”

  1. ecco perchè mi piace il rugby, per la sua correzza e per le emozioni che da, fa essere tutti amici è c’è fra tutti un grandissimo rispetto. E come diceva Oscar Wilde: IL CALCIO E’ UNO SPORT PER GENTILUOMINI FATTO DA BESTIE, MENTRE IL RUGBY E’ UNO SPORT PER BESTIE FATTO DA GENTILUOMINI…

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